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Cultura

Riflessioni sul populismo in Italia

Monica Splendori

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Sociologi, politologi, psicologi… a ciascuno il suo populismo

Il “populismo” col quale, oggi, viene contraddistinta l’identità dei partiti dell’attuale governo (M5s e Lega) è di varia interpretazione a seconda dei diversi studiosi che cercano di darne una definizione…

Sociologi, politologi, psicologi… a ciascuno il suo populismo

Il “populismo” col quale, oggi, viene contraddistinta l’identità dei partiti dell’attuale governo (M5s e Lega) è di varia interpretazione a seconda dei diversi studiosi che cercano di darne una definizione. La sua accezione è quindi diversa a seconda che lo studioso sia: un sociologo, un politologo, uno psicologo, un economista, un giurista o uno storico.

Berlin afferma che la vischiosità del “populismo” è tale da ridurre le probabilità di individuarne i tratti distintivi. A suo dire, queste sono le ragioni per cui può essere definito un oggetto controverso, e quindi, in prima istanza, la non condivisione tra gli studiosi.

Infatti, i sociologi e i politologi lo hanno contraddistinto come un fenomeno di transizione nello sviluppo delle società, dei regimi e delle istituzioni politiche. 

I sociologi ne hanno analizzato le fasi, le modalità, e gli effetti del processo di modernizzazione, ponendo l’attenzione verso la composizione sociale che forma la base di sostegno di cui gode il “populismo”.

I politologi ritengono possa manifestarsi in forme diverse: il tutto, a loro dire, dipende dal tipo di atteggiamento che i populisti esibiscono verso il sistema, dalle componenti simboliche che li orientano, dal regime in cui prende forma, dalla forza di coesione dei partiti che lo formano e dalle dinamiche competitive che si svolgono tra le fazioni della classe politica.

Gli psicologi sociali ritengono il populismo come effetto secondario alla crisi di fiducia nelle istituzioni. Esso, quindi, sarebbe una risposta alle frustrazioni provate dalla collettività. 

Gli economisti, invece, ritengono che i populisti si mantengono in vita attraverso l’adozione di criteri di spesa pubblica generosa. La loro politica economica si contraddistingue per un rigido protezionismo, ossia un dirottamento delle risorse dalle esportazioni al consumo interno, nonché per l’adozione di misure redistributive e la promozione dei consumi privati.

Gli storici lo hanno comparato con il nazionalismo. I giuristi, invece, lo hanno relazionato alla democrazia moderna, che da un lato (secondo un’accezione positiva) aumenta la sovranità popolare, e dall’altro (in una accezione negativa) minaccia la stabilità dei governi democratici.

Vi è così un diffondersi del termine populismo sempre meno controllato: prevale, infatti, un uso che ne fa un’etichetta dal contenuto incerto, per descrivere fenomeni (come appunto l’attuale governo) che non presentano i requisiti per essere collocati a pieno in altre categorie. In definitiva, in assenza di una precisazione dal significato generale, l’uso di questa terminologia non elimina l’ambiguità di questo fenomeno.

Lo stesso termine è utilizzato con un’accezione negativa in ambiti extra scientifici, come il linguaggio ordinario o giornalistico.

Il populismo, da un punto di vista storico, è il nome con cui è stato designato, in Occidente, il movimento politico culturale russo, sviluppato nella seconda metà del XIX secolo e durato fino alla rivoluzione. Nel XX secolo il termine fu utilizzato per denominare quei movimenti culturali e politici, o atteggiamenti mentali ed ideologici, caratterizzati dalla credenza dei valori positivi di quell’indifferenziata entità che è il “popolo”.

Esso è il depositario dei valori che rigettano la trasformazione del loro movimento in partito organizzato o democrazia rappresentativa. Questo ha sempre reso le esperienze populiste molto instabili, sia perché il popolo ha emozioni fluttuanti, sia perché i leader difficilmente riescono a mantenersi all’altezza.

Le condizioni che favoriscono la comparsa del fenomeno populista sono quelle tipicamente legate ad epoche di transizione contraddistinte da ansietà collettive. Il perno del fenomeno sono gli aspetti emotivi, anche se poi si differenzia da popolazione a popolazione.

L’epoca del populismo sembrerebbe ormai finita, se non fosse che ad “andare al popolo, a sentire il popolo, a vedere nel popolo la più nobile espressione politica, a cercare ed instaurare con esso un rapporto diretto” sia il sistema dei due partiti di governo attuali.

In Italia questo termine è stato spesso usato con accezione negativa nei confronti del fascismo o del berlusconismo e di vari movimenti affini alla destra, ma anche al centro sinistra.

L’accezione del termine nel senso positivo, come vicinanza al popolo e ai valori, è stata invece rivendicata da Beppe Grillo per il Movimento 5 Stelle.

Quindi, uno dei due rappresentanti di governo ha fatto proprio il termine definendosi un movimento per il popolo; il secondo (la Lega), invece, è nato come partito di rottura, ma sempre legato a Berlusconi, il quale ultimo appare essere poco affine al termine populista.

Allora come mai in Italia ha vinto una coalizione con un partito di destra ed un movimento per il popolo, definiti come “governo populista”? Governo che è mancato in Francia, in Germania, e in altri paesi europei.

La motivazione è complessa. Innanzitutto è economica: l’Italia ha pagato un prezzo più caro degli altri Paesi, ossia un decennio di recessione. I redditi pro capite sono i più bassi mai avuti, e questo ha provocato un terremoto in una società già scossa da mutazioni strutturali, e ha ridisegnato le classi sociali.

Ha fatto irruzione il nuovo proletariato digitale mentre i gruppi, un tempo garantiti, hanno perso le vecchie garanzie e vogliono recuperarle. Grandi fette della popolazione si sentono minacciate: i piccoli imprenditori come i manager delle grandi imprese pubbliche e i grandi banchieri. E questo in un contesto di una burocrazia inamovibile e radicata nei suoi privilegi, di un mercato del lavoro privato in cui emerge che buona parte delle persone non sa fare ciò che vorrebbe l’economia.

Purtroppo, manca l’aggiornamento, la riqualificazione del mondo del lavoro: proprio questo è l’aspetto più debole del Jobs act. In tale scenario i migranti diventano l’incarnazione della guerra tra poveri.

Le ragioni socio economiche sono importanti, ma la debolezza delle Istituzioni, poi, l’ha fatta da padrona. A tutto ciò si sono aggiunti motivi politici, ossia una legge elettorale che ha impedito la formazione di una maggioranza.

Oggi ci troviamo rappresentati da un governo ritenuto populista, che di populista ha solo la tendenza delle classi sociali dirigenti (in particolare quelle economiche) di coccolare, se non proprio alimentare, le forze anti sistema, per poi dopo poterle manipolare.

Per concludere quindi con il termine populismo, in Italia andiamo a definire una rivoluzione dall’alto e non dal popolo e per il popolo: il tempo ci darà modo di capire se sarà nell’interesse della popolazione.

In una terra straniera, la storia della vita le segnò il cuore di donna bambina, e volle scrivere per lui. In questo modo ha potuto, voluto raccontare, per far sentire a chi fosse disposto ad ascoltare, quello che aveva vissuto, visto, fatto, assieme ad altri uomini donne, attraverso la sua voce. Monica Splendori è nata a Bussolengo (Verona) il 22/giugno/1964, laureata magistrale in scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione e in scienze dei servizi giuridici a Verona

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Attualità

“Passioni in Fiera” un successo che cresce

Conclusa con grande successo la due giorni di eventi e di forti attrazioni nel Quartiere Fieristico aretino

Paolo Castiglia

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“Un viaggio nel tempo, con le testimonianze e gli oggetti del passato, e nel futuro con le innovazioni presenti in tutti i settori”. Per Ferrer Vannetti, presidente di Arezzo Fiere e Congressi la appena conclusa quarta edizione di “Passioni in Fiera” che ha catalizzato l’attenzione generale nello scorso weekend, è stata per le famiglie, gli operatori e i protagonisti che vi hanno preso parte “come entrare in una scatola delle meraviglie: ai visitatori che varcavano la soglia si apriva un caledoscopico universo fatto di colori, profumi, sapori, e soprattutto di persone che si dedicano con grande amore alle loro attività, e si impegnano per trasmettere la loro passione sal pubblico con un grande coinvolgimento”.

Si è trattato infatti di una due giorni di grandi passioni e divertimento per tutti, un altro fine settimana di grandi eventi di forti attrazioni al quartiere fieristico di Arezzo Fiere con oltre 13.000 presenze fra Passioni In Fiera e la mostra del Fumetto e del Disco. Visitatori aretini e non solo, erano molti quelli provenienti da un ampio bacino della Toscana, Umbria, Lazio e Marche.

Ma ovviamente, spiega ancora Vannetti, “Arezzo Fiere non si ferma qui: concluso questo week end con feedback positivi sia da parte degli espositori che dal pubblico intervenuto – spiega il presidente – Arezzo Fiere si concentra fin da subito sugli appuntamenti delle prossime settimane, tra cui quello con il Calcit del 22-23-24 marzo, per poi proiettarsi verso la 43esima edizione di OroArezzo, la nostra storica Fiera Internazionale dell’Oreficeria, organizzata da Italian Exhibition Group nei nostri rinnovati spazi espositivi dall’11 al 14 maggio prossimi.

Tornando a Passioni in Fiera, mai nome è stato scelto in modo più appropriato: si è vista tanta passione accendersi negli occhi del pubblico, adulti e bambini, grazie alle persone che ad Arezzo Fiere hanno portato e condiviso con generosità una parte importante della loro vita. Il bilancio è quindi molto positivo per gli organizzatori e per l’Ente Fieristico aretino, e non solo per i grandi numeri dell’afflusso di pubblico, ma anche perché erano rappresentate all’interno degli spazi fieristici davvero molte categorie: dalla floricoltura, al vivaismo, alla ceramica, all’artigianato artistico, ai prodotti e servizi per l’outdoor, per la casa e il giardino. Catalizzatore di interesse ed attenzione è stata sicuramente l’area dedicata alla Fattoria, con splendidi esemplari di avicoli ornamentali, alpaca, equini e bovini, da poter osservare da vicino e, con il permesso dell’allevatore, accarezzare.

L’intrattenimento per bambini ha visto continuativamente nei due giorni impegnato il parco avventura. Le altre attività, presentate nell’area sportiva, e proposte a tutti quelli che volevano cimentarsi, tra cui Il kartodromo, il pattinaggio, ballo e arti marziali orientali, sono state organizzate da Arezzo Fiere in collaborazione con la UISP (Unione Italiana Sport Per tutti), Associazione di promozione sportiva che vuole affermare il valore sociale dello sport, bene sociale che contribuisce alla salute e alla qualità della vita. Importante è stata anche la presenza del terzo settore, che ha fatto conoscere al pubblico le loro attività sociali e di inclusione.

Ricca e variegata anche l’area Food, con proposte di cucine tipiche dall’Italia e dal mondo, e con l’offerta di birre artigianali che hanno permesso di aggiungere un momento di convivialità e piacere alle giornate trascorse in Fiera. Molto frequentato anche il nuovo padiglione “Nirvana”, un vero e proprio viaggio nel mondo olistico e del benessere con Expo di artigianato e bio, area relax, con trattamenti olistici e un percorso dedicato al mistero e alla magia. Durante l’evento si sono tenute anche conferenze gratuite, workshop e meditazioni per il sé interiore. Vivissima soddisfazione anche per gli organizzatori della Mostra del Fumetto che organizzano ad Arezzo, ormai stabilmente, due appuntamenti l’anno con davvero ottime risposta dagli operatori e dagli instancabili collezionisti.

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Cultura

Esotika: un successo crescente che tornerà a settembre

Con quasi 15.000 visitatori l’evento si conferma come una delle più importanti manifestazioni pet del nostro Paese

Paolo Castiglia

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“A distanza di 3 giorni dalla sua chiusura, l’eco di Esotika Pet Show di Arezzo, il salone nazionale degli animali esotici e da compagnia, riecheggia ancora nelle orecchie degli appassionati”. Sono parole dell’organizzatore Daniel Baiocco, reduce dalle fatiche di questo partecipatissimo evento che si è tenuto presso Arezzo Fiere e Congressi e che ha monopolizzato, con le sua presenze e le brillanti iniziative interne dedicate agli animali, lo scorso weekend aretino e non solo.

“Arezzo – continua Baiocco – ha dimostrato anche stavolta di essere la città che unisce il Nord e il Sud dell’Italia, anche grazie ad una manifestazione a cui hanno partecipato oltre 130 espositori provenienti da ogni parte del Paese e anche dell’Europa e che ha visto la presenza di quasi 15.000 visitatori: ecco quindi che Esotika Pet Show si conferma come una delle più importanti manifestazioni pet del nostro Paese, visto che conta ormai ben quindici edizioni che si svolgono su tutto il territorio nazionale”. La professionalità e la dedizione degli organizzatori hanno portato infatti alla realizzazione di eventi, gare ed esibizioni che hanno divertito e appassionato il pubblico presente.

“Siamo lieti – insiste l’organizzatore – di annunciare che il prossimo 14 e 15 settembre si terrà la seconda edizione di Arezzo, già sold out per gli espositori che hanno deciso di riconfermare la loro presenza per questa nuova avventura. E siamo fieri del fatto che anche le istituzioni territoriali, come Asl e Carabinieri, hanno riconosciuto l’impeccabile gestione della fiera non riscontrando alcuna irregolarità”. “Arezzo Fiere e Congressi – dichiara a sua volta il presidente di Arezzo Fiere, Ferrer Vannetti – mette volentieri a disposizione le sue strutture per ospitare questa importante manifestazione, che unisce gli appassionati del settore e il rispetto per gli animali nel senso più pieno e compiuto. Un connubio vincente che ci fa già immaginare il successo annunciato dell’edizione del prossimo settembre”

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Cultura

“Esotika Pet Show”: un weekend di festa per la famiglia

Il 24 e 25 febbraio torna ad Arezzo Fiere e Congressi il Salone Nazionale degli Animali Esotici e da Compagnia

Redazione Foritalynews

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Torna ad Arezzo Fiere e Congressi “Esotika Pet Show”, il Salone Nazionale degli Animali Esotici e da Compagnia. Appuntamento il 24 e 25 febbraio con un ricco programma di eventi dedicato al mondo dei Pet, per gli operatori del settore ma anche per appassionati e soprattutto per i più piccoli, che potranno conoscere gli animali da vicino e imparare a prendersene cura.

“Anche questa edizione, che verrà riproposta a settembre – spiega Ferrer Vannetti, presidente di Arezzo Fiere e Congressi – sarà una grande festa, dedicata ad appassionati e alle famiglie. I visitatori troveranno un ambiente caratterizzato da diverse tipologie di piante, animali da ammirare e perché no, anche da accudire”. “E’ un evento – spiega ancora Vannetti – che noi di Arezzo Fiere e Congressi, ospitiamo sempre con grande piacere e che testimonia la duttilità espositiva del nostro Ente fieristico. Una ‘due giorni’ rivolta al grande pubblico che esprime, ancora una volta, come sia in atto il definitivo rilancio della Fiera Espositiva, in piena sintonia con le forze produttive, associative e di rappresentanza del nostro territorio a tutti i livelli”.

In riferimento ad Esotika, poi c’è da dire dell’attualità e della pertinenza di questo evento, tenendo conto che il 44,7% delle famiglie italiane vive ormai con almeno un animale domestico. La manifestazione si propone infatti di contribuire alla promozione di una cultura del rispetto verso gli animali domestici e non, grazie alle aree didattico/educative tra cui la “fattoria didattica” e alla presenza di alcuni dei massimi esperti di Acquariofilia, Erpetologia, Entomologia, Ornicultura e così via.

Animeranno la fiera varie esposizioni, da quella internazionale canina, alle dimostrazioni di falconeria, Disc Dog e obedience. Si potranno poi acquistare animali da compagnia, ma anche ammirare pesci, tartarughe, porcellini d’india, pappagalli, carpe Koi, piccoli mammiferi come criceti e ricci, rettili, anfibi e roditori. Tutto questo supportato da sezioni giornaliere di terrascaping e aquascaping.

In fiera si potranno poi trovare le ultime novità del settore per quanto riguarda gli accessori, la mangimistica, i complementi d’arredo e tutto il necessario per la cura degli animali domestici. Un’occasione, quindi, per le famiglie e gli appassionati, di scoprire il fantastico mondo del Pet, ma anche di apprendere il modo più corretto di avvicinarsi e relazionarsi con il proprio piccolo amico e sviluppare ulteriormente con consapevolezza rinnovata la propria passione

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