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Religioni

Papa Francesco: “Che i frutti del vostro incontro siano stimolo per promuovere la santità femminile”

Concluso l’8 marzo il convegno internazionale interuniversitario
“Donne Dottori della Chiesa e Patrone d’Europa in dialogo con il mondo d’oggi” alla Pontificia Università Urbaniana di Roma.

Daniele Sebastianelli

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Si è concluso con oltre 5mila persone collegate online il secondo giorno del convegno internazionale interuniversitario dal titolo Donne Dottori della Chiesa e Patrone d’Europa in dialogo con il mondo d’oggi, tenuto in presenza nell’auditorium della Pontificia Università Urbaniana.

Nella seconda giornata di lavori sono state approfondite le figure di Santa Brigida di Svezia, Santa Caterina da Siena e Santa Teresa Benedetta della Croce, al secolo Edith Stein, davanti una platea di accademici ed esperti.

Il Saluto di Papa Francesco ai partecipanti al convegno

Papa Francesco ha inviato un messaggio ai partecipanti al Congresso. “Che i frutti del vostro incontro siano stimolo per promuovere questa ‘santità femminile’ che rende feconda la Chiesa ed il mondo” ha detto, sottolineando che “l’eminente dottrina di queste sante, per la quale sono state dichiarate Dottori della Chiesa o Patrone, acquisisce in questi tempi un nuovo protagonismo per la loro permanenza, profondità e opportunità e offre luce e speranza al nostro mondo, nelle attuali circostanze, così frammentato e carente di armonia”. ”Docili allo Spirito – ha continuato il Papa – per la grazia del Battesimo, hanno percorso il loro cammino di fede mosse, non da ideologie mutevoli, ma da una incrollabile adesione all’«umanità di Cristo» che permeava le loro azioni”. “La sensibilità attuale del mondo – ha concluso Francesco – richiede la restituzione alle donne della dignità e del valore intrinseco di cui sono state dotate dal Creatore”.

Brigida di Svezia, donna e profetessa dei nostri giorni

La missione di Brigida di Svezia fu di “scongiurare la disgregazione di quell’Europa cristiana che si era laboriosamente costruita nei secoli medievali” ha detto Alessandra Bartolomei, docente della Pontificia Università Gregoriana, ripercorrendo le vicende storiche dei primi decenni del trecento. La Bartolomei ha delineato il profilo di Brigida come profetessa e come donna affermando che per il suo tempo “Brigida rappresenta indubbiamente un’eccezione, in quanto offre un esempio rarissimo di donna che seppe coniugare una intensa spiritualità all’attenzione nei confronti della famiglia” e allo stesso tempo “una mulier fortis”.  Dello stesso pare Sr. Maria Concetta Guidi, dell’Ordine del SS.mo Salvatore di Santa Brigida di Svezia, che ha delineato la biografia della santa svedese descrivendola come personalità pienamente inserita nel suo tempo. “Brigida non era rimasta indifferente alle vicende politiche delle nazioni europee, adoperandosi per costruire dei ponti di pace, cercando di evitare le guerre”.

Il servizio alla Pace e l’universalità di Caterina da Siena

Dal panel dei relatori dedicato a Santa Caterina da Siena è intervenuto P. Alfredo Scarciglia, Parroco della Basilica Cateriniana di San Domenico che ha delineato l’attualità del messaggio della santa senese che invita a “riscoprire le proprie radici cristiane che hanno fatto grande l’Europa”. Definita donna “unica, geniale, straordinaria” padre Scarciglia ha spiegato che  Caterina aveva a cuore il buon governo e la ricerca del bene comune, dunque l’attualità e l’originalità del suo messaggio, “risiede soprattutto nella concezione che aveva della dignità della Persona”. Dal canto suo la Prof.ssa Giulia Lombardi, del Centro Internazionale di Studi Cateriniani, si è concentrata sul significato del titolo “dottore della Chiesa” spiegando come esso definisce la continuità e l’universalità del messaggio della santa all’interno della Chiesa.

L’ “alleanza educativa”: Teresa Benedetta della Croce, Edith Stein

Il pensiero di Teresa Benedetta della Croce sulle donne “evita una concezione frammentaria e riduzionista della donna” ha detto la Prof.ssa Miriam Ramos, dell’Universidad Católica de Ávila, riportando il concetto di “alleanza educativa” tanto caro a Papa Francesco. ”Una corretta comprensione di ciò che sono le donne e della loro missione contribuirà senza dubbio al rinnovamento della società creando relazioni umane più autentiche” ha affermato. Oltre alla docente anche la testimonianza del Prof. Shahid Mobeen, della Pontificia Università Urbaniana, che ha definito la figura della santa come esempio storico e concreto di vita cristiana nella ricerca della verità. In un paese al 95% musulmano, ha affermato, “il pensiero di Edith Stein è stato un terreno di confronto per comprendere ed approfondire le possibilità del dialogo interreligioso e interculturale in particolare con l’Islam, l’Induismo, il Sikhismo ed l’Ebraismo in Pakistan”.

La pubblicazione del libro finanziato dalla Delegazione dell’Unione europea

Con la conclusione del Congresso è stato anche presentato il libro “Donne Dottori della Chiesa e Patrone d’Europa” finanziato dalla Delegazione dell’Unione europea presso la Santa Sede, testo scaricabile gratuitamente dalla pagina ufficiale https://congresomujeresdoctoras.es/santas.

l’Ambasciatrice dell’Unione europea presso la Santa Sede, Alexandra Valkenburg, ha colto l’occasione per parlare della difficile situazione internazionale in corso. Appello condiviso anche da Don Manuel Barrios Prieto, Segretario Generale della COMECE, per il quale la situazione attuale ci insegna che “la pace come la democrazia, la libertà, l’uguaglianza, i diritti sono conquiste che non vanno mai date per scontate. Preghiamo per la pace e la conversione dei cuori”. 

Oltre 20mila euro di donazioni

Sono arrivate ad oltre 20mila euro le donazioni a beneficio di tre progetti di alfabetizzazione giovanile in Libano:

Fino al 12 marzo, attraverso il link www.congresomujeresdoctoras.com, sarà ancora possibile inviare ulteriori offerte.

Comunicatore e giornalista. Mi occupo di informazione religiosa con particolare attenzione alle implicazioni etiche e sociali. Non mi interesso delle chiacchiere di palazzo. Cattolico (quindi) politicamente scorretto.

Religioni

Nominato il nuovo Rettore alla Pontificia Università della Santa Croce

Si tratta del rev. prof. Fernando Puig, attualmente Decano della Facoltà di Diritto Canonico
 

Daniele Sebastianelli

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Entrerà in carica l’1 ottobre 2024, con l’inizio dell’Anno accademico, il rev. prof. Fernando Puig come nuovo Rettore della Pontificia Università della Santa Croce di cui quest’anno ricorre il 40º anniversario della fondazione. Subentra al rev. prof. Luis Navarro che, dopo otto anni di mandato, in quella stessa data andrà in pensione, incorporato alla Santa Croce nel 1986.  

Il rev. Fernando Puig è nato a Terrassa, in Spagna, nel 1968, ed è sacerdote incardinato nella Prelatura della Santa Croce e Opus Dei dal 2004. Professore ordinario di Diritto dell’Organizzazione e del Governo della Chiesa presso la Facoltà di Diritto Canonico è Dottore di ricerca in Diritto privato presso l’Università di Barcellona e Università di Girona. Ha conseguito anche un dottorato in Diritto Canonico e in Teologia dogmatica ed è autore di numerosi contributi e articoli su riviste specializzate.

“La Comunità Accademica ringrazia il prof. Luis Navarro per gli anni di lavoro come Rettore al servizio della nostra Istituzione” si legge in una nota. Nel corso dei due mandati “si è avviato un processo di riforma dell’organizzazione interna, professionalizzando diverse procedure di lavoro; si sono attivate misure economiche e finanziarie per garantire la sostenibilità. Negli ultimi anni si è inoltre dato un ulteriore impulso alla ricerca, attraverso la creazione di progetti interdisciplinari e interuniversitari, che coinvolgono studiosi e ricercatori provenienti da Università di diversi Paesi”.  

Rev. Prof. Luis Navarro

Sotto la guida di Navarro, inoltre, “l’Università ha aderito ai progetti finalizzati a favorire la mobilità studentesca e tra i docenti, in linea con quanto richiesto dalla Costituzione Veritatis gaudium di Papa Francesco”.

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Attualità

Tutela dei Minori

Accordo di Collaborazione tra la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori e la Pontificia Università della Santa Croce

Redazione Foritalynews

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Mercoledì 7 febbraio 2024, presso Casa Santa Marta, è stato firmato un Accordo di collaborazione tra la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori e la Pontificia Università della Santa Croce, nella comune missione di prevenzione degli abusi e tutela dei minori e adulti vulnerabili propria della Chiesa universale.
 La firma è stata apposta dal Cardinale Seán O’Malley, OFM, in qualità di Presidente della Commissione, e dal rev. Luis Navarro quale Rettore Magnifico della Pontificia Università della Santa Croce.

 Il cardinale O’Malley ha spiegato come: “Questa intesa si inserisce nel tessuto di accordi di collaborazione che la Commissione firma con altre enti ecclesiali per portare avanti la sua missione, per cui siamo grati alla Santa Croce per la sua generosità in questo progetto”.

 Il Rettore della Santa Croce ha commentato: “siamo contenti di essere al servizio ad uno sforzo cruciale e comune all’interno della Chiesa e la Santa Croce vuole fare la sua parte”.

 Nello specifico, l’Università della Santa Croce potrà ospitare iniziative legate alla missione della PCTM (art. 2) oltre a favorire l’organizzazione di Seminari, Corsi di formazione sia per docenti, studenti e personale non docente, nonché attività di formazione permanente per il personale della Commissione o stage per i Dottorandi presso la stessa PCTM (art. 5).

 Le due Istituzioni prevedono di redigere annualmente una relazione sulle iniziative svolte, che potrà essere resa pubblica attraverso i rispettivi canali.
 
La collaborazione ha una validità triennale e potrà essere rinnovata.

Testo dell’Accordo

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Cultura

PREMIO “GIUSEPPE DE CARLI” 2023: IL 30 NOVEMBRE LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE

Tavola rotonda su “LA SPERANZA E I SUOI VOLTI” CON IL VESCOVO FISICHELLA, SANTIAGO SANZ E PIERO DOMINICI

Redazione Foritalynews

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Si svolgerà giovedì 30 novembre 2023, alle ore 15.30, la cerimonia di consegna della settima edizione del Premio “Giuseppe De Carli”, presso la Pontificia Università della Santa Croce (Aula Álvaro del Portillo), partner accademico dell’Associazione costituita per ricordare la figura del vaticanista della Rai, scomparso nel 2010.

L’annuncio e la premiazione dei vincitori, per le diverse sezioni proposte, saranno anticipate da una tavola rotonda sul tema “La Speranza e i suoi volti“.

Mentre nel mondo imperversano guerre in ogni latitudine, con migliaia di vittime accertate, in questa edizione del Premio De Carli vogliamo riflettere sui diversi volti della speranza, per allontanare il rischio della disperazione e cercare spiragli di rinascita anche laddove sembra impossibile che scaturisca – ha dichiarato il Presidente dell’Associazione, il professore Giovanni Tridente. – Per questo ci avvarremo di un teologo esperto in escatologia e di un sociologo studioso della complessità, per concludere con uno sguardo proiettato al prossimo Giubileo del 2025, che Papa Francesco ha voluto dedicare proprio alla speranza“.

Infatti, dopo i saluti del prof. Daniel Arasa, decano della Facoltà di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce, e del Presidente Tridente, moderati da Alessandra Ferraro, giornalista Rai, interverranno il teologo Santiago Sanz, docente di Escatologia presso la Santa Croce Piero Dominici, docente di sociologia presso l’Università degli Studi di Perugia. Le riflessioni conclusive saranno affidate il al Vescovo Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e coordinatore degli eventi del Giubileo 2025.

A seguire, l’annuncio dei vincitori di questa settima edizione e la premiazione dei migliori lavori delle tre sezioni: “Chiesa, guerra e pace”; “Narrare le migrazioni: storie, volti, speranze”; “La funzione delle tradizioni religiose in favore del dialogo, della pace e della libertà”, le ultime due bandite in collaborazione con il Comitato “Comunicazione e migranti” e con il Comitato “Giornalismo & Tradizioni religiose”.

I lavori di questa edizione 2023 del Premio De Carli – circa 40 – sono stati valutati da tre qualificate giurie composte, per quanto riguarda la prima sezione, da José María Ballestrer Esquivias, giornalista de El Debate;Lucia Capuzzi, inviata di Avvenire; Paolo Conti, editorialista del Corriere della Sera;Fausto Gasparroni, giornalista dell’ANSA;Massimiliano Padula, docente Università Lateranense;Andrea Picardi, giornalista e manager della comunicazione; Carla Rossi Espagnet, docente Università della Santa Croce; e dalla giornalista Valentina Petrini.

Per maggiori informazioni sulle precedenti edizioni del Premio, si può visitare il sito web www.associazionedecarli.it o seguire gli account Facebook e Twitter dell’Associazione.


Per confermare la propria partecipazione scrivere a info@associazionedecarli.it

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