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Economia

Mef lancia la sfida della sostenibilità energetica immediata

Da ieri al via l’Evolution Forum organizzato alla Leopolda di Firenze dall’azienda leader nel settore della distribuzione di materiale elettrico

Redazione Foritalynews

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Non solo politica alla Leopolda. Da ieri, nell’ex stazione ferroviaria fiorentina da cui è decollato il percorso politico istituzionale di Matteo Renzi, è invece in pieno decollo la sfida ambientale, innovativa, economica e commerciale lanciata da Mef.

Mef – azienda fiorentina leader nel settore della distribuzione di materiale elettrico, presente in aree che vanno dall’impiantistica all’illuminotecnica, dalla termoidraulica alle soluzioni di risparmio energetico – ha infatti dato il via da ieri all’Evolution Forum, la sfida della sostenibilità energetica immediata: una tre giorni a inviti dedicata ad un ampio confronto con i principali attori del settore elettrotecnico, italiani e internazionali, sul tema delle opportunità offerte dalla transizione energetica e sull’evoluzione del mercato in ottica di sostenibilità ambientale.

La prima delle tre occasioni di incontro, quella di ieri pomeriggio, è stata una plenaria con tutti i principali partner di Mef – azienda che è tra le maggiori italiane in ambito di distribuzione di materiale elettrico e che fa parte del Gruppo Wurth – focalizzata sulla frase concettuale “Evoluzione Sostenibile, Oggi!”.

Seconda e terza serata, che si terranno oggi e domani, saranno dedicate all’incontro con principali clienti nazionali di Mef, il primo evento è realizzato in partnership con BTicino, il secondo con Schneider Electric. Lo scenario dal quale è partito l’impegno di Mef è questo: lo scopo della transizione energetica è quello di ridurre l’utilizzo di energia primaria (petrolio e altri combustibili fossili) e di aumentare quello di energia rinnovabile, come per esempio quella solare.

Il processo – secondo l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili IRENA – è ancora in atto e la strada in salita. Gli obiettivi principali sono due: mantenere il surriscaldamento globale annuale sotto i 1,5°C, e rispettare i punti dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il documento firmato nel 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.

Gli ultimi dati dell’Osservatorio Energetico Enea in proposito dicono che il fabbisogno energetico dell’Italia è di circa 500 milioni di tonnellate di petrolio all’anno, e le emissioni di CO2 sono di circa 200 milioni di tonnellate all’anno. L’Italia però è tra i Paesi che hanno lavorato meglio, con una riduzione delle emissioni di gas serra dell’11% in cinque anni, grazie ai propri programmi ma anche allo sfruttamento di fonti rinnovabili, che rappresentano oggi il 36% della produzione elettrica.

L’AD di Mef, Simon Sanfilippo, ha voluto rimarcare “l’impegno di Mef su temi caldi e attualissimi, come quelli della transizione energetica e della sostenibilità ambientale, che sono proiettati sempre più nella vita quotidiana delle imprese e soprattutto delle famiglie: l’obiettivo di Mef è appunto quello di spiegare con i fatti i più avanzati processi e di mostrare concretamente che ‘il futuro è adesso’: quello che sembrava futuribile – parliamo delle molteplici opportunità date dall’efficientamento energetico, della forte tutela ambientale – in realtà sono oggi disponibili sul mercato e Mef è pronta a metterle a disposizione delle imprese e delle famiglie italiane”. “Ecco perché durante i lavori del primo e fondamentale incontro, quello di ieri – spiega Ettore Russo, direttore commerciale e membro del Board di Mef – abbiamo coinvolto moltissime imprese di altissimo livello, nostre partner, alle quali abbiamo potuto illustrare la grandissima evoluzione che, come Mef, abbiamo avuto negli ultimi anni, e abbiamo messo in evidenza – in una serata in cui è stato ospite anche il divulgatore scientifico Mario Tozzi – i recenti sviluppi relativi al processo di digitalizzazione volto all’ottimizzazione e al miglioramento dei servizi offerti alla clientela, oltre agli investimenti rivolti all’automazione del nostro centro logistico, progetto di grande importanza e fondamentale per sostenere la crescita dell’azienda”.

Ettore Russo ha tenuto poi ad evidenziare con grande forza anche che “Mef, insieme ai suoi fornitori e partner, si candida senza esitazioni a diventare azienda leader non solo di mercato, ma anche a livello culturale e formativo, per propagare messaggi, effettuare azioni commerciali e dare strumenti alla propria clientela in grado di promuovere definitivamente questi aspetti che sono industriali ma anche e soprattutto di evoluzione ambientale e sociale”.

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Attualità

“Il lavoro riparte dalle donne. Competenze e merito le logiche che devono guidare il paese…”

I dati a supporto di questa realtà da uno studio Confcommercio presentato nel Forum del Gruppo Nazionale Terziario Donna

Paolo Castiglia

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L’Italia è in piena crisi demografica. Le donne non fanno figli, a differenza degli altri paesi europei, dove sono più numerose le donne che lavorano. Più lavoro, più welfare, più strumenti di conciliazione lavoro-famiglia, più figli: ad esempio Paesi come Danimarca, Svezia e Islanda hanno un indice di fertilità all’1,7% rispetto all’1,2 dell’Italia e hanno il 77% di tasso partecipazione al lavoro. Spostare il tasso di partecipazione femminile dal nostro 49% al 60% della media europea o al 65% della Germania non garantirebbe di avere mediamente più figli per donna, ma aprirebbe sicuramente una possibilità.
Tutto ciò emerge da un report dell’Ufficio Studi Confcommercio che è stato presentato ad Arezzo in settimana nel corso del Forum annuale organizzato dal Gruppo Nazionale Terziario Donna Confcommercio, dedicato al tema “Economia e Lavoro: progetti ed azioni per le imprese e la società”.

L’evento è stata occasione per riflettere sull’occupazione femminile, e dai lavori è emerso come il terziario di mercato sia un settore “molto fertile” per l’occupazione femminile: su 100 donne che lavorano alle dipendenze a tempo indeterminato 75 sono infatti occupate in questo settore, così vitale da essere anche palestra per eccellenza dell’auto-imprenditorialità. Il terziario è donna perché su 100 occupati dipendenti nei servizi 51 sono donne, mentre su 100 occupati dipendenti nell’industria e nelle banche solo 27 sono donne, e poi si lavora prevalentemente a tempo indeterminato: su 100 donne dipendenti nel terziario di mercato, oltre 65 hanno un contratto a tempo indeterminato.

La presidente nazionale del Gruppo Terziario Donna, Anna Lapini, ha illustrato i principi ispiratori del TdLab 2023: “Abbiamo voluto dedicare il nostro meeting annuale a tutte quelle specifiche iniziative che possono creare un cambiamento culturale mirato a raggiungere una più equa parità di genere, attivando i talenti femminili per stimolare la crescita economica e sociale del Paese. Progetti ed iniziative che devono andare di pari passo con l’evoluzione contrattuale e legislativa: nel decreto lavoro abbiamo apprezzato la riduzione del nucleo contributivo, che auspichiamo possa diventare strutturale, e l’incentivazione al welfare aziendale.

Ha partecipato all’evento Simona Petrozzi, vicepresidente nazionale del Gruppo Terziario Donna e Presidente del Gruppo Terziario Donna Confcommercio Roma: “Il terziario di mercato è donna, per l’alta partecipazione femminile fra i lavoratori dipendenti. Il Terziario di mercato è donna, perché è il settore di elezione delle imprese femminili, in particolare per le imprese che si affacciano sul mercato, che rispetto alle imprese gestite da uomini presentano una maggiore concentrazione nel settore dei servizi, il 66,9% contro il 55,7%. Quindi l’imprenditoria femminile del terziario gioca un ruolo determinante per innescare quel circolo virtuoso necessario per costruire una crescita occupazionale, demografica, economica senza la quale l’Italia rischia di non accorciare le distanze con gli altri Paesi e rimanere “fanalino di coda”. L’importanza delle competenze e del merito in tutti i settori devono essere sempre le logiche guida delle scelte strategiche del Paese”.

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Economia

Farmacie di relazione: la nuova centralità sanitaria e sociale

Cosmofarma Exhibition 2023, Congresso nazionale del settore che si è tenuto a Bologna

Redazione Foritalynews

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“La Farmacia – con la sua prossimità e capillarità territoriale ed il Farmacista, con la propria vicinanza quotidiana, con la sua capacità unica di interagire con i cittadini e con i nuovi scenari che si aprono con la digitalizzazione e la telemedicina – ha un ruolo sempre più fondamentale a servizio dei clienti/pazienti e come punta avanzata del Servizio Sanitario”. È un concetto emerso a Cosmofarma Exhibition 2023, Congresso nazionale del settore che si è tenuto a Bologna nei giorni scorsi e ha visto l’intervento del Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.

Il Sottosegretario ha voluto sottolineare le caratteristiche “che pongono il Farmacista al centro del processo di rinnovamento e adeguamento del sistema sanitario nell’ambito della necessaria riorganizzazione della Sanità Territoriale” e che secondo lui “devono portare anche sempre più ad un ritorno alla piena dispensazione di tutti i farmaci nelle Farmacie territoriali di comunità, escludendo solo quelli ospedalieri, in modo da semplificare molto la vita dei pazienti, soprattutto nelle aree disagiate meno servite, e ridurre così sensibilmente i relativi costi sociali di spostamento”.

“La prima caratteristica per questo sviluppo ulteriore – riporta dal canto suo il presidente di Federfarma Arezzo. Roberto Giotti – è la capillarità della rete delle Farmacie sul territorio e la seconda è l’elevato tasso di elasticità, come dimostrato durante il Covid, quando la risposta delle Farmacie territoriali, oltre ad essere stata pronta e rapida, è stata omogenea, come se la Farmacia fosse un corpo unico”. La sfida, secondo Federfarma “è anche quella del servizio emergente della telemedicina, anche con i fondi del PNRR, in particolare per le Farmacie Rurali, che saranno destinati all’acquisto delle relative apparecchiature. In questo modo, le Farmacie, che hanno già le professionalità a disposizione, avranno anche gli strumenti per dimostrare di poter effettivamente rappresentare l’anello di congiunzione tra sanità territoriale e sanità ospedaliera e funzionare da filtro efficace con campagne di screening di prevenzione sulle malattie croniche della popolazione”.

Secondo il presidente Giotti poi, da poco anche confermato alla guida di Federfarma Arezzo per il prossimo triennio, “sta completamente modificandosi il ruolo della Farmacia, che da semplice luogo di dispensazione del farmaco, è diventato luogo prossimale anche di dispensazione di servizi – vedi la Farmacia dei Servizi – e ora sta diventando sempre più Farmacia di relazione”. “I Farmacisti – conclude Giotti – sono professionisti che rappresentano quindi un perno del SSN e la Farmacia ha già dimostrato in questi anni e dimostra ogni giorno di più di essere un modello di sviluppo, visto che inizialmente era un luogo di preparazione dei farmaci, poi è diventato luogo di dispensazione degli stessi, mentre oggi parliamo appunto di Farmacia anche di Farmacia di relazione e multidisciplinarietà, prevenzione, telemedicina e screening sono attività fondamentali del Farmacista di oggi e del futuro sulla base del trinomio inscindibile Farmacia – Farmacista – Farmaco”.

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Economia

Cerved conferma l’affidabilità creditizia di Greenthesis

La società mantiene il rating di credito B1.2 appartenente alla fascia “Investment Grade”

Paolo Castiglia

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Cerved Rating Agency S.p.A. – Agenzia di rating italiana specializzata nella valutazione del merito creditizio di imprese non finanziarie – ha nuovamente confermato il rating di credito pubblico di Greenthesis nella B1.2, classe di merito creditizio rientrante nella fascia “Investment Grade”, attribuita inizialmente in data 13 settembre 2018 e in seguito riconfermata.

Come evidenziato dall’Agenzia, la nuova ulteriore riconferma del rating riflette: l’avvenuto consolidamento nel 2022 delle performance economiche; la capacità di generare storicamente importanti flussi di cassa operativi tra cui il mantenimento di un livello di leverage sostenibile.

In particolare, l’esercizio 2022 si è contraddistinto sia per un ulteriore incremento dei ricavi consolidati caratteristici, che hanno traguardato la soglia dei 167 mln di Euro (in crescita del 7,8% rispetto all’esercizio precedente), sia per la generazione di cassa attraverso la gestione operativa in virtù tanto del significativo aumento dell’EBITDA (margine operativo lordo adjusted a 39,8 mln di Euro, in crescita del 28,7% rispetto all’analogo margine riferito all’esercizio precedente), quanto dell’apporto positivo del circolante. La quasi totalità degli investimenti effettuati nel corso dell’anno, nell’ordine dei 35 mln di Euro e relativi alla realizzazione di nuova impiantistica, alla maintenance Capex e all’intervenuto allargamento del perimetro quotato di consolidamento, è avvenuta in autofinanziamento.

L’esercizio 2022 si è chiuso con un risultato netto consolidato positivo pari a 18,6 mln di Euro, in crescita dell’86,8% rispetto all’annualità precedente. In continuità con il Piano del marzo 2022, il Piano Industriale 2023-2027 approvato lo scorso 6 aprile è stato predisposto secondo le logiche guida della sostenibilità ambientale, economica e sociale del business e risulta fondato sulle tre direttrici di base costituite da crescita dimensionale, organica e per linee esterne, innovazione tecnologica, integrazione tra attività diverse. La progressiva attualizzazione del business model perseguito, volto all’implementazione di soluzioni orientate all’economia circolare e alla valorizzazione dei fattori ESG, trova declinazione attraverso la transizione verso nuove attività fondate sulla valorizzazione multimateriale, l’aumento della produzione di energia e biocarburanti avanzati da fonti rinnovabili, la forte propensione alla crescita del portafoglio ordini riguardante le attività di bonifica, il tutto in linea anche con gli obiettivi posti dal PNRR e dalla normativa europea in tema di sostenibilità ambientale, oltreché nel rispetto dei covenant delle emissioni obbligazionarie in essere.

Dal punto di vista finanziario, l’Agenzia conferma inoltre che il Gruppo Greenthesis sarà in grado di mantenere la capacità di generare significativi flussi di cassa operativi in relazione alle peculiarità dei business di riferimento. Sulla base delle medesime valutazioni, la classe di merito creditizio B1.2 è stata da Cerved Rating Agency confermata per il bond da 8 mln di Euro, con durata di 7 anni, emesso in data 31 marzo 2020, ed attribuita al bond da 10 mln di Euro, anch’esso avente durata di 7 anni, emesso in data 28 luglio 2022, ambedue integralmente sottoscritti da Banca Intesa nell’ambito delle più ampie operazioni Basket Bond promosse dalla stessa Banca in partnership con ELITE.

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