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Economia

“La Farmacia di comunità sempre più decisiva nell’ambito della nuova assistenza sanitaria territoriale”

E’ quanto emerso ieri, venerdì 24, dal Convegno di Federfarma Arezzo nel corso del Forum Risk Management

Paolo Castiglia

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“I farmacisti sono professionisti che rappresentano un perno del Servizio Sanitario Nazionale e per quel che riguarda il nostro territorio chiedono con forza e compattezza alla Regione Toscana un rapido via libera alla farmacia dei servizi”. Lo ha affermato il Presidente di Federfarma Arezzo, Roberto Giotti, nel corso del convegno dedicato al “Ruolo della Farmacia di Comunità nell’ambito della riforma dell’assistenza nel territorio”, che si è tenuto ieri ad Arezzo Fiere e Congressi, nell’ambito del 18° Forum Risk Management in Sanità: “La sfida della sanità Pubblica”.

A rappresentare la Regione Toscana e a portare il saluto del presidente Eugenio Giani al convegno è stata Roberta Casini, sindaco di Lucignano e membro dell’Anci, che a nome del presidente regionale, ha confermato l’impegno della Regione a favore della rapida applicazione della norma sulla Farmacia dei Servizi che era stato preso personalmente dallo stesso Giani in occasione del recente convegno nazionale-regionale di Federfarma Arezzo dello scorso 16 ottobre.Dal dibattito è infatti emerso che “la farmacia ha già dimostrato in questi anni e dimostra ogni giorno di più di essere un modello di sviluppo, visto che inizialmente era un luogo di preparazione dei farmaci, poi è diventato luogo di dispensazione degli stessi, mentre oggi parliamo di farmacia comunità e di multidisciplinarietà, prevenzione e cura, telemedicina e screening che sono attività fondamentali del farmacista di oggi e del futuro”.

Il pomeriggio di ieri è stato coordinato da Fabiola Del Santo, Segretario Regionale SIFO Toscana e da Roberto Giotti, Presidente Federfarma Arezzo e Vicepresidente Farmacie Rurali, Federfarma Toscana. E proprio secondo Giotti “si sta completamente modificando il ruolo della farmacia, che da semplice luogo di dispensazione del farmaco è diventato luogo prossimale anche di dispensazione di servizi – vedi appunto la necessità assoluta della realizzazione della farmacia dei servizi – e ora sta diventando sempre più farmacia di comunità”.

Ad aprire i lavori del convegno sono stati gli interventi di Gianni Petrosillo, Presidente Nazionale SUNIFAR-Federfama, e di Andrea Giacomelli Presidente Federfarma Toscana. Secondo Federfarma “la telemedicina (ECG, Holter Cardiaco, Holter Pressorio, Spirometria) è quindi un servizio che può essere implementato, grazie all’integrazione e alla digitalizzazione, che eviterà a tante persone di spostarsi da centri piccoli a città più grandi per curarsi, con un contributo importante alla salute delle persone, specialmente anziani e fragili e un risparmio di costi per il SSN”.

Ecco quindi che la farmacia, con la sua prossimità e capillarità territoriale, ed il farmacista, con la propria vicinanza quotidiana, con la sua capacità unica di interagire con i cittadini e con i nuovi scenari che si aprono con la digitalizzazione e la telemedicina, ha un ruolo sempre più fondamentale a servizio dei clienti/pazienti e come punta avanzata del Servizio Sanitario regionale.

Nel corso del dibattito sono state anche sottolineate le caratteristiche che pongono “il farmacista al centro del processo di rinnovamento e adeguamento del sistema sanitario nell’ambito della necessaria riorganizzazione della sanità territoriale” e che secondo il presidente Giotti “devono portare anche sempre più ad un ritorno alla piena e totale dispensazione di tutti i farmaci nelle Farmacie territoriali di comunità, escludendo solo quelli ospedalieri, in modo da semplificare molto la vita dei pazienti, soprattutto nelle aree disagiate sul territorio, meno servite, e ridurre così sensibilmente i relativi costi sociali di spostamento”.

Vicedirettore di Foritalynews, giornalista professionista, docente di giornalismo all’Università Roma Tre. Autore del libro "Giornalismo come e perché. Dalla 5 w all'inchiesta" (Aracne editore), tra le esperienze precedenti, dal 2006 al 2016, ha lavorato per il quotidiano Il Sole 24 ORE, per il quale ha seguito l’economia dei trasporti per la redazione di Roma.

Economia

Greenthesis: chiuso accordo strategico e nominato nuovo Cda

Paolo Castiglia

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Giunto a completamento l’accordo strategico (l’“Operazione”) tra Planesys S.p.A., socio di riferimento del Gruppo Greenthesis, e il fondo PATRIZIA European Infrastructure Fund III SCSp (“Patrizia”), tra i più importanti fondi infrastrutturali europei, anche attraverso la formazione del nuovo organo di governo societario della Società.

L’Operazione, così come reso noto in precedenza, è caratterizzata da profili innovativi sia nella forma che nei contenuti ed è espressamente finalizzata alla creazione di valore industriale a lungo termine sul presupposto della continuità con i risultati sino ad oggi realizzati, permettendo al Gruppo Greenthesis, la cui quota di controllo e il cui indirizzo gestionale sono rimasti in capo alla famiglia Grossi, di svilupparsi ulteriormente e in modo ancor più rapido e flessibile, il tutto con l’ausilio ed il supporto di uno dei più rilevanti partner strategici a livello europeo. Ricordando che l’Operazione è stata perfezionata in data 11 giugno 2024 mediante l’acquisto da parte di Greta Lux S.à r.l. – società indirettamente controllata dal fondo PATRIZIA gestito dal Portfolio Manager Patrizia InfrastructureLimited – di una partecipazione di minoranza nella Società per il tramite del veicolo Eagle S.p.A. e che a partire dallo scorso 23 settembre 2024, come già resto noto, le azioni della Società sono state revocate dalla quotazione e negoziazione sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana, si rende altresì noto che, ai sensi di quanto previsto nell’ambito degli accordi tra le parti sottostanti all’Operazione, in data 26 settembre 2024 l’Assemblea dei soci, dopo aver approvato la modifica dello Statuto sociale con riferimento al numero minimo di membri che compongono il Consiglio di Amministrazione, ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione della Società composto da cinque membri.

Il nuovo Organo Gestorio, in carica dal 26 settembre per tre esercizi, è così composto: Matteo Andreoletti (Presidente), Andrea Grossi (Vice-Presidente esecutivo), Simona Grossi (Amministratore Delegato), Vincenzo Cimini (Consigliere e Direttore Generale) e Oliver Hailzl (Consigliere). Contestualmente, è stata ridefinita anche la composizione del Collegio Sindacale che vede quale nuovo Presidente il Dott. Gianluca Marini, nel ruolo di Sindaci Effettivi la Dott.ssa Michaela Marcarini e il Prof. Bernardino Quattrociocchi ed in quello di Sindaci Supplenti il Dott. Enrico Calabretta e il Dott. Alessandro Fabiano. L’obiettivo del nuovo assetto è la valorizzazione in modo sinergico delle rispettive valenze operative e finanziarie secondo un approccio strategico comune, allo scopo di poter accedere a scale dimensionali industriali ancora più grandi e, tramite ciò, poter posizionare il Gruppo Greenthesis tra i principali operatori europei nel settore dei servizi ambientali e nel contesto della Transizione Ecologica, pietra angolare sulla quale l’Europa ha fondato le proprie politiche di crescita per i Paesi dell’Unione da qui ai prossimi anni. Greenthesis ringrazia con stima e gratitudine, gli Amministratori uscenti Giovanni Bozzetti, che per sette anni ha ricoperto la carica di Presidente, Cristiana Rogate e Chiara Paolino, come pure Damiano Belli, Gabriella Chiellino e Marco Sperandio che già avevano rassegnato le proprie dimissioni in occasione del sopra menzionato closing dell’Operazione, nonché il Sindaco uscente Enrico Calabretta, per l’importante opera prestata da ciascuno di essi a favore della Società e per il loro contributo ai rilevanti traguardi raggiunti negli anni più recenti.

Forti, dunque, del percorso sin qui compiuto, la Società e l’intero Gruppo Greenthesis si accingono ora ad affrontare le sfide future e a cogliere le nuove opportunità che il contesto economico e competitivo attuale pongono davanti, rimanendo al contempo fedeli ai valori e ai principi che da sempre li contraddistinguono.

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Economia

“No alle ingerenze di Ance sull’Equo Compenso per ingegneri e architetti liberi professionisti”

Lettera inviata all’Associazione dei costruttori a seguito di sue posizioni espresse recentemente sul tema

Paolo Castiglia

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Inarsind dice no alle ingerenze di Ance sull’equo compenso per ingegneri e architetti liberi professionisti.

Con una lettera inviata proprio all’Ance lo scorso 11 luglio – a firma del presidente nazionale Carmelo Russo e del segretario nazionale Marco Becucci – Inarsind, l’Associazione nazione di promozione e tutela degli ingegneri e architetti liberi professionisti, scrive quanto segue:“Gent.ma Presidente Ance, da notizie di stampa apprendiamo che Ance, tra le richieste di modifica al nuovo Codice dei Contratti Pubblici, avrebbe inserito di chiarire che la disciplina dell’equo compenso, di cui alla legge 49/2023, non trova applicazione con riferimento alle procedure ad evidenza pubblica, disciplinate dal Codice 36/2023”.

E qui viene il no di Inarsind a questa ingerenza: “Non capiamo – recita infatti la Lettera – la ragione di una simile richiesta e ci sorprende che non sia stato considerato che una tale richiesta rappresenta un’autentica ingerenza nello svolgimento dell’attività dei liberi professionisti Architetti e Ingegneri”.

La perplessità dei vertici Inarsind è rafforzata anche da questo elemento: scrive infatti l’Associazione che tutto questo avverrebbe “senza che, di contro, possa determinare vantaggi a quella delle Imprese di costruzione; oltre al fatto che, lo si voglia o no, contribuisce al tentativo, palesemente in atto, di vanificare una norma che solo faticosamente e dopo lunga attesa è stata conseguita”.

La nota Inarsind termina poi con “l’augurio che questa nostra possa essere anche motivo di ulteriore riflessione sul tema in questione e occasione di futuri dialoghi”.

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Economia

Farmacia dei Servizi: la Regione Toscana operi rapidamente per avviare in tempo la sperimentazione

Necessario tenere alta l’attenzione sulla realizzazione del progetto

Paolo Castiglia

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“E’ assolutamente necessario che Regione Toscana operi rapidamente per avviare in tempo la sperimentazione che porti alla piena realizzazione della Farmacia dei Servizi”. Federfarma Arezzo su questo tiene alta l’attenzione, anche attraverso le parole del presidente Roberto Giotti che, in rappresentanza delle oltre 100 farmacie private dell’aretino avverte che “è a rischio uno sportello sanitario indispensabile per la popolazione soprattutto nelle aree rurali”.

Federfarma Arezzo lancia quindi l’allarme ai cittadini: “Se la Regione Toscana non promuoverà rapidamente le procedure necessarie salterà l’attuazione, più volte invece promessa direttamente dallo stesso presidente Giani, della Farmacia dei Servizi”. Va tenuto conto che, oltre alla Lombardia, ormai quasi tutte le altre Regioni si sono già concretamente mosse e, con appositi atti amministrativi, hanno efficacemente e praticamente provveduto con determinazione a mettere in moto la fase di sperimentazione: Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Marche, Abruzzo, Molise, Sicilia, province autonome Trentino-Alto Adige. “Alcuni dei nuovi servizi previsti nel progetto della nuova Farmacia – spiega Giotti – sono innovazioni davvero fondamentali a beneficio dei cittadini. Faccio due esempi di cosa ha appena recepito la Regione Lombardia: la telecardiologia in regime rimborsato, cioè gratuito per il Cittadino, nell’ambito della sperimentazione della farmacia dei servizi, che potrà contribuire ad abbattere il problema delle liste d’attesa e a promuovere la prevenzione cardiovascolare, e la ricognizione farmacologica, che a sua volta favorirà una maggior aderenza terapeutica nei pazienti cronici, riducendo il rischio di un uso improprio dei medicinali”. “Questo dimostra – approfondisce il presidente di Federfarma Arezzo – come la Farmacia dei servizi sia ormai a livello nazionale uno dei punti fermi del nuovo corso della Sanità Territoriale, e noi vorremmo che anche la Regione Toscana potesse credere fortemente nella capillarità e nell’accessibilità offerta dalla rete capillare delle Farmacie quali presidi socio-sanitari indispensabili ed insostituibili del territorio, per un’assistenza sanitaria sempre più di prossimità”. “Aspettiamo quindi che si concretizzino le giuste e necessarie aspettative di risposta – insiste Giotti – sia sul recepimento regionale della normativa nazionale della Farmacia dei Servizi, sia sulla dovuta programmazione e rendicontazione dell’attuale fase di sperimentazione, con attuale scadenza al 31/12/2024, dei relativi Servizi previsti dal protocollo operativo nazionale, in base a quanto già deciso dalle stesse Regioni in sede di conferenza Stato-Regioni insieme a Governo, Regioni, Federfarma e Assofarm”.

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