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Religioni

La Cattedrale di Notre-Dame de Paris brucia. La solidarietà da tutto il mondo, l’invito alla preghiera e l’impegno per la ricostruzione

Daniele Sebastianelli

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Papa Francesco: Notre-Dame torni “quel bello scrigno nel centro della città, segno di fede di quanti l’hanno edificata, chiesa madre della sua diocesi, patrimonio architettonico e spirituale di Parigi, della Francia e dell’umanità”

“Seguendo l’incendio che ha devastato gran parte della cattedrale di Notre-Dame, mi associo alla sua tristezza, così come a quella dei fedeli della sua diocesi, degli abitanti di Parigi e di tutti i francesi”…

Papa Francesco: Notre-Dame torni “quel bello scrigno nel centro della città, segno di fede di quanti l’hanno edificata, chiesa madre della sua diocesi, patrimonio architettonico e spirituale di Parigi, della Francia e dell’umanità”.

“Seguendo l’incendio che ha devastato gran parte della cattedrale di Notre-Dame, mi associo alla sua tristezza, così come a quella dei fedeli della sua diocesi, degli abitanti di Parigi e di tutti i francesi”. Sono le parole di Papa Francesco rivolte, in un messaggio, all’Arcivescovo di Parigi, mons. Michel Aupetit che, mentre si consumava l’incendio della cattedrale, in un tweet aveva già invitato tutti alla preghiera. “A tutti i sacerdoti di Parigi: i pompieri stanno ancora combattendo per salvare le torri di Notre-Dame de Paris. Il telaio, il tetto e la guglia sono consumati. Preghiamo. Se lo desiderate, potete suonare le campane delle vostre chiese per invitare alla preghiera”. Un appello accorato come pastore di un gregge ferito e che si sentiva impotente di fronte al dramma cui stava assistendo. Poche ore dopo, in un altro tweet scriveva: “Cari amici, mentre parlo sembra che le torri della facciata di Notre-Dame siano state salvate. L’intera Diocesi ha pregato e mi sono unito ai giovani che stavano pregando alla fontana di St Michel. Rimaniamo uniti più che mai, nella speranza.“

I pompieri e la salvaguardia delle reliquie

Dopo oltre 9 ore di duro lavoro, quasi 400 pompieri sono riusciti a domare le fiamme. “La struttura della Cattedrale è stata salvata e le principali opere d’arte sono state salvaguardate  grazie all’azione combinata dei diversi servizi dello Stato impegnati al nostro fianco”, ha fatto sapere il comando dei Vigili del fuoco di Parigi attraverso i social, dichiarando anche che “due poliziotti ed un pompiere sono rimasti leggermente feriti”. Lo stesso cappellano dei Vigili del fuoco, padre Jean Marc Fournier, si è precipitato con loro all’interno della cattedrale per mettere in salvo la più importante reliquia custodita a Notre-Dame, la corona di Spine di Gesù, e alcuni frammenti della Santa Croce. “Non ha mostrato alcuna paura mentre si dirigeva verso le reliquie all’interno della Cattedrale – hanno raccontato alcuni pompieri in un’intervista al Daily Mail – e si è assicurato che fossero salvati”,

Il desiderio di ricostruire

Alessandro Gisotti, il Direttore ad Interim della Sala Stampa della Santa Sede, durante l’incendio aveva già rilasciato una dichiarazione in cui affermava che ”La Santa Sede ha accolto con shock e tristezza la notizia del terribile incendio che ha devastato la Cattedrale di Notre Dame, simbolo della cristianità in Francia e nel mondo. Esprimiamo vicinanza ai cattolici francesi e alla popolazione di Parigi e assicuriamo le nostre preghiere per i pompieri e quanti stanno facendo il possibile per far fronte a questa drammatica situazione”. ”Questo disastro – ha continuato Papa Francesco nel suo messaggio – ha seriamente danneggiato un edificio storico. Ma mi rendo conto che ha anche influenzato un simbolo nazionale caro ai cuori di parigini e francesi nella diversità delle loro convinzioni. Notre-Dame è il gioiello architettonico di una memoria collettiva, il luogo di ritrovo per molti eventi importanti, la testimonianza della fede e della preghiera dei cattolici nella città”.

“Esprimo il desiderio che la cattedrale di Notre-Dame possa ridiventare grazie ai lavoro di ricostruzione e la mobilitazione di tutti, quel bello scrigno nel centro della città, segno di fede di quanti l’hanno edificata, chiesa madre della sua diocesi, patrimonio architettonico e spirituale di Parigi, della Francia e dell’umanità”.

Fondi per la ricostruzione

A poche ore dal devastante incendio è già partita la gara di solidarietà tra le più importanti case di moda e gli imprenditori e l’Ile de France, a regione di Parigi, ha stanziato 10 milioni di euro. I primi ad assicurare una donazione sono stati la famiglia Pinault (gruppo che controlla Gucci e Balenciaga) con 100 milioni di euro. Ad essi si è unito, poco dopo, Louis Vuitton (con il suo gruppo) e la famiglia Arnault con una donazione di 200 milioni di euro. Per riportare tutto com’era prima, fanno sapere gli esperti, ci vorranno anni.

Comunicatore e giornalista. Mi occupo di informazione religiosa con particolare attenzione alle implicazioni etiche e sociali. Non mi interesso delle chiacchiere di palazzo. Cattolico (quindi) politicamente scorretto.

Attualità

Tutela dei Minori

Accordo di Collaborazione tra la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori e la Pontificia Università della Santa Croce

Redazione Foritalynews

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Mercoledì 7 febbraio 2024, presso Casa Santa Marta, è stato firmato un Accordo di collaborazione tra la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori e la Pontificia Università della Santa Croce, nella comune missione di prevenzione degli abusi e tutela dei minori e adulti vulnerabili propria della Chiesa universale.
 La firma è stata apposta dal Cardinale Seán O’Malley, OFM, in qualità di Presidente della Commissione, e dal rev. Luis Navarro quale Rettore Magnifico della Pontificia Università della Santa Croce.

 Il cardinale O’Malley ha spiegato come: “Questa intesa si inserisce nel tessuto di accordi di collaborazione che la Commissione firma con altre enti ecclesiali per portare avanti la sua missione, per cui siamo grati alla Santa Croce per la sua generosità in questo progetto”.

 Il Rettore della Santa Croce ha commentato: “siamo contenti di essere al servizio ad uno sforzo cruciale e comune all’interno della Chiesa e la Santa Croce vuole fare la sua parte”.

 Nello specifico, l’Università della Santa Croce potrà ospitare iniziative legate alla missione della PCTM (art. 2) oltre a favorire l’organizzazione di Seminari, Corsi di formazione sia per docenti, studenti e personale non docente, nonché attività di formazione permanente per il personale della Commissione o stage per i Dottorandi presso la stessa PCTM (art. 5).

 Le due Istituzioni prevedono di redigere annualmente una relazione sulle iniziative svolte, che potrà essere resa pubblica attraverso i rispettivi canali.
 
La collaborazione ha una validità triennale e potrà essere rinnovata.

Testo dell’Accordo

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Cultura

PREMIO “GIUSEPPE DE CARLI” 2023: IL 30 NOVEMBRE LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE

Tavola rotonda su “LA SPERANZA E I SUOI VOLTI” CON IL VESCOVO FISICHELLA, SANTIAGO SANZ E PIERO DOMINICI

Redazione Foritalynews

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Si svolgerà giovedì 30 novembre 2023, alle ore 15.30, la cerimonia di consegna della settima edizione del Premio “Giuseppe De Carli”, presso la Pontificia Università della Santa Croce (Aula Álvaro del Portillo), partner accademico dell’Associazione costituita per ricordare la figura del vaticanista della Rai, scomparso nel 2010.

L’annuncio e la premiazione dei vincitori, per le diverse sezioni proposte, saranno anticipate da una tavola rotonda sul tema “La Speranza e i suoi volti“.

Mentre nel mondo imperversano guerre in ogni latitudine, con migliaia di vittime accertate, in questa edizione del Premio De Carli vogliamo riflettere sui diversi volti della speranza, per allontanare il rischio della disperazione e cercare spiragli di rinascita anche laddove sembra impossibile che scaturisca – ha dichiarato il Presidente dell’Associazione, il professore Giovanni Tridente. – Per questo ci avvarremo di un teologo esperto in escatologia e di un sociologo studioso della complessità, per concludere con uno sguardo proiettato al prossimo Giubileo del 2025, che Papa Francesco ha voluto dedicare proprio alla speranza“.

Infatti, dopo i saluti del prof. Daniel Arasa, decano della Facoltà di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce, e del Presidente Tridente, moderati da Alessandra Ferraro, giornalista Rai, interverranno il teologo Santiago Sanz, docente di Escatologia presso la Santa Croce Piero Dominici, docente di sociologia presso l’Università degli Studi di Perugia. Le riflessioni conclusive saranno affidate il al Vescovo Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e coordinatore degli eventi del Giubileo 2025.

A seguire, l’annuncio dei vincitori di questa settima edizione e la premiazione dei migliori lavori delle tre sezioni: “Chiesa, guerra e pace”; “Narrare le migrazioni: storie, volti, speranze”; “La funzione delle tradizioni religiose in favore del dialogo, della pace e della libertà”, le ultime due bandite in collaborazione con il Comitato “Comunicazione e migranti” e con il Comitato “Giornalismo & Tradizioni religiose”.

I lavori di questa edizione 2023 del Premio De Carli – circa 40 – sono stati valutati da tre qualificate giurie composte, per quanto riguarda la prima sezione, da José María Ballestrer Esquivias, giornalista de El Debate;Lucia Capuzzi, inviata di Avvenire; Paolo Conti, editorialista del Corriere della Sera;Fausto Gasparroni, giornalista dell’ANSA;Massimiliano Padula, docente Università Lateranense;Andrea Picardi, giornalista e manager della comunicazione; Carla Rossi Espagnet, docente Università della Santa Croce; e dalla giornalista Valentina Petrini.

Per maggiori informazioni sulle precedenti edizioni del Premio, si può visitare il sito web www.associazionedecarli.it o seguire gli account Facebook e Twitter dell’Associazione.


Per confermare la propria partecipazione scrivere a info@associazionedecarli.it

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Attualità

Rilevanza e ascolto

Comunicare il messaggio cristiano nella pluralità delle voci contemporanee

Mario Russo

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300 comunicatori della Chiesa riuniti a Roma per riflettere su come tornare a essere rilevanti nella società. Comunicatori istituzionali di decine di Diocesi e Conferenze Episcopali del mondo (direttori di comunicazione, portavoce, accademici e giornalisti). Oltre 30 i Paesi rappresentati, dagli Stati Uniti alle Filippine, dal Messico al Regno Unito, dalla Nigeria a Singapore.

L’occasione è data dal XIII Seminario Professionale sugli Uffici di Comunicazione della Chiesa promosso e organizzato – ormai da 26 anni con cadenza biennale -, dalla Facoltà di Comunicazione Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce sul tema Rilevanza e ascolto: comunicare il messaggio cristiano nella pluralità delle voci contemporanee
Previsto anche un incontro con il produttore di The Chosen, la serie su Gesù.

Gli svariati dibattiti che coinvolgono l’opinione pubblica stanno generando un contesto di voci plurali, che in parte arricchiscono il dialogo e in parte producono confusione e tensioni, poiché raramente le soluzioni proposte lasciano spazio a chi la pensa diversamente. Il seminario intende quindi allargare il dibattito per non rimanere intrappolati in preconcetti che spesso impediscono alle questioni di essere affrontate in tutta la loro ampiezza.
In tempi di cambiamento sociale la propria identità viene messa alla prova. Nelle crisi o nelle trasformazioni veloci non si riesce a discernere e individuare con chiarezza i propri valori fondamentali. I comunicatori possono aiutare i responsabili dell’istituzione a mettere in luce l’essenziale del proprio messaggio e, quando necessario, stimolare i cambiamenti dovuti per essere fedeli alla propria missione.

Gli uffici di comunicazione della Chiesa, hanno la sfida di allargare il dibattito per non rimanere intrappolati in preconcetti che rafforzano soltanto determinati clichè e impediscono di affrontare le questioni nella loro ampiezza. 

“All’abbondanza di informazioni si aggiunge un’agenda pubblica nella quale spesso si impongono alcuni argomenti che, come buchi neri, oscurano completamente altri temi che sono ugualmente fondamentali per la persona e la società, e nei quali la Chiesa potrebbe arricchire la conversazione”, spiega il prof. José María La Porte, del Comitato organizzatore del Seminario e a cui sarà affidata la relazione di apertura dal titolo Rinascere dalla propria identità in un contesto secolarizzato.

Il successivo intervento di Benedetto Ippolito, dell’Università Roma Tre, risponderà alla domanda se la cultura cristiana può ancora ispirare una società “stanca”.

La relazione della professoressa Gema Bellido della Santa Croce verterà sull’ascolto dell’“intelligenza contestuale”, intesa come la capacità di individuare le tematiche e le prospettive che fermentano nella società e rispetto alle quali sarebbe interessante offrire un contributo di valore.

Molto atteso l’intervento Jim Macnamara, dell’University of Technology di Sidney (Australia), che offrirà alcuni spunti su come affrontare l’odierna sfida di diventare “un’organizzazione in ascolto”.

Di legittimità, credibilità e nuove proposte comunicative parleranno Marcela Pizarro, dell’Universidad Austral di Buenos Aires, Guido Gili, dell’Università degli Studi del Molise e la spagnola Luisa Alli, direttrice di Comunicazione.

Juan Manuel Mora
, Direttore del Centro di Governo e Reputazione di Università presso l’Università di Navarra e Vicerettore per la Comunicazione dell’Università della Santa Croce, chiuderà i lavori con una relazione su come “riprendere l’iniziativa per diventare rilevanti”.

Sono previste diverse tavole rotonde con professionisti incentrate su temi come la capacità di superare la polarizzazione, di valorizzare i propri dipendenti e volontari, su come associare la propria identità al servizio comunicativo che si svolge. Case studies saranno dedicati inoltre al superamento delle crisi istituzionali, all’attitudine all’ascolto, al rapporto con i giornalisti, alla gestione di grandi eventi, alla rilevanza attraverso i social media.

Nel corso del Seminario verrà anche dato spazio alla famosa serie cinematografica americana The Chosen incentrata sulla vita di Gesù di Nazareth. Sarà presente il produttore esecutivo e Ceo Derral Eves che spiegherà l’inizio di questa “avventura” che trova il suo sostentamento attraverso campagne di crowdfunding.

Mercoledì 3 maggio i partecipanti al Seminario si ritroveranno in Piazza San Pietro per l’udienza generale con Papa Francesco, e subito dopo incontreranno i responsabili del Dicastero per la Comunicazione.

Per i giornalisti è richiesto l’accredito
https://eventi.pusc.it/accreditamento/

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