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Ambiente

Wake Make! Un Workshop di autocostruzione

Mario Russo

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Arredi per la macroarea di Ingegneria di Tor Vergata.

Iniziati i lavori di progettazione e di realizzazione di arredi esterni per gli spazi verdi della Macroarea di Ingegneria…

Arredi per la macroarea di Ingegneria di Tor Vergata

Iniziati i lavori di progettazione e di realizzazione di arredi esterni per gli spazi  verdi della Macroarea di Ingegneria, che ora prendono il nome di “Salotto di ingegneria”.

Sono partiti ad aprile puntando sul tema del riciclo, per realizzare gli arredi, infatti, sono stati recuperati e riutilizzati materiali di scarto provenienti dal cantiere incompiuto delle Vele di Calatrava della Città dello Sport.

Il progetto WakeMake è nato grazie a un gruppo, Sonia Luisi, Filippo Lorenzi, Federico Giunta e Iacopo Carinci, studenti del corso di laurea in Ingegneria Edile – Architettura dell’Università di Tor Vergata, con il nome di Team Wakemake. L’iniziativa è stata finanziata dall’Ateneo tramite il Bando per le proposte di iniziative culturali studentesche e viene seguita e curata da Arcò, studio architettonico di Milano che si occupa di autocostruzione e formazione.

Abbiamo chiesto al Team WakeMake qual è stato l’obiettivo e il motivo per cui è nato questo Workshop?

L’idea iniziale era quella di organizzare un’attività che permettesse agli studenti di Ingegneria edile- architettura di approfondire attivamente l’ambito dell’auto-costruzione, che si confronta con una serie di tematiche di estrema attualità come l’architettura informale, il riciclo di materiali, la partecipazione, l’economicità e tempestività degli interventi.

Oltre a questo, Wakemake è stato concepito come un catalizzatore in grado di risvegliare (wake) il desiderio di essere parte attiva nella vita didattica dell’università attraverso il coinvolgimento e la partecipazione, vivendo in prima persona un’esperienza formativa che mettesse gli studenti di fronte alla responsabilità del costruire (make).

Le varie fasi della progettazione e della realizzazione quali sono state?

La fase di progettazione si è svolta tra il 28 e il 30 Aprile 2015 all’interno della Macroarea di Ingegneria ed è stata tenuta da noi organizzatori di “Wakemake”.

In questa fase l’obiettivo principale era quello di riuscire ad arrivare al termine del terzo giorno con un progetto generale condiviso che potesse essere portato a livello esecutivo.

Inizialmente i partecipanti, divisi in piccoli gruppi,  hanno trascorso molto tempo sul sito di progetto provando ad immaginare gli elementi d’arredo in piano, sul pendio o come interconnessioni. Il momento sicuramente più impegnativo, ma anche più stimolante è invece stato quello di transizione dalle idee concettuali allo sviluppo in dettaglio con i materiali di scarto disponibili: tubi, pallet, listarelli di plastica, ruote metalliche, ecc.. A riguardo, incisiva è stata la possibilità di trascorrere la seconda giornata all’interno del cantiere di Calatrava, per conoscere meglio i materiali e sperimentare  le idee progettuali attraverso la realizzazione di prototipi. Al termine dei tre giorni di progettazione, dopo vari momenti di confronto e collaborazione tra i gruppi accorpati,  sono stati redatti i disegni finali di tre progetti posti in punti diversi dell’area di intervento, che nell’insieme andavano a connotare un nuovo spazio di aggregazione per gli studenti.

Nel corso della fase di progettazione ci son stati molti momenti di condivisione e grazie anche all’entusiasmo dei partecipanti ,nonostante l’eterogeneità, si è creato un gruppo affiatato di “wakemaker”.

Per concludere questa prima fase, i responsabili e organizzatori di WakeMAke hanno revisionato i progetti con lo Studio ARCò, nella loro sede di Milano, verificando la reale fattibilità delle idee progettuali, cercando di sviscerarne le potenzialità, e definendo i nodi costruttivi più significativi.

Se all’inizio la lavorazione dei materiali e il montaggio sono proceduti con una certa lentezza già dopo il primo giorno i partecipanti avevano acquisito una certa dimestichezza nell’uso degli attrezzi e nell’organizzazione delle fasi di montaggio, grazie anche al fatto che i membri dello Studio ARCò avevano scelto di organizzare il cantiere in modo tale che tutti a turno si cimentassero nelle diverse attività costruttive: come il taglio dei casseri, il montaggio delle strutture delle casette, la costruzione dei cubetti in blocchi di cemento, ecc.

Riuscire a costruire in sei giorni tutto ciò che era stato progettato non era scontato, ma grazie all’impegno dimostrato da tutti i partecipanti, dalla caparbietà di noi organizzatori e all’esperienza di ARCò, siamo riusciti a completare questo nuovo spazio di aggregazione per gli studenti: il Salotto d’ingegneria.

Perché è stata scelta quell’area dove lavorare?

Oltre all’intento formativo, l’obiettivo del workshop era anche quello di riqualificare uno dei tanti spazi inutilizzati della Macroarea di Ingegneria in un luogo vivibile e di condivisione per gli studenti. L’area retrostante l’edificio della didattica si prestava ad un intervento di questo tipo: se da un lato aveva le qualità spaziali per essere un luogo adatto a divenire un punto di ritrovo nel contesto della facoltà, allo stesso tempo il mancato ampliamento delle aule della didattica lo aveva reso un “retro” non utilizzato.

Inoltre la posizione risultava strategica per la vicinanza alle aule studio che affacciano direttamente sull’area d’intervento.

E’ stato il primo Workshop del genere nella vostra Università di Tor Vergata?

Negli anni precedenti erano già state organizzate delle iniziative legate alla tematica dell’auto-costruzione all’interno dell’Università. In particolare qualche anno fa un gruppo di studenti, tra cui alcuni curatori di Wakemake,  aveva organizzato un ciclo di conferenze in cui erano stati invitati a parlare della loro esperienza progettuali alcuni degli studi più importanti in Italia nell’ambito: come lo studio FARE e la stessa ARCò (architettura&cooperazione). Dato l’interesse che aveva suscitato questa iniziativa abbiamo voluto organizzare un vero e proprio workshop che permettesse agli studenti di confrontarsi concretamente con questa tematica.

Direttore di Foritalynews, docente alla Facoltà di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce, competenze in tecnologie della comunicazione audiovisiva e multimediale e nel marketing. Esperto in comunicazione istituzionale e comunicazione politica (almeno credevo! Vista l'anti-comunicazione attuale). Particolarità: non ho ancora deciso cosa farò da grande.

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Ambiente

Canarie, Tenerife: destinazione ecosostenibile ma non solo

Riconoscimento Unesco che inserisce quello dell’arcipelago nell’elenco dei cieli più puliti al mondo

Gloria Gualandi

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Lunghe passeggiate lungo le spiagge di sabbia bianca: a Tenerife, infatti, c’è la famosissima area marina di Teno-Rasca che si estende tra la costa sud e l’isola di La Gomera. Per chi ama guardare delfini e balene è un posto tra i migliori al mondo, dove si può poi sorseggiare un Barraquito, bevanda tradizionale delle Isole Canarie, molto popolare a Tenerife: una miscela di caffè, latte condensato, liquore tipico, schiuma di latte, scorza di limone e cannella in polvere.

Silvia Donatiello, rappresentante dell’Ente del Turismo di Gran Canaria in Italia, ha recentemente spiegato che “Le Canarie e Tenerife sono una destinazione eco sostenibile e per il 46% il territorio riserva il miglior clima del mondo… con una media di 23-24 gradi tutto l’anno”. Come è noto Tenerife è l’isola più grande delle Canarie e nonostante siano geograficamente situate nell’Oceano Atlantico, vicino al Marocco e al Sahara Occidentale, le Isole Canarie appartengono alla Spagna.

Nel dicembre 2021 Gran Canaria ha sottoscritto il compromesso delle Nazioni Unite 2030 sulla sostenibilità proponendosi di ridurre del 40% le emissioni di CO2, entro il 2030. “Recentemente – spiega ancora Donatiello – abbiamo ricevuto un riconoscimento come una delle 15 destinazioni migliori in Europa, per il più alto numero di strutture certificate sempre dalla biosfera. Siamo anche una destinazione starlight, altro titolo dell’Unesco, per i cieli più puliti al mondo”. C’è una discussione infinita su quale parte dell’isola sia più bella, settentrione o meridione, ma sia il Sud che il Nord hanno i loro vantaggi. Comunque ovunque si riscontra un clima temperato molto stabile e spiagge perfette per nuotare e prendere il sole. Tenerife poi offre praticamente tutto: appunto piacevoli spiagge, montagne da vivere e cibi e bevande autentici, deliziosi paesaggi e anche una vibrante cultura e una piacevole vita notturna tipica di tutte le Canarie.

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Ambiente

Ulteriore rafforzamento finanziario per Greenthesis

Il gruppo italiano per crescere ancora nella transizione ambientale ed energetica

Redazione Foritalynews

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Planesys, azionista di riferimento di Greenthesis, e PATRIZIA, attraverso fondi europei infrastrutturali di strategia mid-market, stipulano accordi vincolanti per la compravendita di una partecipazione di minoranza in Greenthesis, principale gruppo italiano indipendente di gestione dei rifiuti.

Ad esito del closing dell’operazione verrà promossa un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria finalizzata al delisting delle azioni Greenthesis. L’acquisizione valorizzerà Greenthesis con un equity value di circa 340 milioni di euro. Planesys e PATRIZIA intendono sostenere Greenthesis affinché, attraverso nuovi investimenti e acquisizioni, la stessa possa recitare un ruolo ancor più di rilievo nell’ambito della transizione ambientale ed energetica.

Andrea e Simona Grossi, azionisti di riferimento di Planesys, affermano: “Riteniamo che questa operazione, fondata sul presupposto di mantenere in capo alla nostra famiglia la maggioranza del capitale e l’indirizzo gestionale, e dal contenuto prettamente strategico, sia una scelta opportuna per permettere al gruppo Greenthesis di svilupparsi in modo più rapido e flessibile – con l’ausilio ed il supporto di uno dei principali fondi infrastrutturali europei – mirando ad uno sviluppo e ad una crescita complessivi che possano posizionare Greenthesis tra i principali operatori europei nel settore dei servizi ambientali in maniera moderna e sostenibile”. Matteo Andreoletti (Head of Infrastructure Equity per l’Europa e il Nord America di PATRIZIA) spiega: “Siamo incredibilmente entusiasti di rafforzare la nostra posizione nell’economia circolare europea con l’investimento in Greenthesis, che non solo è il principale operatore indipendente italiano nella gestione dei rifiuti, ma è anche un partner altamente complementare alla crescente piattaforma di PATRIZIA per la produzione di energia dai rifiuti. Con le comunità e la società future caratterizzate dalla spinta verso economie a basse emissioni di carbonio, le soluzioni innovative di green energy che supportano la transizione energetica globale offriranno interessanti opportunità di investimento che consentiranno agli investitori rendimenti sostenibili nel lungo periodo”.

Planesys, holding di partecipazioni della famiglia Grossi, è una società che detiene e gestisce partecipazioni ed interessenze in altre società, per le quali svolge, inter alia, servizi di indirizzo strategico e direzionale, programmazione economico-finanziaria, consulenza in ambito direzionale. Si occupa peraltro della valorizzazione del nome e del brand del gruppo Greenthesis di cui è a capo, attivo nella fornitura di servizi di logistica, conferimento, trattamento, trasformazione, trattamento e smaltimento, riciclo e recupero di qualunque tipo di rifiuto, liquido o solido, di qualsiasi tipologia e forma, messa in sicurezza, bonifica e riqualificazioni territoriali oltreché di produzione e vendita di energia da fonti rinnovabili.

Presente in tutto il mondo, PATRIZIA invece offre da 40 anni opportunità di investimento in asset immobiliari e infrastrutturali per investitori istituzionali, semi-professionali e privati. Gestisce circa 57 miliardi di euro di asset e impiega oltre 1000 Professionisti in 28 sedi nel mondo. Dal 1984 è impegnata nella responsabilità sociale aiutando i bambini bisognosi, dal 1992 in stretta collaborazione con il Bunter Kreis (“circolo colorato”) in Germania per la cura dei bambini affetti da gravi malattie, e dal 1999 attraverso il sostegno alla Fondazione PATRIZIA. Negli ultimi 25 anni, la Fondazione PATRIZIA ha permesso a più di 600.000 bambini e giovani in tutto il mondo di accedere all’istruzione, all’assistenza sanitaria e a una casa sicura per una vita migliore.

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Ambiente

Greenthesis: il progetto per la produzione di biometano promosso dalla controllata

Rifuture S.r.l. ottiene l’inserimento nella graduatoria del GSE per il riconoscimento dei relativi incentivi economici

Paolo Castiglia

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Il progetto imprenditoriale in via di sviluppo da parte della Rifuture S.r.l., società appartenente al perimetro quotato e controllata da Greenthesis S.p.A., progetto che la stessa ha presentato nell’ambito della procedura competitiva redatta ai sensi dell’art. 6 del DM 15 settembre 2022, è stato selezionato dal Gestore Servizi Energetici per rientrare nel contingente di capacità produttiva secondo quanto indicato nell’Avviso pubblico del 13 luglio 2023.

Si tratta della seconda procedura competitiva per l’accesso agli incentivi per il biometano previsti dalla misura PNRR denominata “Sviluppo del biometano, secondo criteri per la promozione dell’economia circolare” – Missione 2, Componente 2, Investimento 1.4. L’iniziativa promossa dalla Rifuture S.r.l. consiste nella costruzione e successiva gestione di un impianto, da realizzarsi in Provincia di Latina, per il trattamento delle frazioni umide dei rifiuti e degli scarti di origine vegetale, per un totale di 80 mila tonnellate annue complessive, al fine di produrre biometano liquefatto e compost di qualità.

Il riconoscimento così ottenuto conferma la bontà tecnica del progetto e rappresenta un altro importante passo in avanti del complessivo processo di diversificazione delle attività del Gruppo verso soluzioni tecnologiche coerenti con i paradigmi della transizione ecologica ed energetica in atto. L’azienda.

Greenthesis S.p.A. rappresenta il principale pure player indipendente quotato in Italia specializzato nella gestione integrata del ciclo dei rifiuti in una logica improntata all’economia circolare ed alla sostenibilità ambientale. Più in particolare, il Gruppo Greenthesis è attivo nelle seguenti aree: trattamento, recupero, valorizzazione multimateriale – secondo i principi della circular economy – e smaltimento di rifiuti industriali, urbani, speciali ed assimilabili agli urbani; bonifiche e risanamenti ambientali; attività di ingegneria ambientale; termovalorizzazione di rifiuti; produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e di biocarburanti avanzati.

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