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Cultura

Il cono d’ombra di facebook nella tragedia dei Rohingya

Chiara Colangelo

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C’è il colosso americano dietro le tensioni etniche in Myanmar e le violenze contro la minoranza musulmana

Si nasconde uno scenario emblematico  dietro le persecuzioni del popolo Rohingya in Myanmar. Un’inchiesta della BBC e dell’agenzia di stampa internazionale britannica, Reuters, rivela il ruolo determinante di Facebook nelle tensioni tra la maggioranza buddista e la minoranza rohingya…

C’è il colosso americano dietro le tensioni etniche in Myanmar e le violenze contro la minoranza musulmana

Si nasconde uno scenario emblematico  dietro le persecuzioni del popolo Rohingya in Myanmar. Un’inchiesta della BBC e dell’agenzia di stampa internazionale britannica, Reuters, rivela il ruolo determinante di Facebook nelle tensioni tra la maggioranza buddista e la minoranza rohingya. Un’altra “tempesta perfetta” per il colosso americano e il suo fondatore, Mark Zuckerberg, dopo lo scandalo del “datagate”. Con l’elezione del Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi nel 2015 come leader del Myanmar, è stato avviato un importante processo di liberalizzazione economica, che ha riguardato soprattutto il settore delle telecomunicazioni. L’apertura del Paese alla concorrenza ha ridotto drasticamente i prezzi delle schede telefoniche che, da 200 dollari sono passati ad appena due dollari, rendendo Internet facilmente accessibile. Negli ultimi tre anni su 50 milioni di persone, 18 milioni hanno accesso a Internet. La maggioranza della popolazione ha scelto Facebook come portale web, perché è l’unico tradotto nella lingua birmana in un Paese dove l’inglese è poco diffuso tra la popolazione.  

La combinazione tra le differenze etnico-religiose e la crescita esponenziale degli utenti Facebook in Myanmar è stata “tossica”. Solo nell’agosto del 2018 i giornalisti della Reuters hanno scoperto oltre 1.000 post, commenti e immagini a contenuto pornografico pubblicati contro i Rohingya, spesso definiti “maiali” o “cani”. I contenuti inneggiavano all’odio, alla discriminazione e all’emarginazione di questa minoranza. “Facebook è così diventato un’arma di propaganda” ha dichiarato Swei Win direttore di un’organizzazione impegnata a promuovere l’armonia tra i diversi gruppi etnici presenti in Myanmar. E a confermare il peso del social network in una delle crisi etniche più gravi degli ultimi 20 anni, c’è anche l’ONU. “Temo che Facebook si stia trasformando in uno strumento estremamente pericoloso…”, ha dichiarato Yanghee Lee, relatore speciale per i diritti umani delle Nazioni Unite in Myanmar.

Facebook è intervenuta tardi cancellando solo alcuni di questi post, commenti e immagini offensive. Negli anni in cui cresceva il numero di utenti in Myanmar, Facebook non è stata capace di controllare i contenuti pubblicati. Secondo l’inchiesta, infatti, Facebook non aveva il personale qualificato per vagliare i post e i commenti pubblicati in lingua birmana, i cui termini erano molto spesso difficili da interpretare. Un “orrore” – e non un semplice errore – contro il quale il capo operativo di Fb, Sheryl Sandberg, aveva promesso di adottare le misure necessarie, già nell’audizione davanti al Comitato d’Intelligence del Senato americano il 5 settembre scorso. Nel frattempo il colosso americano ha rimosso l’account di Ashin Wirathu, un monaco buddista molto influente in Myanmar e noto per il suo fondamentalismo e le sue idee nazionaliste.

Finora sono 700 mila i Rohingya che hanno lasciato il Myanmar per rifugiarsi al confine con il Bangladesh. Tutto ha avuto inizio nell’agosto del 2017, quando l’esercito birmano ha dato alle fiamme molti villaggi nel distretto di Maungdaw nello Stato del Rakhine, costringendo la popolazione a fuggire. Dal 25 agosto 2017 l’esercito birmano ha ucciso in modo sistematico e indiscriminato uomini e ragazzi e violentato molte donne e bambine di etnia rohingya. Le forze militari birmane continuano a negare l’accusa di genocidio avanzata dalle Nazioni Unite, giustificando le violenze per colpire i miliziani musulmani dell’ARSA, che a partire da agosto 2017 avrebbero attaccato oltre 30 posti di polizia. Dalla dittatura militare, in Myanmar viene negata la cittadinanza al popolo rohingya, mentre la maggioranza buddista non riconosce questa minoranza come un distinto gruppo etnico e religioso. Emarginati nel proprio Paese, i Rohingya, definiti dai birmani “bengali”, non hanno diritti neppure in Bangladesh dove, se oggi hanno trovato un rifugio, sono da sempre solo tollerati.

È laureata magistrale in Giurisprudenza alla “Sapienza” di Roma e giornalista praticante. Un motto: «il dovere di ogni giornalista è scrivere quello che vede» di Anna Politkovskaja

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Attualità

“Passioni in Fiera” un successo che cresce

Conclusa con grande successo la due giorni di eventi e di forti attrazioni nel Quartiere Fieristico aretino

Paolo Castiglia

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“Un viaggio nel tempo, con le testimonianze e gli oggetti del passato, e nel futuro con le innovazioni presenti in tutti i settori”. Per Ferrer Vannetti, presidente di Arezzo Fiere e Congressi la appena conclusa quarta edizione di “Passioni in Fiera” che ha catalizzato l’attenzione generale nello scorso weekend, è stata per le famiglie, gli operatori e i protagonisti che vi hanno preso parte “come entrare in una scatola delle meraviglie: ai visitatori che varcavano la soglia si apriva un caledoscopico universo fatto di colori, profumi, sapori, e soprattutto di persone che si dedicano con grande amore alle loro attività, e si impegnano per trasmettere la loro passione sal pubblico con un grande coinvolgimento”.

Si è trattato infatti di una due giorni di grandi passioni e divertimento per tutti, un altro fine settimana di grandi eventi di forti attrazioni al quartiere fieristico di Arezzo Fiere con oltre 13.000 presenze fra Passioni In Fiera e la mostra del Fumetto e del Disco. Visitatori aretini e non solo, erano molti quelli provenienti da un ampio bacino della Toscana, Umbria, Lazio e Marche.

Ma ovviamente, spiega ancora Vannetti, “Arezzo Fiere non si ferma qui: concluso questo week end con feedback positivi sia da parte degli espositori che dal pubblico intervenuto – spiega il presidente – Arezzo Fiere si concentra fin da subito sugli appuntamenti delle prossime settimane, tra cui quello con il Calcit del 22-23-24 marzo, per poi proiettarsi verso la 43esima edizione di OroArezzo, la nostra storica Fiera Internazionale dell’Oreficeria, organizzata da Italian Exhibition Group nei nostri rinnovati spazi espositivi dall’11 al 14 maggio prossimi.

Tornando a Passioni in Fiera, mai nome è stato scelto in modo più appropriato: si è vista tanta passione accendersi negli occhi del pubblico, adulti e bambini, grazie alle persone che ad Arezzo Fiere hanno portato e condiviso con generosità una parte importante della loro vita. Il bilancio è quindi molto positivo per gli organizzatori e per l’Ente Fieristico aretino, e non solo per i grandi numeri dell’afflusso di pubblico, ma anche perché erano rappresentate all’interno degli spazi fieristici davvero molte categorie: dalla floricoltura, al vivaismo, alla ceramica, all’artigianato artistico, ai prodotti e servizi per l’outdoor, per la casa e il giardino. Catalizzatore di interesse ed attenzione è stata sicuramente l’area dedicata alla Fattoria, con splendidi esemplari di avicoli ornamentali, alpaca, equini e bovini, da poter osservare da vicino e, con il permesso dell’allevatore, accarezzare.

L’intrattenimento per bambini ha visto continuativamente nei due giorni impegnato il parco avventura. Le altre attività, presentate nell’area sportiva, e proposte a tutti quelli che volevano cimentarsi, tra cui Il kartodromo, il pattinaggio, ballo e arti marziali orientali, sono state organizzate da Arezzo Fiere in collaborazione con la UISP (Unione Italiana Sport Per tutti), Associazione di promozione sportiva che vuole affermare il valore sociale dello sport, bene sociale che contribuisce alla salute e alla qualità della vita. Importante è stata anche la presenza del terzo settore, che ha fatto conoscere al pubblico le loro attività sociali e di inclusione.

Ricca e variegata anche l’area Food, con proposte di cucine tipiche dall’Italia e dal mondo, e con l’offerta di birre artigianali che hanno permesso di aggiungere un momento di convivialità e piacere alle giornate trascorse in Fiera. Molto frequentato anche il nuovo padiglione “Nirvana”, un vero e proprio viaggio nel mondo olistico e del benessere con Expo di artigianato e bio, area relax, con trattamenti olistici e un percorso dedicato al mistero e alla magia. Durante l’evento si sono tenute anche conferenze gratuite, workshop e meditazioni per il sé interiore. Vivissima soddisfazione anche per gli organizzatori della Mostra del Fumetto che organizzano ad Arezzo, ormai stabilmente, due appuntamenti l’anno con davvero ottime risposta dagli operatori e dagli instancabili collezionisti.

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Cultura

Esotika: un successo crescente che tornerà a settembre

Con quasi 15.000 visitatori l’evento si conferma come una delle più importanti manifestazioni pet del nostro Paese

Paolo Castiglia

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“A distanza di 3 giorni dalla sua chiusura, l’eco di Esotika Pet Show di Arezzo, il salone nazionale degli animali esotici e da compagnia, riecheggia ancora nelle orecchie degli appassionati”. Sono parole dell’organizzatore Daniel Baiocco, reduce dalle fatiche di questo partecipatissimo evento che si è tenuto presso Arezzo Fiere e Congressi e che ha monopolizzato, con le sua presenze e le brillanti iniziative interne dedicate agli animali, lo scorso weekend aretino e non solo.

“Arezzo – continua Baiocco – ha dimostrato anche stavolta di essere la città che unisce il Nord e il Sud dell’Italia, anche grazie ad una manifestazione a cui hanno partecipato oltre 130 espositori provenienti da ogni parte del Paese e anche dell’Europa e che ha visto la presenza di quasi 15.000 visitatori: ecco quindi che Esotika Pet Show si conferma come una delle più importanti manifestazioni pet del nostro Paese, visto che conta ormai ben quindici edizioni che si svolgono su tutto il territorio nazionale”. La professionalità e la dedizione degli organizzatori hanno portato infatti alla realizzazione di eventi, gare ed esibizioni che hanno divertito e appassionato il pubblico presente.

“Siamo lieti – insiste l’organizzatore – di annunciare che il prossimo 14 e 15 settembre si terrà la seconda edizione di Arezzo, già sold out per gli espositori che hanno deciso di riconfermare la loro presenza per questa nuova avventura. E siamo fieri del fatto che anche le istituzioni territoriali, come Asl e Carabinieri, hanno riconosciuto l’impeccabile gestione della fiera non riscontrando alcuna irregolarità”. “Arezzo Fiere e Congressi – dichiara a sua volta il presidente di Arezzo Fiere, Ferrer Vannetti – mette volentieri a disposizione le sue strutture per ospitare questa importante manifestazione, che unisce gli appassionati del settore e il rispetto per gli animali nel senso più pieno e compiuto. Un connubio vincente che ci fa già immaginare il successo annunciato dell’edizione del prossimo settembre”

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Cultura

“Esotika Pet Show”: un weekend di festa per la famiglia

Il 24 e 25 febbraio torna ad Arezzo Fiere e Congressi il Salone Nazionale degli Animali Esotici e da Compagnia

Redazione Foritalynews

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Torna ad Arezzo Fiere e Congressi “Esotika Pet Show”, il Salone Nazionale degli Animali Esotici e da Compagnia. Appuntamento il 24 e 25 febbraio con un ricco programma di eventi dedicato al mondo dei Pet, per gli operatori del settore ma anche per appassionati e soprattutto per i più piccoli, che potranno conoscere gli animali da vicino e imparare a prendersene cura.

“Anche questa edizione, che verrà riproposta a settembre – spiega Ferrer Vannetti, presidente di Arezzo Fiere e Congressi – sarà una grande festa, dedicata ad appassionati e alle famiglie. I visitatori troveranno un ambiente caratterizzato da diverse tipologie di piante, animali da ammirare e perché no, anche da accudire”. “E’ un evento – spiega ancora Vannetti – che noi di Arezzo Fiere e Congressi, ospitiamo sempre con grande piacere e che testimonia la duttilità espositiva del nostro Ente fieristico. Una ‘due giorni’ rivolta al grande pubblico che esprime, ancora una volta, come sia in atto il definitivo rilancio della Fiera Espositiva, in piena sintonia con le forze produttive, associative e di rappresentanza del nostro territorio a tutti i livelli”.

In riferimento ad Esotika, poi c’è da dire dell’attualità e della pertinenza di questo evento, tenendo conto che il 44,7% delle famiglie italiane vive ormai con almeno un animale domestico. La manifestazione si propone infatti di contribuire alla promozione di una cultura del rispetto verso gli animali domestici e non, grazie alle aree didattico/educative tra cui la “fattoria didattica” e alla presenza di alcuni dei massimi esperti di Acquariofilia, Erpetologia, Entomologia, Ornicultura e così via.

Animeranno la fiera varie esposizioni, da quella internazionale canina, alle dimostrazioni di falconeria, Disc Dog e obedience. Si potranno poi acquistare animali da compagnia, ma anche ammirare pesci, tartarughe, porcellini d’india, pappagalli, carpe Koi, piccoli mammiferi come criceti e ricci, rettili, anfibi e roditori. Tutto questo supportato da sezioni giornaliere di terrascaping e aquascaping.

In fiera si potranno poi trovare le ultime novità del settore per quanto riguarda gli accessori, la mangimistica, i complementi d’arredo e tutto il necessario per la cura degli animali domestici. Un’occasione, quindi, per le famiglie e gli appassionati, di scoprire il fantastico mondo del Pet, ma anche di apprendere il modo più corretto di avvicinarsi e relazionarsi con il proprio piccolo amico e sviluppare ulteriormente con consapevolezza rinnovata la propria passione

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