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Società

Assenza di dolore, assenza di turbamento: il ritorno dell’EROINA

Marco Matteoli

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In America 40 mila morti ogni anno per overdose da Eroina, i dati stimano che entro dieci anni saranno mezzo milione, stiamo assistendo al ritorno delle stragi da oppioidi?

Secondo il libro bianco, presentato dalla comunità di S.Patrignano il 26 Giugno 2018, in Italia le persone segnalate alla prefettura per abuso di droghe sono aumentate del 39% in due anni e il 30% dei detenuti entra in carcere a causa della droga…

In America 40 mila morti ogni anno per overdose da Eroina, i dati stimano che entro dieci anni saranno mezzo milione, stiamo assistendo al ritorno delle stragi da oppioidi?

Secondo il libro bianco, presentato dalla comunità di S.Patrignano il 26 Giugno 2018, in Italia le persone segnalate alla prefettura per abuso di droghe sono aumentate del 39% in due anni e il 30% dei detenuti entra in carcere a causa della droga.

Ogni periodo storico dell’ultimo secolo è stato scandito da un diverso tipo di droga da abuso: negli anni sessanta era in voga l’allucinogeno chiamato LSD, con i suoi noti effetti psichedelici, negli anni settanta e ottanta sul mercato entravano l’eroina e la cocaina, negli anni novanta il crack, mentre nei primi anni del duemila hanno fatto irruzione le smart drugs e le droghe sintetiche.

Si credeva che l’eroina fosse una droga oramai soppiantata dalle nuove droghe, meno costose e più commercializzabili, invece ora stiamo assistendo a un vero e proprio ritorno in auge dell’oppioide, soprattutto in America.

Il 75% dei pazienti dipendenti da oppioidi in America ha iniziato con l’utilizzo sempre più costante di antidolorifici. Tra il 2007 e il 2012 solo in West Virginia sono state distribuite 780 milioni di pillole di idrocodone e ossicodone, con un incremento del consumo pro-capite annuo di oppioidi minori di 20 volte dal 1995 al 2012 [[i]].

Dalla seconda metà del 900 ad oggi è cambiato anche il paradigma del tossicodipendente da oppio, non più un emarginato o un hippie, ma in una nutrita percentuale di casi, si parla di sportivi o professionisti: chi per lavoro si trova a contatto con il dolore, fisico o psicologico, rischia di esserne contagiato. In America non a caso circa il 12-15% dei medici e degli infermieri fa utilizzo di sostanze da abuso ad un certo punto della carriera [[ii]].

La ricerca spasmodica del piacere (craving) è la leva motivazionale che spinge il tossicodipendente a ricercare la sua dose, ma vi sono diversi tipi di piacere che possono essere perseguiti mediante le sostanza da abuso, da quello incentivante della cocaina e delle amfetamine a quello epicureo dato dagli oppiodi. La scelta del farmaco se disinibente, euforizzante, allucinogeno o sedante, dipende dallo stato emotivo del consumatore.

Assenza di dolore e assenza di turbamento”, è questo il piacere garantito dall’eroina e dagli altri oppiodi maggiori; non a caso i derivati dell’oppio sono usati anche per ridurre il dolore sui campi di battaglia [[iii]], non solo quello fisico, ma anche quello mentale.

L’eroina riduce la sensazione di dolore e causa indifferenza affettiva, e se ci chiediamo come possa essere possibile che in questo periodo storico in molti ricerchino questo tipo di piacere, è sufficiente ricordarci le parole di Ulrick Beck che descrive l’io dell’individuo moderno come <<nudo, aggressivo, spaventato, alla disperata ricerca di aiuto e amore […]. Un essere allo sbando nella nebbia del suo sé oramai incapace di prendere atto che questo isolamento, questo confinamento solitario dell’io è una condanna di massa.>> [[iv]]

Un’epidemia di una dipendenza chimica che copre la disperazione dietro al desiderio, una post-modernità sempre più disagiata che trasforma le persone in individui e i consumatori in merce da consumare; come direbbe il prof. Maffei, una realtà afflitta da una bulimia di consumi che copre un’anoressia di valori [[v]]. Le molecole contenute nei derivati dell’oppio replicano quei meccanismi cerebrali che si attivano quando si è appagati, una scorciatoia per arrivare a una felicità che per qualcuno appare tanto distante, perduta all’interno di una realtà burocratizzata, artificiale e parcellizzata come quella attuale, e che come Crono divora i suoi stessi figli.

AUTORE DELL’ARTICOLO: Dott. Marco Matteoli, medico chirurgo, specialista in diagnostica per immagini e medico volontario della Croce Rossa Italiana. Attualmente studente di cooperazione internazionale e sviluppo presso l’università di Roma “Sapienza”.

Contact: marcomatteoli@email.it; http://lamedicinadellapoverta.com; http://facebook.com/lamedicinadellapoverta

[i] Sullivan, A. (2018). Overdose Americana. Internazionale, 1253, pp.47-62.

[ii] Drug Rehab. (2018). Addiction in the Medical Field: Doctors, Nurses, and Substance Abuse. [online] Available at: https://www.drugrehab.us/news/doctor-nurse-addiction.

[iii] Itstactical.com. (2018). Tactical Combat Casualty Care Guidelines. [online] Available at: https://www.itstactical.com/wp-content/uploads/2014/07/TCCC-Guidelines-update-june-2-2014.pdf

[iv] Beck, U. (1995). Ecological enlightenment. ed. Atlantic Highlands, N.J.: Humanities Press.

[v] Maffei, L. (2016). Elogio della ribellione. Bologna: Il mulino.

Medico, radiologo, giornalista pubblicista e volontario della Croce Rossa Italiana. Consegue la seconda laurea in Cooperazione Internazionale e Sviluppo nel 2020 presso l’università degli studi di Roma “Sapienza”.

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Attualità

Sicilia vacanti Il primo album di Alessandro D’Andrea Calandra

Redazione Foritalynews

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S’intitola “Sicilia vacanti” il primo album dell’agrigentino Alessandro D’Andrea Calandra che con questo lp si affaccia nel modo discografico italiano. Lo fa con un disco scritto in dialetto, dando libero sfogo allo stile musicale che meglio definisce la sua terra natia. Un genere ethno-folk che risente della tradizione culturale siciliana, affondando le radici in un passato remoto fatto di storie da raccontare.

Storie vissute, ascoltate e che, nelle tracce di Sicilia vacanti, diventano quadri cangianti dai colori speziati, spargendo profumi antichi. Pregni di sapori atti a contraddistinguere un’epoca. Storie di immigrazione, di viaggi, di coraggio, di persone che affrontano disavventure ritrovando la loro terra o combattendo per essa.

I brani del nuovo album di Alessandro D’Andrea Calandra danno voce alle persone che nella sua Sicilia hanno vissuto e lottato in questi frangenti musicali. “Sicilia vacanti”; “Èuno”; “L’Isola di Allah”; “Danza saracina chista sira!”; “Federicu (gioia di lu munnu)”; “L’avemooh hoonkya dance”; “Cumpagna Luna”; “Cori fa’ la vovò”; “Si ‘u munnu fussi amuri”; “Cugliemuli sti spichi!” sono la tracklist di un “progetto d’amore”.

Le parole intersecano una musica soave ed etnica, capace di far viaggiare la mente dell’ascoltatore in quei meandri storici. Ci si addentra negli orizzonti dispersi di un passato lontano. Palermo, Agrigento, l’impero bizantino, i Saraceni. Immagini storiche che descrivono un mosaico di suoni pronto ad ergersi difronte a noi mostrando la realtà di un popolo caparbio. Un popolo fiero che ha messo le sue radici in quel tempo e che in quelle immagini rivede sé stesso.

Alessandro D’Andrea Calandra pubblica “Sicilia vacanti”. Un disco inedito fatto di canzoni che, prese nel loro insieme, diventano le splendide figure di unico quadro dipinto a mano dall’artista.

Segui Alessandro D’Andrea Calandra su FB / IG / TT / YT

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Economia

“Passioni in Fiera”: tutto pronto
per la Spring Edition aretina

Sabato 16 e domenica 17 marzo in Arezzo Fiere e Congressi intrattenimento, gioco, sport, animali, laboratori e curiosità

Paolo Castiglia

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Torna ad Arezzo Fiere e Congressi un evento da non perdere con molteplici occasioni di intrattenimento, gioco, sport, laboratori e curiosità e per coltivare o scoprire nuove passioni e attività per tutta la famiglia: si tratta di “Passioni in Fiera”. Siamo giunti alla quarta edizione dell’unico appuntamento in Italia che racchiude in 10.000 mq spazi per esperienze e hobby senza risparmio di iniziative e di idee, con un programma davvero ricco.

L’edizione primaverile della kermesse, reduce dal grande successo della scorsa edizione autunnale, è in programma sabato 16 e domenica 17 marzo, e ospita oltre 150 espositori, distribuiti in diverse le aree tematiche: dallo Sport e Tempo libero all’Outdoor, dal Giardinaggio alla Creatività, dall’Artigianato al mondo Green e il padiglione “Nirvana” dedicato al Benessere. Per i più piccoli Giochi, Gonfiabili e la Fattoria degli Animali. Spazio anche al food con Birre Artigianali, prelibatezze dolci e salate, miele e cioccolato.

“Ogni settore – spiega Ferrer Vannetti, presidente di Arezzo Fiere e Congressi – ospiterà numerosi espositori e aziende, veri specialisti con cui professionisti e appassionati per avranno l’opportunità di confrontarsi, conoscere le nuove attrezzature tecnologicamente avanzate, oltre ad imparare le pratiche ed i segreti delle lavorazioni artigianali delle proposte e dei prodotti che si possono acquistare direttamente in fiera dai produttori o dai rivenditori presenti”.

“Arezzo Fiere e Congressi – approfondisce Vannetti – è quindi ben lieta di presentare ancora alle famiglie e agli operatori del territorio questa iniziativa, con l’orgoglio che viene dalla consapevolezza che si tratta di un evento che ha fatto registrare, nelle tre precedenti edizioni, risultati davvero lusinghieri sia dal punto di vista delle presenze degli addetti ai lavori, degli imprenditori, delle associazioni e del pubblico delle famiglie, e sia da quello della soddisfazione espressa dagli operatori dei vari settori che vi hanno preso parte”.

Ferrer Vannetti, presidente di Arezzo Fiere e Congressi

Entrando nel dettaglio, all’interno della Spring Edition di Passioni in Fiera, si svolgerà anche Nirvana, la Fiera del Benessere, dell’Esoterismo & Tattoo. Qui si potranno trovare stand dedicati al benessere, alle terapie, arti e discipline olistiche, orientali per la salute e cosmesi naturale.
Attività per tutta la famiglia: oltre alla parte espositiva, un ricco programma di dimostrazioni ed eventi per ogni settore della manifestazione. Tra gli eventi da non perdere le prove pratiche di tiro con l’arco a cura di Fabbroni Archery Opificium e i corsi di Pittura su ceramica con CoGhè Pitture per imparare a realizzare quadretti su ceramica a freddo con la tecnica pittorica del trasferimento di immagine. Si potranno poi scoprire i segreti della lavorazione della terracotta con Terrecotte Barbieri.
Domenica si potrà poi assistere ad uno spettacolo di Ballo western con la Country Line Dance dei Country Braves. Nell’Area Nirvana conferenze gratuite, workshop e sessioni di meditazione. La Croce Bianca di Arezzo sarà poi presente in Fiera offrendo presentazioni e attività dimostrative inerenti al primo soccorso.

Presenti anche due Aree dedicate allo sport dove bambini e ragazzi, in collaborazione con UISP Arezzo, potranno provare diverse discipline sportive. In quella interna presenti scuola di ciclismo, di danza, di Tai Chi Chuan, ed ancora basket, atletica, pattinaggio e modellismo dinamico. All’esterno si potrà effettuare un giro in sella alle mitiche Harley Davidson accompagnati da un guidatore esperto e per i più piccoli dimostrazioni e prove con go kart e minimoto.

Nella Fattoria degli animali, i bambini potranno conoscere da vicino molti animali tra cui conigli, pony, alpaca, asini, bovini, altri animali da cortile, criceti, pesci e pappagalli. Grazie alla presenza di istruttori potranno poi fare dei percorsi su pony e asini. Tra le novità il Park Adventure, uno straordinario percorso nel quale i bimbi potranno mettere alla prova il proprio coraggio in tutta sicurezza tra ponti sospesi, reti da arrampicata e scivoli emozionanti.

In contemporanea, negli stessi giorni di Passioni in Fiera, si svolgerà anche la Mostra del Fumetto e Disco nel padiglione 6 di Arezzo Fiere. I visitatori della Mostra del Fumetto avranno la possibilità di visitare Passioni in Fiera con costo del biglietto ridotto.

I visitatori possono acquistare il biglietto “saltafila” in prevendita Vivaticket o scaricare la riduzione sul sito www.passioniinfiera.it. In biglietteria biglietti promo per famiglie e bambini

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Cultura

Esotika: un successo crescente che tornerà a settembre

Con quasi 15.000 visitatori l’evento si conferma come una delle più importanti manifestazioni pet del nostro Paese

Paolo Castiglia

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“A distanza di 3 giorni dalla sua chiusura, l’eco di Esotika Pet Show di Arezzo, il salone nazionale degli animali esotici e da compagnia, riecheggia ancora nelle orecchie degli appassionati”. Sono parole dell’organizzatore Daniel Baiocco, reduce dalle fatiche di questo partecipatissimo evento che si è tenuto presso Arezzo Fiere e Congressi e che ha monopolizzato, con le sua presenze e le brillanti iniziative interne dedicate agli animali, lo scorso weekend aretino e non solo.

“Arezzo – continua Baiocco – ha dimostrato anche stavolta di essere la città che unisce il Nord e il Sud dell’Italia, anche grazie ad una manifestazione a cui hanno partecipato oltre 130 espositori provenienti da ogni parte del Paese e anche dell’Europa e che ha visto la presenza di quasi 15.000 visitatori: ecco quindi che Esotika Pet Show si conferma come una delle più importanti manifestazioni pet del nostro Paese, visto che conta ormai ben quindici edizioni che si svolgono su tutto il territorio nazionale”. La professionalità e la dedizione degli organizzatori hanno portato infatti alla realizzazione di eventi, gare ed esibizioni che hanno divertito e appassionato il pubblico presente.

“Siamo lieti – insiste l’organizzatore – di annunciare che il prossimo 14 e 15 settembre si terrà la seconda edizione di Arezzo, già sold out per gli espositori che hanno deciso di riconfermare la loro presenza per questa nuova avventura. E siamo fieri del fatto che anche le istituzioni territoriali, come Asl e Carabinieri, hanno riconosciuto l’impeccabile gestione della fiera non riscontrando alcuna irregolarità”. “Arezzo Fiere e Congressi – dichiara a sua volta il presidente di Arezzo Fiere, Ferrer Vannetti – mette volentieri a disposizione le sue strutture per ospitare questa importante manifestazione, che unisce gli appassionati del settore e il rispetto per gli animali nel senso più pieno e compiuto. Un connubio vincente che ci fa già immaginare il successo annunciato dell’edizione del prossimo settembre”

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