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Cultura

Il pranzo è servito. Un menu per corpo e spirito

Presentato nel convento di Trinità dei Monti il volume “Apparecchiare la santità”, di don Pierluigi Plata

Mario Russo

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Giovedì 19 settembre. Ex refettorio del convento di Trinità dei Monti, nel cuore di Roma. Sono gli splendidi affreschi di Andrea Pozzo a fare da cornice alla presentazione del testo “Apparecchiare la santità” di don Pierluigi Plata. Nulla di più indicato delle immagini raffiguranti le Nozze di Cana per proporre l’insolito connubio cibo-santità. Niente di più appropriato dei pregevoli effetti illusionistici di quegli affreschi per parlare di cibi e ingredienti usati come metafora da papa Francesco nella sua predicazione.

Don Pierluigi, infatti, nel suo libro, come scrive il cardinale Parolin nella prefazione, “ha raccolto a modo di antologia, gli interventi nei quali papa Francesco utilizza immagini legate al cibo al fine di spronare tutti noi ad incontrare Cristo negli affamati e assetati”.

A moderare gli interventi degli ospiti è Lorena Bianchetti, giornalista e conduttrice televisiva RAI. “Spezzare il pane – afferma la giornalista – richiama l’idea dell’incontro”. E, facendo riferimento alla prefazione del libro, ricorda le parole del Papa riportate dal cardinale Parolin: “La fede è questione di incontro non di teoria”.

Un assist perfetto per l’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia Santo Marcianò, il primo a intervenire, che afferma: “La santità è capacità di far festa insieme, in famiglia, con gli amici, in comunità”.

“Tra santità e cibo c’è uno stretto rapporto – continua l’arcivescovo – ed è questo rapporto che il libro cerca di indagare, e di dimostrare come la santità è quotidiana, […] si nutre di Cristo, del suo pane e, come l’appetito, cresce mangiando”.

Marcianò, prendendo spunto dalle provocazioni proposte dal libro riflette sui diversi aspetti del rapporto santità-cibo. “La condivisione dei beni dello spirito – afferma – porta sempre con sé la condivisione dei beni materiali”. Facendo un quadro della situazione attuale spiega come non sia più tollerabile, ancora oggi, la fame di popolazioni intere. E, riferendosi agli sprechi di un’altra parte del mondo, afferma, con tono serio e grave: “La santità non ammette sprechi”.

Non mancano riferimenti, nel suo intervento, al digiuno e alle metafore ad esso legate. Al momento della sofferenza, della malattia. Riferimenti al tempo in cui si può arrivare a considerare la vita INUTILE, sottolineando il rischio, in una cultura del profitto, di scartare chi non è più in grado di produrre.

La sfida – afferma Marcianò – è educare il palato al gusto capace di vincere il conformismo”. E conclude: “Il libro è un invito a ritrovare il gusto della santità negli ingredienti semplici della vita”.

Più vicino al sapore della testimonianza è, invece, l’intervento di Alessandro Gisotti, vicedirettore editoriale del Dicastero per la Comunicazione.

“Quello di don Pierluigi – afferma Gisotti – è un libro che si gusta pagina dopo pagina, ingrediente dopo ingrediente”.

Spesso testimone diretto di eventi e discorsi, ricorda la condivisione, in più occasioni, dei pasti di Papa Francesco con i poveri. E, a proposito della gioia della condivisione e dello stare insieme, ricorda la risposta data dal Papa a un giornalista argentino a proposito del suo amore per la pizza: “Sì, posso ordinare la pizza, ma non è lo stesso. Il bello è andare lì, il bello è andare in pizzeria”.

Riferendosi poi alle immagini e alle metafore utilizzate da papa Francesco e riportate nel libro, Gisotti le associa al sermo humilis di sant’Agostino, ricordando, che questo “si riconosce in due caratteristiche: utile e adatto”. E riportando il tutto al contesto domestico sottolinea come siano anche queste le caratteristiche delle conversazioni in famiglia, quando si ha poco tempo, utili e adatte.

A proposito della condivisione, il vicedirettore editoriale del Dicastero per la Comunicazione, nota come i racconti che ci parlano di Gesù a tavola non ce lo presentino mai da solo, ma sempre in compagnia. “Condivide il pasto e ci insegna che a tavola la gioia non si sottrae, ma si moltiplica se aumentano le persone, il numero dei commensali”.

“Papa Francesco – afferma Gisotti – sa che la condivisione del cibo a tavola è anche condivisione della vita, delle gioie, delle speranze, dei turbamenti così come dei nostri progetti”. E conclude con l’invito dello stesso Papa a ringraziare il Signore non solo per ciò che mangiamo ogni giorno, ma ancora di più perché lo mangiamo insieme, alla stessa tavola, con i nostri fratelli.

“Il cibo c’è nel mondo, ma manca un’equa distribuzione e la cosa ha assunto la dimensione di un vero scandalo”. Riprende così la parola Lorena Bianchetti aprendo la strada all’intervento del terzo relatore, Giuliano Visconti, presidente dell’Associazione Banco Alimentare del Lazio. Un’associazione che nasce trent’anni fa con lo scopo di recuperare l’eccedenza e redistribuirla alle persone in difficoltà.

A proposito della loro attività, Visconti ricorda quando affermava papa Francesco: “Prendete quello che va nel circolo vizioso dello spreco e lo rimettete nel circolo virtuoso del buon uso. […] Fate un po’ come gli alberi che respirano l’inquinamento e restituiscono l’ossigeno”.

Cita poi, in ferimento alla fame e allo spreco, le parole del libro: “Io dovrei sentirmi interpellato dal problema di chi ha fame, fino al punto di togliermi il sonno pensando a loro, per poi impegnarmi cercando di fare qualcosa di concreto per risolvere il dramma della fame”.

E, a tale proposito, calandosi nel ruolo che gli è più proprio, Visconti presenta un po’ di numeri ricordando che nel mondo un terzo della produzione alimentare viene sprecato, a fronte di 800 milioni di persone che soffrono la fame. Negli stessi paesi industrializzati il 5% della popolazione soffre di malnutrizione. E siamo ben lontani da un proficuo recupero di questo spreco. In Italia, ad esempio, solo l’8-9% dell’eccedenza viene recuperato.

Visconti ricordando uno dei postulati del banco alimentare, “condividere il bisogno è condividere il senso della vita”, conclude il suo intervento citando ancora le parole del libro: “Lottare contro la piaga terribile della fame vuol dire combattere lo spreco. Lo spreco manifesta disinteresse per le cose e indifferenza per chi ne è privo. Lo spreco è l’espressione più cruda dello scandalo. Mi viene in mente quando Gesù, dopo aver distribuito i pani alla folla, chiese di raccogliere i pezzi avanzati perché nulla andasse perduto. Raccogliere per redistribuire, non produrre per disperdere. Scartare cibo significa scartare persone”.  

A sorpresa interviene anche l’autore, don Pierluigi Plata, che incalzato dalla Bianchetti rivela che la spinta a scrivere questo libro deriva dalla costatazione del proliferare di programmi televisivi, addirittura interi canali, dedicati al cibo e dalla conseguente domanda: “Ma il Vangelo sul cibo non ha nulla da dire?”. La risposta è stata che ha tanto da dire e da dare anche molte ricette non solo per il corpo, ma anche per lo spirito. Aggiungiamo a questo i continui riferimenti di Papa Francesco al cibo ed ecco che nasce “Apparecchiare la santità”.

L’evento si è concluso con un momento di convivialità che, visto il contesto e l’argomento trattato, non poteva mancare. Il valore aggiunto del cibo condiviso sono stati i ragazzi, e i volontari che li hanno affiancati, che hanno preparato e servito ogni cosa. Ad organizzare, infatti, questo “gustoso” momento è stata la Cooperativa Sociale Integrata Agricola “Giuseppe Garibaldi”. Cooperativa che nasce, nel contesto dell’omonimo Istituto Agrario, come opportunità di inclusione sociale e lavorativa di ragazzi autistici e con disabilità intellettiva. Una perla in uno scrigno che aveva già regalato non poche emozioni.

Autore: Pierluigi Plata

Editore: Libreria Editrice Vaticana

Collana: Il nostro tempo

Anno edizione: 2019

In commercio dal: 30 luglio 2019

Pagine: 134 pp.

EAN: 9788826602561

Direttore di Foritalynews, docente alla Facoltà di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce, competenze in tecnologie della comunicazione audiovisiva e multimediale e nel marketing. Esperto in comunicazione istituzionale e comunicazione politica (almeno credevo! Vista l'anti-comunicazione attuale). Particolarità: non ho ancora deciso cosa farò da grande.

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Attualità

“Passioni in Fiera” un successo che cresce

Conclusa con grande successo la due giorni di eventi e di forti attrazioni nel Quartiere Fieristico aretino

Paolo Castiglia

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“Un viaggio nel tempo, con le testimonianze e gli oggetti del passato, e nel futuro con le innovazioni presenti in tutti i settori”. Per Ferrer Vannetti, presidente di Arezzo Fiere e Congressi la appena conclusa quarta edizione di “Passioni in Fiera” che ha catalizzato l’attenzione generale nello scorso weekend, è stata per le famiglie, gli operatori e i protagonisti che vi hanno preso parte “come entrare in una scatola delle meraviglie: ai visitatori che varcavano la soglia si apriva un caledoscopico universo fatto di colori, profumi, sapori, e soprattutto di persone che si dedicano con grande amore alle loro attività, e si impegnano per trasmettere la loro passione sal pubblico con un grande coinvolgimento”.

Si è trattato infatti di una due giorni di grandi passioni e divertimento per tutti, un altro fine settimana di grandi eventi di forti attrazioni al quartiere fieristico di Arezzo Fiere con oltre 13.000 presenze fra Passioni In Fiera e la mostra del Fumetto e del Disco. Visitatori aretini e non solo, erano molti quelli provenienti da un ampio bacino della Toscana, Umbria, Lazio e Marche.

Ma ovviamente, spiega ancora Vannetti, “Arezzo Fiere non si ferma qui: concluso questo week end con feedback positivi sia da parte degli espositori che dal pubblico intervenuto – spiega il presidente – Arezzo Fiere si concentra fin da subito sugli appuntamenti delle prossime settimane, tra cui quello con il Calcit del 22-23-24 marzo, per poi proiettarsi verso la 43esima edizione di OroArezzo, la nostra storica Fiera Internazionale dell’Oreficeria, organizzata da Italian Exhibition Group nei nostri rinnovati spazi espositivi dall’11 al 14 maggio prossimi.

Tornando a Passioni in Fiera, mai nome è stato scelto in modo più appropriato: si è vista tanta passione accendersi negli occhi del pubblico, adulti e bambini, grazie alle persone che ad Arezzo Fiere hanno portato e condiviso con generosità una parte importante della loro vita. Il bilancio è quindi molto positivo per gli organizzatori e per l’Ente Fieristico aretino, e non solo per i grandi numeri dell’afflusso di pubblico, ma anche perché erano rappresentate all’interno degli spazi fieristici davvero molte categorie: dalla floricoltura, al vivaismo, alla ceramica, all’artigianato artistico, ai prodotti e servizi per l’outdoor, per la casa e il giardino. Catalizzatore di interesse ed attenzione è stata sicuramente l’area dedicata alla Fattoria, con splendidi esemplari di avicoli ornamentali, alpaca, equini e bovini, da poter osservare da vicino e, con il permesso dell’allevatore, accarezzare.

L’intrattenimento per bambini ha visto continuativamente nei due giorni impegnato il parco avventura. Le altre attività, presentate nell’area sportiva, e proposte a tutti quelli che volevano cimentarsi, tra cui Il kartodromo, il pattinaggio, ballo e arti marziali orientali, sono state organizzate da Arezzo Fiere in collaborazione con la UISP (Unione Italiana Sport Per tutti), Associazione di promozione sportiva che vuole affermare il valore sociale dello sport, bene sociale che contribuisce alla salute e alla qualità della vita. Importante è stata anche la presenza del terzo settore, che ha fatto conoscere al pubblico le loro attività sociali e di inclusione.

Ricca e variegata anche l’area Food, con proposte di cucine tipiche dall’Italia e dal mondo, e con l’offerta di birre artigianali che hanno permesso di aggiungere un momento di convivialità e piacere alle giornate trascorse in Fiera. Molto frequentato anche il nuovo padiglione “Nirvana”, un vero e proprio viaggio nel mondo olistico e del benessere con Expo di artigianato e bio, area relax, con trattamenti olistici e un percorso dedicato al mistero e alla magia. Durante l’evento si sono tenute anche conferenze gratuite, workshop e meditazioni per il sé interiore. Vivissima soddisfazione anche per gli organizzatori della Mostra del Fumetto che organizzano ad Arezzo, ormai stabilmente, due appuntamenti l’anno con davvero ottime risposta dagli operatori e dagli instancabili collezionisti.

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Cultura

Esotika: un successo crescente che tornerà a settembre

Con quasi 15.000 visitatori l’evento si conferma come una delle più importanti manifestazioni pet del nostro Paese

Paolo Castiglia

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“A distanza di 3 giorni dalla sua chiusura, l’eco di Esotika Pet Show di Arezzo, il salone nazionale degli animali esotici e da compagnia, riecheggia ancora nelle orecchie degli appassionati”. Sono parole dell’organizzatore Daniel Baiocco, reduce dalle fatiche di questo partecipatissimo evento che si è tenuto presso Arezzo Fiere e Congressi e che ha monopolizzato, con le sua presenze e le brillanti iniziative interne dedicate agli animali, lo scorso weekend aretino e non solo.

“Arezzo – continua Baiocco – ha dimostrato anche stavolta di essere la città che unisce il Nord e il Sud dell’Italia, anche grazie ad una manifestazione a cui hanno partecipato oltre 130 espositori provenienti da ogni parte del Paese e anche dell’Europa e che ha visto la presenza di quasi 15.000 visitatori: ecco quindi che Esotika Pet Show si conferma come una delle più importanti manifestazioni pet del nostro Paese, visto che conta ormai ben quindici edizioni che si svolgono su tutto il territorio nazionale”. La professionalità e la dedizione degli organizzatori hanno portato infatti alla realizzazione di eventi, gare ed esibizioni che hanno divertito e appassionato il pubblico presente.

“Siamo lieti – insiste l’organizzatore – di annunciare che il prossimo 14 e 15 settembre si terrà la seconda edizione di Arezzo, già sold out per gli espositori che hanno deciso di riconfermare la loro presenza per questa nuova avventura. E siamo fieri del fatto che anche le istituzioni territoriali, come Asl e Carabinieri, hanno riconosciuto l’impeccabile gestione della fiera non riscontrando alcuna irregolarità”. “Arezzo Fiere e Congressi – dichiara a sua volta il presidente di Arezzo Fiere, Ferrer Vannetti – mette volentieri a disposizione le sue strutture per ospitare questa importante manifestazione, che unisce gli appassionati del settore e il rispetto per gli animali nel senso più pieno e compiuto. Un connubio vincente che ci fa già immaginare il successo annunciato dell’edizione del prossimo settembre”

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Cultura

“Esotika Pet Show”: un weekend di festa per la famiglia

Il 24 e 25 febbraio torna ad Arezzo Fiere e Congressi il Salone Nazionale degli Animali Esotici e da Compagnia

Redazione Foritalynews

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Torna ad Arezzo Fiere e Congressi “Esotika Pet Show”, il Salone Nazionale degli Animali Esotici e da Compagnia. Appuntamento il 24 e 25 febbraio con un ricco programma di eventi dedicato al mondo dei Pet, per gli operatori del settore ma anche per appassionati e soprattutto per i più piccoli, che potranno conoscere gli animali da vicino e imparare a prendersene cura.

“Anche questa edizione, che verrà riproposta a settembre – spiega Ferrer Vannetti, presidente di Arezzo Fiere e Congressi – sarà una grande festa, dedicata ad appassionati e alle famiglie. I visitatori troveranno un ambiente caratterizzato da diverse tipologie di piante, animali da ammirare e perché no, anche da accudire”. “E’ un evento – spiega ancora Vannetti – che noi di Arezzo Fiere e Congressi, ospitiamo sempre con grande piacere e che testimonia la duttilità espositiva del nostro Ente fieristico. Una ‘due giorni’ rivolta al grande pubblico che esprime, ancora una volta, come sia in atto il definitivo rilancio della Fiera Espositiva, in piena sintonia con le forze produttive, associative e di rappresentanza del nostro territorio a tutti i livelli”.

In riferimento ad Esotika, poi c’è da dire dell’attualità e della pertinenza di questo evento, tenendo conto che il 44,7% delle famiglie italiane vive ormai con almeno un animale domestico. La manifestazione si propone infatti di contribuire alla promozione di una cultura del rispetto verso gli animali domestici e non, grazie alle aree didattico/educative tra cui la “fattoria didattica” e alla presenza di alcuni dei massimi esperti di Acquariofilia, Erpetologia, Entomologia, Ornicultura e così via.

Animeranno la fiera varie esposizioni, da quella internazionale canina, alle dimostrazioni di falconeria, Disc Dog e obedience. Si potranno poi acquistare animali da compagnia, ma anche ammirare pesci, tartarughe, porcellini d’india, pappagalli, carpe Koi, piccoli mammiferi come criceti e ricci, rettili, anfibi e roditori. Tutto questo supportato da sezioni giornaliere di terrascaping e aquascaping.

In fiera si potranno poi trovare le ultime novità del settore per quanto riguarda gli accessori, la mangimistica, i complementi d’arredo e tutto il necessario per la cura degli animali domestici. Un’occasione, quindi, per le famiglie e gli appassionati, di scoprire il fantastico mondo del Pet, ma anche di apprendere il modo più corretto di avvicinarsi e relazionarsi con il proprio piccolo amico e sviluppare ulteriormente con consapevolezza rinnovata la propria passione

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