Connect with us

Attualità

Giornata Mondiale della Radio: Voci che “Traversano” il tempo

Per l’Italia cent’anni di emozioni trasmesse nell’etere

Mario Russo

Pubblicato

il

Potente mezzo di comunicazione, la radio, ogni giorno raggiunge milioni di persone. Una giornata, il 13 febbraio dedicata a questo medium. Un’occasione per riflettere sul ruolo cruciale che ha svolto nella storia e che svolge nel presente.

La Giornata Mondiale della Radio è stata istituita dall’UNESCO nel 2011 e celebrata, per la prima volta, nel 2012. Obiettivo di questa Giornata è promuovere la consapevolezza sull’importanza della radio, migliorare la cooperazione internazionale tra le emittenti radiofoniche al fine di incoraggiare l’accesso a una informazione sempre più libera e pluralistica e sostenere lo sviluppo delle tecnologie radiofoniche.

È stato scelto come giorno il 13 febbraio perché corrisponde al giorno in cui, nel 1946, è stata fondata la Radio delle Nazioni Unite.

L’ONU definisce la radio una piattaforma dove si dialoga democraticamente, nonché il mezzo di comunicazione più diffuso al mondo. I suoi costi contenuti, secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite, rappresentano il modo più semplice per raggiungere gli individui più vulnerabili e le comunità più isolate. Così facendo tutti possono accedere al dibattito pubblico, qualunque sia il livello di istruzione.

Per ogni edizione c’è un tema scelto dall’UNESCO. Per il World Radio Day 2024 il tema è la connessione tra lo straordinario passato, il presente rilevante e la promessa di un futuro ancora da protagonista.

La radio è un medium accessibile a tutti, che supera le barriere linguistiche, culturali e geografiche. È una compagna costante per milioni di persone in tutto il mondo, che offre informazioni, intrattenimento e connessione sociale. In molte aree del mondo, la radio rimane l’unico mezzo di comunicazione affidabile e accessibile.

Nonostante la crescente popolarità dei mezzi di comunicazione digitali, la radio conserva la sua rilevanza e la sua influenza. Molte stazioni radio si sono adattate all’era digitale, trasmettendo anche online e utilizzando i social media per raggiungere un pubblico più ampio. La radio continua a essere una fonte affidabile di informazioni in situazioni di emergenza, fornendo aggiornamenti in tempo reale anche quando altre forme di comunicazione potrebbero essere interrotte.

Per l’Italia la Giornata Mondiale della Radio di quest’anno, 2024, assume un significato speciale. Celebriamo, infatti, il centenario delle prime trasmissioni radiofoniche del nostro Paese.

È stato esattamente nel 1924 che l’Italia ha assistito al primo svolgersi di trasmissioni regolari, segnando un punto di svolta nella storia della comunicazione italiana. Prime trasmissioni che catturarono immediatamente l’attenzione del pubblico italiano, offrendo un nuovo e affascinante modo di ricevere informazioni e intrattenimento.

La Giornata Mondiale della Radio, e il centenario per l’Italia, sono momento opportuno per riflettere sulle molteplici dimensioni della radio e riconoscere il suo impatto duraturo sulla società. Uno strumento che continua a essere un mezzo di comunicazione straordinariamente potente, in grado di connettere le persone, trasmettere idee e stimolare il dibattito pubblico.

L’evento italiano di maggior spicco, come accadde da qualche anno, sarà quello organizzato da Radio Speaker. L’obiettivo è celebrare le radio in ogni sua espressione: grandi network, web radio, radio DAB, corporate o universitarie, tutte unite per festeggiare questo bel mezzo di comunicazione. La location sarà il Talent Garden Calabiana in Via Arcivescovo Calabiana 6 a Milano. L’ingresso sarà gratuito per tutti e aperto al pubblico, ma chi non potrà raggiungere Milano avrà la possibilità di seguire l’evento in diretta streaming.

Il World Radio Day 2024 sarà trasmesso, infatti, in diretta sul sito ufficiale di Radio Speaker, worldradioday.it, e alternerà i più grandi nomi delle radio italiane e i principali protagonisti del settore in una serie di interviste, incontri di edutainment, musica e workshop.

Nel 2024 la Radio – in Italia – festeggia il suo centenario, occasione in più per onorare il suo fascino straordinario mettendo insieme i protagonisti che ogni giorno intrattengono milioni di italiani, gli editori e tutti gli ascoltatori che vorranno partecipare”, ha dichiarato Giorgio d’Ecclesia, Ceo & Founder di Radio Speaker, organizzatore dell’evento giunto in questo 2024 alla sua quarta edizione.

Quest’anno, in un momento dedicato alle radio corporate, tra gli ospiti ci sarà anche FSNews Radio, la web radio ufficiale del Gruppo FS che dal 13 dicembre 2008 racconta il mondo del viaggio e del trasporto ferroviario.

In una tavola rotonda, Danilo Spizuoco direttore operativo ACI Infomobility, Massimiliano Marracino direttore esecutivo Radio Esercito, Benito Tangredi caporedattore Radio Esercito e Carlo Valentino direttore responsabile di FSNews Radio, si confronteranno su quanto sia utile comunicare il brand attraverso il linguaggio radiofonico.

Tra gli ospiti di questa nuova edizione: Linus (Radio Deejay), Albertino (m2o), Giuseppe Cruciani (Radio 24), Ringo (Virgin Radio), Federica Gentile (RTL 102.5), Lucilla Agosti (R101), WAD (Radio Deejay e m2o), Giuditta Arecco (Radio Italia), Claudio Cecchetto (Radio Cecchetto), Marco Mazzoli (Radio 105) e Gianluca Gazzoli (Radio Deejay).

Un’opportunità, quindi, la Giornata Mondiale della Radio per celebrare il potere e l’importanza di questo medium unico. Un mezzo che continua a essere uno strumento vitale per la comunicazione e la connessione umana, svolgendo un ruolo fondamentale nella nostra società globale. Oggi, mentre celebriamo la radio, riflettiamo sul suo passato glorioso e guardiamo con ottimismo verso il suo futuro.

Direttore di Foritalynews, docente alla Facoltà di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce, competenze in tecnologie della comunicazione audiovisiva e multimediale e nel marketing. Esperto in comunicazione istituzionale e comunicazione politica (almeno credevo! Vista l'anti-comunicazione attuale). Particolarità: non ho ancora deciso cosa farò da grande.

Continua la lettura
Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Attualità

Sicilia vacanti Il primo album di Alessandro D’Andrea Calandra

Redazione Foritalynews

Pubblicato

il

S’intitola “Sicilia vacanti” il primo album dell’agrigentino Alessandro D’Andrea Calandra che con questo lp si affaccia nel modo discografico italiano. Lo fa con un disco scritto in dialetto, dando libero sfogo allo stile musicale che meglio definisce la sua terra natia. Un genere ethno-folk che risente della tradizione culturale siciliana, affondando le radici in un passato remoto fatto di storie da raccontare.

Storie vissute, ascoltate e che, nelle tracce di Sicilia vacanti, diventano quadri cangianti dai colori speziati, spargendo profumi antichi. Pregni di sapori atti a contraddistinguere un’epoca. Storie di immigrazione, di viaggi, di coraggio, di persone che affrontano disavventure ritrovando la loro terra o combattendo per essa.

I brani del nuovo album di Alessandro D’Andrea Calandra danno voce alle persone che nella sua Sicilia hanno vissuto e lottato in questi frangenti musicali. “Sicilia vacanti”; “Èuno”; “L’Isola di Allah”; “Danza saracina chista sira!”; “Federicu (gioia di lu munnu)”; “L’avemooh hoonkya dance”; “Cumpagna Luna”; “Cori fa’ la vovò”; “Si ‘u munnu fussi amuri”; “Cugliemuli sti spichi!” sono la tracklist di un “progetto d’amore”.

Le parole intersecano una musica soave ed etnica, capace di far viaggiare la mente dell’ascoltatore in quei meandri storici. Ci si addentra negli orizzonti dispersi di un passato lontano. Palermo, Agrigento, l’impero bizantino, i Saraceni. Immagini storiche che descrivono un mosaico di suoni pronto ad ergersi difronte a noi mostrando la realtà di un popolo caparbio. Un popolo fiero che ha messo le sue radici in quel tempo e che in quelle immagini rivede sé stesso.

Alessandro D’Andrea Calandra pubblica “Sicilia vacanti”. Un disco inedito fatto di canzoni che, prese nel loro insieme, diventano le splendide figure di unico quadro dipinto a mano dall’artista.

Segui Alessandro D’Andrea Calandra su FB / IG / TT / YT

Continua la lettura

Attualità

Primavera, e la moda torna a scegliere il fiore

Da millenni l’abito femminile ha fatto proprio in varie forme questo delicato decoro

Gloria Gualandi

Pubblicato

il

I vestiti a fiori tornano protagonisti dei look di stagione. Lo segnala Elle, che parla di charme in boccio. Spiega che i vestiti ultra bouquet vanno arricchiti con camperos, tweed e accessori infiorettati a dovere.

La tendenza floreale della moda Primavera Estate sboccia sulle passerelle in uno spettro ampissimo che va dagli abiti stampati – come quello con gonna a corolla di Dior o la creazione Comme des Garçons – all’anturium dress di Loewe in cui l’abito è il fiore stesso. E poi – racconta ancora Elle – ecco vestiti con ricami e applicazioni floreali 3D dal rosso Bottega Veneta al nude dress in stile primavera botticelliana di Acne Studios fino ai boccioli décor che fioriscono sulle tote bag Prada: le collezioni Primavera Estate sulle passerelle interpretano cosi la tendenza floreale.

Guardando indietro nel tempo – come invita a fare dal canto suo Harper Bazaar – la tendenza a integrare i fiori di tessuto nel proprio guardaroba proviene dall’antico Oriente: 1500 anni fa le donne cinesi che frequentavano il Palazzo Imperiale si agghindavano i capelli con preziosi fiori in seta, poi la moda passò alla nobiltà cinese, al Giappone, alla Corea e, infine, grazie all’apertura di nuove rotte mercantili, approdò anche in Occidente. In Italia dei fiori di seta si iniziano ad avere tracce a partire dal XII secolo. Da qui viaggiarono per tutta Europa per poi mettere radici in Francia, prima di tornare a migrare verso l’Inghilterra e poi l’America. Per un po’ di tempo se ne persero le tracce, finché le rosette non iniziarono a comparire sulle scarpe della nobiltà del XVI e XVII secolo, quando l’aristocrazia le accompagnò con fiocchi e nastri sgargianti per decorare l’allacciatura. Godettero poi di un periodo particolarmente florido in età vittoriana, verso la fine del 1800: drammatici e intrisi di una bellezza decadente, i fiori di seta, soprattutto se tinti di nero, si sposarono bene con le atmosfere cupe del tempo e con la moda gotica che iniziò a mettere radici.

Continua la lettura

Attualità

“Passioni in Fiera” un successo che cresce

Conclusa con grande successo la due giorni di eventi e di forti attrazioni nel Quartiere Fieristico aretino

Paolo Castiglia

Pubblicato

il

“Un viaggio nel tempo, con le testimonianze e gli oggetti del passato, e nel futuro con le innovazioni presenti in tutti i settori”. Per Ferrer Vannetti, presidente di Arezzo Fiere e Congressi la appena conclusa quarta edizione di “Passioni in Fiera” che ha catalizzato l’attenzione generale nello scorso weekend, è stata per le famiglie, gli operatori e i protagonisti che vi hanno preso parte “come entrare in una scatola delle meraviglie: ai visitatori che varcavano la soglia si apriva un caledoscopico universo fatto di colori, profumi, sapori, e soprattutto di persone che si dedicano con grande amore alle loro attività, e si impegnano per trasmettere la loro passione sal pubblico con un grande coinvolgimento”.

Si è trattato infatti di una due giorni di grandi passioni e divertimento per tutti, un altro fine settimana di grandi eventi di forti attrazioni al quartiere fieristico di Arezzo Fiere con oltre 13.000 presenze fra Passioni In Fiera e la mostra del Fumetto e del Disco. Visitatori aretini e non solo, erano molti quelli provenienti da un ampio bacino della Toscana, Umbria, Lazio e Marche.

Ma ovviamente, spiega ancora Vannetti, “Arezzo Fiere non si ferma qui: concluso questo week end con feedback positivi sia da parte degli espositori che dal pubblico intervenuto – spiega il presidente – Arezzo Fiere si concentra fin da subito sugli appuntamenti delle prossime settimane, tra cui quello con il Calcit del 22-23-24 marzo, per poi proiettarsi verso la 43esima edizione di OroArezzo, la nostra storica Fiera Internazionale dell’Oreficeria, organizzata da Italian Exhibition Group nei nostri rinnovati spazi espositivi dall’11 al 14 maggio prossimi.

Tornando a Passioni in Fiera, mai nome è stato scelto in modo più appropriato: si è vista tanta passione accendersi negli occhi del pubblico, adulti e bambini, grazie alle persone che ad Arezzo Fiere hanno portato e condiviso con generosità una parte importante della loro vita. Il bilancio è quindi molto positivo per gli organizzatori e per l’Ente Fieristico aretino, e non solo per i grandi numeri dell’afflusso di pubblico, ma anche perché erano rappresentate all’interno degli spazi fieristici davvero molte categorie: dalla floricoltura, al vivaismo, alla ceramica, all’artigianato artistico, ai prodotti e servizi per l’outdoor, per la casa e il giardino. Catalizzatore di interesse ed attenzione è stata sicuramente l’area dedicata alla Fattoria, con splendidi esemplari di avicoli ornamentali, alpaca, equini e bovini, da poter osservare da vicino e, con il permesso dell’allevatore, accarezzare.

L’intrattenimento per bambini ha visto continuativamente nei due giorni impegnato il parco avventura. Le altre attività, presentate nell’area sportiva, e proposte a tutti quelli che volevano cimentarsi, tra cui Il kartodromo, il pattinaggio, ballo e arti marziali orientali, sono state organizzate da Arezzo Fiere in collaborazione con la UISP (Unione Italiana Sport Per tutti), Associazione di promozione sportiva che vuole affermare il valore sociale dello sport, bene sociale che contribuisce alla salute e alla qualità della vita. Importante è stata anche la presenza del terzo settore, che ha fatto conoscere al pubblico le loro attività sociali e di inclusione.

Ricca e variegata anche l’area Food, con proposte di cucine tipiche dall’Italia e dal mondo, e con l’offerta di birre artigianali che hanno permesso di aggiungere un momento di convivialità e piacere alle giornate trascorse in Fiera. Molto frequentato anche il nuovo padiglione “Nirvana”, un vero e proprio viaggio nel mondo olistico e del benessere con Expo di artigianato e bio, area relax, con trattamenti olistici e un percorso dedicato al mistero e alla magia. Durante l’evento si sono tenute anche conferenze gratuite, workshop e meditazioni per il sé interiore. Vivissima soddisfazione anche per gli organizzatori della Mostra del Fumetto che organizzano ad Arezzo, ormai stabilmente, due appuntamenti l’anno con davvero ottime risposta dagli operatori e dagli instancabili collezionisti.

Continua la lettura
Advertisement

Facebook

Tweets

Siti partner

I più letti