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Società

“Portate il coronavirus, andate via!”

A Don Bosco, due coppie di orientali minacciate, episodi di bullismo e razzismo in tutta Italia e boicottaggio delle attività gestite da cinesi

Marco Matteoli

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A Roma e provincia vivono oltre 23 mila cittadini di origine cinese, con oltre 3000 imprese attive. Una popolazione che si è vista trasformata, in poche settimane, da risorsa commerciale a capro espiatorio. Ne sono la prova i sempre più frequenti episodi di violenza contro persone non solo di origine cinese, ma orientali in generale.

Dura la replica del sindaco di Roma Virginia Raggi su Twitter, che si dichiara vicina alle vittime di questa aggressione e definisce l’episodio come vergognoso.

Gli insulti e le provocazioni non colpiscono solo i cittadini cinesi della capitale, ma dilagano a macchia d’olio in tutta la penisola:  il 6 febbraio in zona Bolognina è stato aggredito un bambino di quindici anni italiano di origini cinesi fuori dalla scuola, l’11 febbraio a bordo di un autobus COTRAL è apparsa la scritta “cinesi infetti”, a Torino il 2 febbraio una ragazza cinese è stata costretta a scendere da un autobus, ma altri episodi sono stati registrati da Cuneo a Frosinone, passando per Firenze.

Come se non bastasse, la psicosi “virus Cina” ha colpito anche il settore commerciale, lo ha detto alla rivista “la nazione” anche il presidente della maison fiorentina Salvatore Ferragamo, che si dice preoccupato di un possibile calo nel fatturato. Gli effetti si sentono a livello quotidiano, ma al momento non si possono fare proiezioni a medio-lungo termine. In borsa si registrano giornate nere, e l’economia cinese potrebbe subire una contrazione dell’ 1,2%. Come ipotizzato dal capo economista di Standard & Poor’s per l’Asia-Pacifico, i settori più colpiti saranno quello del turismo e delle vendite al dettaglio. Inevitabilmente, il rallentamento dell’economia cinese avrà un impatto anche sull’economia mondiale.

La paura per il diffondersi del coronavirus, che attualmente ha infettato oltre 45000 persone in tutto il mondo e ne ha uccise oltre 1000, ha portato gruppi estremisti a sentirsi legittimati a diffondere messaggi del tipo “per godere di sicurezza assoluta, comprare italiano è dovere morale”, come riportato in uno slogan di Casapund. Disinformazione, superficialità e ignoranza contribuiscono al propagarsi non tanto del virus, quanto di pericolose fake news. Vale la pena riportare i punti espressi dal ministero della salute:

  1.  Il Coronavirus COVID-19 non si trasmette attraverso il cibo, ma si tratta di un virus respiratorio che si diffonde attraverso contatto stretto con persone malate. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette, che si trasmettono tramite saliva, contatti diretti personali o attraverso le mani, se portate alla bocca o al naso dopo aver toccato oggetti contaminati.
  2. La situazione in Italia è costantemente monitorata, con controlli sanitari per chi fa scalo nella capitale, e si sta lavorando alla produzione di farmaci mirati, l’OMS stima che il vaccino sarà pronto entro 18 mesi;
  3. Non ci sono motivi per impedire ai propri figli l’accesso a scuola;
  4. La mascherina non è assolutamente necessaria per le persone sane, la forma più efficace di protezione è il lavaggio delle mani e l’utilizzo di disinfettanti su base alcolica sulle superfici;
  5. Avere la tosse non significa aver contratto questa forma di virus, per ogni dubbio si consiglia di contattare il proprio medico.
  6. La mortalità del virus COVID-19 è del 2-3%, le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiovascolari. Per fare un confronto con le altre pandemie, bisogna ricordare che la mortalità della SARS era del 15%, quello della MERS del 35%, quello dell’Ebola del 50%. La mortalità del virus dell’influenza stagionale invece si aggira attorno allo 0,6%.
  7. Non ci sono prove che il virus possa essere trasmesso attraverso animali domestici.
  8. L’OMS ha dichiarato che le persone che ricevono pacchi provenienti dalla Cina non sono a rischio infezione, poiché il virus non è in grado di resistere a lungo sulle superfici.

Per aggiornamenti ufficiali:

http://www.salute.gov.it/portale/malattieinfettive/dettaglioFaqMalattieInfettive.jsp

https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/situation-reports

https://www.ecdc.europa.eu/en/novel-coronavirus-china

http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/homeNuovoCoronavirus.jsp

Medico, radiologo, giornalista pubblicista e volontario della Croce Rossa Italiana. Consegue la seconda laurea in Cooperazione Internazionale e Sviluppo nel 2020 presso l’università degli studi di Roma “Sapienza”.

Società

Saldi estivi 2024: sono già arrivati e saranno due mesi di acquisti

Prevale la scelta abbigliamento nel segno della sostenibilità

Gloria Gualandi

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Come da tradizione i saldi estivi 2024 sono iniziati il primo sabato del mese di luglio. Quindi è iniziata ufficialmente la piccola battaglia per le offerte della calza stagione che anticipano le vacanze italiane.

Lo shopping coinvolgerà sicuramente le tendenze moda che abbiamo trattato, moda e beauty, ma i saldi ranno l’occasione per guardarsi attorno e trovare qualcosa che si può utilizzare anche la prossima stagione (magari un blazer firmato o un profumo scontato). Dureranno per circa 60 giorni. Ma cosa comprare ai saldi estivi 2024? Come dichiarato da Confcommercio sui consumi e saldi estivi “oltre il 70% indica tra le preferenze l’abbigliamento, le calzature e gli accessori”, seconda preferenza solo alla ristorazione che rimane al primo posto come investimento estivo proprio in occasione delle vacanze.

Nel mare magnum di proposte, vince il ‘compra ora e indossi sempre’, ovvero l’investimento furbo. Si tratta di un investimento sicuro: un refresh del tuo personale capsule wardrobe o la sua creazione proprio in occasione dei saldi estivi. Si tratta di capi e accessori basici, su sui puoi costruire numerosi abbinamenti. Tra i must have moda suggeriamo una camicia maschile un po’ over – bianca è un grande classico, ma a righe può essere una valida opzione -, un paio di jeans con il modello comfort, che ti fa sentire bene, un paio di pantaloni sartoriali e un paio di mules chiuse davanti .

Una perfetta alternativa alle più classiche décolleté. Sempre attenta alla sostenibilità, nonché a ciò che si può comprare ora e indossare per sempre.

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Attualità

Creare poesia per promuovere la salute mentale: un progetto della ASL Roma 1

“Think poetic” è un progetto nato durante il primo lockdown del 2020 per non lasciare da soli i pazienti del centro di salute mentale del distretto 13 ASL Roma 1, oggi un laboratorio di poesia aperto anche al pubblico

Marco Matteoli

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“Il nostro obiettivo è promuovere la salute mentale nella comunità attraverso la poesia”. Con queste parole il Dott. Andrea Solfanelli, medico psichiatra e promotore del progetto, descrive “think poetic”, nato nel 2020 per andare incontro ai pazienti del CSM del distretto 13 della ASL Roma 1, rimasti chiusi in casa per il lockdown, o impossibilitati per altro motivo a recarsi fisicamente al centro di salute mentale.

Il progetto è iniziato con la condivisione di poesie autoprodotte attraverso una chat, e successivamente si è esteso, mediante appuntamento mensile, generalmente l’ultimo martedì del mese, nella biblioteca “Casa del Parco” su via Pineta Sacchetti, dove il dott. Solfanelli e la dott.ssa Isabella Cavicchia, infermiera e scrittrice, coordinano questa attività di gruppo, esortando, non solo gli utenti del CSM, ma anche la popolazione del municipio, a scrivere e condividere testi poetici e aprirsi al gruppo senza timore di giudizio. Una volta esposta la composizione, gli altri membri del gruppo possono commentare il brano o semplicemente esporre il proprio, questo permette di creare un flusso poetico che si autoalimenta con il contributo di tutti i membri.

Un progetto semplice e “sovversivo”, che scaturisce dall’esigenza di combattere l’isolamento imposto dal primo lockdown, e dal senso di alienazione vissuto dal 2020 in poi, in uno spazio in cui incontrarsi davvero e superare la solitudine. Si utilizzano le composizioni poetiche per lasciare fluire il proprio inconscio e superare i limiti imposti dalle parole di utilizzo comune; il risultato è trovare poesia anche in ciò che non ci si aspetta, anche nella verbalizzazione di malesseri interiori attraverso metafore, allegorie, iperboli, personificazioni o in qualunque altro tipo di figura retorica in grado di esprimere il non verbalizzabile.

Nel gruppo il flusso poetico è libero e mutevole, e ogni membro che mano a mano si aggiunge porta nuovi spunti, che siano storie, ricordi, aneddoti, sogni, si può parlare di se stessi oppure degli altri, al fine di incoraggiare il pensiero poetico, uno strumento in più a sostegno della salute mentale.

Per informazioni è possibile contattare il tel. 06/45460671 oppure la biblioteca casa del parco.

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Attualità

A Solferino la fiaccolata dei 160 anni della Croce Rossa Italiana

Come ogni anno, la città di Solferino ha ospitato la fiaccolata dei volontari della Croce Rossa Italiana, quest’anno ad accendere la prima fiaccola è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Marco Matteoli

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Nel silenzio della notte si odono gemiti, sospiri soffocati pieni di angoscia e di sofferenza e voci strazianti che implorano soccorso. chi potrà mai dire le agonie di quella notte spaventosa! […] Non sarebbe opportuno, durante un periodo di pace e di tranquillità, costituire delle società di soccorso, il cui scopo fosse quello di provvedere alla cura dei feriti, in tempo di guerra, per mezzo di volontari solerti, disinteressati e ben qualificati per tale compito?” Con queste parole Jean Henry Dunant, raccontava della battaglia di Solferino e San Martino del 24 giugno 1859, nel pieno della II guerra di indipendenza italiana, all’interno del suo libro intitolato “un ricordo di Solferino”, pubblicato alla fine del 1862.

È proprio nel ricordo dei campi di battaglia, tra urla strazianti e i miasmi della belligerante disumanità che nacque l’idea di un’associazione di volontari, che con carattere di neutralità ed imparzialità potesse essere in grado di soccorrere i feriti sul campo di battaglia, da questa idea nacque, il 15 giugno 1864, a Milano, la Croce Rossa Italiana. Nella 1° Conferenza diplomatica di Ginevra (8-22 agosto 1864), venne poi sancita la neutralità delle strutture e del personale sanitario.

Ancora oggi dopo 160 anni i volontari della Croce Rossa si impegnano, in virtù dei sette principi fondanti, a sostenere i vulnerabili sia in ambito militare che in ambito civile. “Voglio ringraziarla per la sua opera quotidiana nel mettere al centro dell’agenda Internazionale la sua preoccupazione, che è anche la nostra, per i conflitti armati in corso e per la tragedia umanitaria a cui assistiamo” ha detto il presidente della Croce Rossa Italiana Rosario Valastro rivolgendosi al capo dello Stato Sergio Mattarella, che nel pomeriggio del 22 giugno ha dato di persona il via alla fiaccolata a Piazza Castello, Solferino, per onorare i 160 anni della Croce Rossa Italiana.

Nel frattempo, nella stessa giornata del 22 giugno, l’ufficio del Comitato Internazionale della Croce Rossa a Gaza è stato colpito da proiettili di grosso calibro in seguito a un bombardamento, il quale ha ucciso 25 persone e ne ha ferite almeno 50 , un evento che colpisce allo stomaco i principi stessi di questa associazione, è il caso di dire che “l’umanità si è fermata a Solferino.”

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