Economia
Globavia Spa: l’imprenditoria femminile decisiva anche nel settore militare
Terziario Donna Confcommercio Roma plaude l’empowerment femminile nel settore militare e della difesa durante la presentazione dell’accordo tra l’azienda italiana Globavia Spa e un importante partner internazionale indiano per un allargamento al settore tessuti

di Barbara Zampini
Il settore militare e quello spaziale sono nell’immaginario collettivo di competenza esclusiva degli uomini. Eppure non è così, le donne ne fanno sempre più parte conquistando importanti spazi. Samantha Cristoforetti è tra le astronaute donne più famose, oggi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale come prima donna europea al comando della stazione stessa. Qui sulla Terra, accanto alle donne in divisa molte altre donne, indossando i panni dell’imprenditore, lavorano in ambiti strategici.
È la storia di Globavia Spa, azienda familiare oggi guidata da Debora Gambato con un team tutto al femminile. Globavia spa, storicamente impegnata in ambito aviazione civile e militare, ha siglato un accordo con l’imprenditrice indiana Pratima Dzousa per allargare ulteriormente i propri orizzonti e entrare nel mondo dei tessuti e delle uniformi.
Accordo che è stato presentato giovedì scorso a Roma: “Produrremo inizialmente uniformi per tutte le forze armate – ha spiegato appunto la Ceo di Globavia spa, dott.ssa Debora Gambato – e poi spazieremo dagli allestimenti dei velivoli quindi dai tessuti dei sedili a tutto quello che riguarda gli aeroporti, non ponendoci limiti per il momento perché il nostro obiettivo è quello di posizionare il nostro brand anche in questo settore”.
Presente all’evento, invitata da Terziario Donna Confcommercio Roma un’ospite di eccezione, l’on. Anna Cinzia Bonfrisco, membro della delegazione NATO e Componente della Sottocommissione per la Sicurezza e Difesa del Parlamento Europeo, che ha spiegato: “Noi donne siamo la maternità in tutto quello che facciamo – ha affermato. Viviamo in un’epoca speciale in cui tutto può cambiare e deve cambiare. Oggi abbiamo ancora bisogno di sottolineare il valore del lavoro femminile, ma un giorno mi auguro questa nostra diversità sarà talmente osmotica con la diversità degli uomini che non avremo più bisogno di celebrare la bravura e l’intraprendenza delle donne”.
“Invitata dalla presidente Simona Petrozzi – ha concluso Bonfrisco – oggi ho potuto conoscere più da vicino una realtà che rappresenta un modello, un sogno che si realizza: un’imprenditrice che riesce a farsi largo su un terreno non certo facile e di quasi esclusiva competenza maschile, come quello militare. Ma soprattutto una donna che è riuscita a vincere la sfida più importante, quella di trascinare dietro di sé le altre donne dando a loro la medesima opportunità. Questa è la missione più importante del nostro lavoro: il rafforzamento del ruolo delle donne nel mondo”.
Presente all’evento anche le attrici Samuela Sardo, protagonista storica di “Un posto al Sole”. Oltre al Consiglio Direttivo di Terziario Donna Confcommercio Roma, ospite Serena Maria Candigliota, ex Assessora alle Politiche Sociali, Sanitarie e Pari Opportunità del XIII Municipio di Roma Capitale, attualmente mediatore interculturale ed impegnata nel linguaggio come strumento per la lotta alla violenza di genere.
Tante le giornaliste presenti impegnate nel l’empowerment femminile come Francesca Pucci, coautrice del Podcast e blog “Women on the web”. Globavia Spa è un’azienda di intermediazione sia militare che civile, una caratteristica che la distingue dalle altre aziende che tendono a lavorare esclusivamente in un o nell’altro campo. Si occupa della fornitura e dello stoccaggio di componentistiche e strumentazioni di bordo, dai radar alle batterie. Ha all’attivo importanti partnership con aziende internazionali del settore e si appresta ad ampliare il “core business” entrando nel settore dei tessuti specializzati: “Mio padre, da quarant’anni nel settore ha fondato questa azienda ormai più di vent’anni fa, – ha spiegato ancora la dott.ssa Gambato – mi ha trasmesso l’amore per questo mestiere, quello dell’imprenditore, e la tenacia per continuare il suo lavoro in un settore che è prettamente maschile. È stato difficile affermarci e lo è ancora, ma con il mio team stiamo vincendo questa sfida e oggi siamo qui per annunciarne un’altra, perché l’imprenditoria femminile non si ferma mai”.
“Per noi di Terziario Donna Confcommercio Roma – ha spiegato Simona Petrozzi, presidente Terziario Donna Confcommercio Roma e vice presidente nazionale Terziario Donna Confcommercio – Globavia Spa rappresenta un case history, un segnale per il futuro. Un esempio di passaggio generazionale al femminile e soprattutto di coraggio quello di mettersi in gioco in un settore difficile come quello militare, e di farlo con un team tutto al femminile, cercando anche di diversificare il core business”.
Poi parola alla partner indiana: “La nostra partnership – ha spiegato appunto Pratima Dzousa, Ceo di un’azienda internazionale specializzata nella produzione di tessuti e nello specifico divise – nasce da una sintonia. Siamo due donne, due imprenditrici che ogni giorno si impegnano per affermare il proprio lavoro.
Il nostro rapporto nasce da un’amicizia in comune, nel tempo è poi maturata l’idea di collaborare attivamente”. “Scegliere un partner indiano quando si è un’azienda che opera nel paese della moda è sicuramente una grande sfida, ma la realtà di Pratima – ha aggiunto Gambato – è un esempio vincente, produce per diversi paesi del mondo, dagli Emirati al Marocco, con un giusto equilibrio tra qualità e costi di produzione, nel rispetto dei lavoratori”.
Il moderatore dell’evento, prof. Paolo Castiglia, ha spiegato come “puntare sulle donne sia sicuramente vincente”. In chiusura la presidente di Terziario Donna Confcommercio, Simona Petrozzi, ha ricordato come “le donne siano portatrici di legalità e merito creditizio, e poi le donne, procreando e quindi occupandosi della sopravvivenza, hanno una visione a 360° che nel mondo degli affari è vincente”.
Economia
Inarsind: dall’Assemblea continuità e compattezza
Eletti ieri per acclamazione i membri del CD nazionale per il quadriennio 2023-2027

Un forte segnale di continuità e compattezza è venuto ieri, 21 settembre, dall’ Assemblea elettiva tenutasi a Roma per eleggere il nuovo CD di Inarsind.
L’Associazione di rappresentanza e tutela di Ingegneri e Architetti liberi professionisti ha confermato i vertici mantenendo nel ruolo presidente, vicepresidente e segretario nazionale: per il quadriennio 2023-2027 sono stati infatti eletti per acclamazione: Carmelo Russo (CT ) presidente, Marco Becucci (AR) segretario, Ruggero Frusca (BS) tesoriere, Mauro Iacumin (UD) vice presidente, Antonio Florio (VV) consigliere, Sergio Myallonnier (BG) consigliere e Francesco Misceo (BA) consigliere.
“Tutto questo ci darà ancora più forza – afferma in proposito il presidente nazionale Russo – per portare avanti le tante azioni sindacali, le iniziative e le innovazioni che Inarsind propone ogni giorno a supporto degli ingegneri e architetti liberi professionisti: sono convinto che sapremo proseguire il cammino che da più di 70 anni ci unisce e contraddistingue”.
“Inarsind – conclude Russo – non farà mai mancare i propri contributi in occasione della partecipazione a iniziative e ai tavoli di interesse, a tutela dei Liberi Professionisti che rappresentiamo”.
Economia
ll Codice dei Contratti Pubblici deve essere urgentemente modificato
ALA – ASSOARCHITETTI, ANTEC, ASSO Ingegneri e Architetti, INARSIND, Associazioni di Liberi Professionisti tutte aderenti a CONFPROFESSIONI continuano a chiederlo con forza

“Così com’è attualmente strutturato, il D.Lgsv 36/2023 ormai in vigore dallo scorso luglio – spiegano – rappresenta, per la presenza di diverse difficoltà che alcune norme impongono, una forma discriminazione nei confronti dei tecnici liberi professionisti”.
Circa il periodo di validità del curriculum professionale, in particolare, occorre emendare quanto previsto dal comma 11 dell’art. 100, per le procedure di aggiudicazione dei servizi di architettura e ingegneria, che limita al triennio precedente a quello di indizione della procedura di gara, il possesso di un fatturato globale non superiore al doppio del valore stimato dell’appalto. Si tratta di una limitazione ingiustificatamente restrittiva anche perché non prevede la possibilità di poter far valere contratti analoghi a quello in affidamento, svolti a favore di soggetti privati (con conseguente svilimento dei curricula)”.
Secondo le Associazioni si tratta inoltre, di una prescrizione che rischia di turbare il libero mercato e la concorrenza dei servizi professionali, in quanto riserva soltanto a pochi grandi studi iperspecializzati, la possibilità di possedere, per il breve triennio ammesso all’esame, contemporaneamente la referenza dell’importo del fatturato e la sua specifica attribuzione alle categorie classi di opere in gara. Non si comprende quale vantaggio ci sia per la P.A. nell’imporre le restrittive limitazioni in questione, limitazioni che anzi si presentano contrarie al suo interesse, che è quello di ricorrere ad ampie rose di professionisti qualificati, in grado di possedere esperienze ben più estese di un triennio.
Inoltre appare discriminatoria nei confronti dei Liberi Professionisti anche la loro esclusione in via preliminare e ordinaria dall’incarico di Direzione dei Lavori (art.114, comma 6) dove il ricorso a professionisti esterni è limitato ai casi in cui le S.A. non dispongano delle competenze o del personale necessario ovvero nel caso di lavori complessi o che richiedano professionalità specifiche, ovvero qualora la stazione appaltante non sia una amministrazione pubblica, l’incarico è affidato con le modalità previste dal codice.
Analogamente dicasi per le attività di collaudo per le quali (art.116, comma 4) il ricorso a professionisti esterni è limitato ai casi di accertata carenza nell’organico della stazione appaltante, oppure di altre amministrazioni pubbliche, o nei casi di particolare complessità tecnica, la stazione appaltante affida l’incarico con le modalità previste dal codice. Peraltro, oltre che discriminatorie, le norme sopracitate mostrano di trascurare la ormai acclarata carenza di organico degli uffici della P.A.
Occorre anche ripensare l’attuale D.M. 17/06/2016 (“Decreto parametri”) e renderlo capace di coprire tutti i settori interessati dai servizi di ingegneria e architettura, oltre che adeguarlo a quanto richiesto dai contenuti previsti dal Codice per il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica. In proposito, tra l’altro, c’è da dire che avere mantenuto la stessa dicitura – PFTE – per un livello di progettazione che nella sua nuova veste comprende ben più numerose ed onerose prestazioni potrebbe indurre – come pure ha indotto – nel caso di affidamento all’esterno, a sottovalutarne i conseguenti compensi, con grave danno per la completezza e la qualità del progetto, prima che per i liberi professionisti incaricati.
Altro argomento cruciale è l’appalto integrato. “Dobbiamo in proposito rilevare – si spiega ancora – l’evidente sfiducia che il Codice pone sulla centralità del progetto e la sottovalutazione del contributo dei liberi professionisti, avendo decisamente puntato sull’Appalto Integrato. Ciò appare anche un evidente segnale di un’amministrazione pubblica che, nel suo complesso, sottovaluta anche sé stessa, avendo smarrito coscienza del proprio ruolo guida”. Questo per sottolineare un’ulteriore necessità di modifica, che riguarda la possibilità – oggi prevista dal Codice – di procedere all’affidamento all’appaltatore e il conseguente subappalto dei servizi di ingegneria e architettura. Un meccanismo attraverso il quale si alimenta una sorta di distorsione all’interno dei rapporti di lavoro e s’ingenerano ribassi a cascata, con esiti incerti per la qualità della progettazione.
Questo sistema vanifica tutte le procedure di selezione trasparente per l’affidamento degli incarichi professionali previste dalla legge, rinviandone le scelte alla discrezionalità esclusiva dell’appaltatore.
Circa il conflitto tra Codice dei Contratti e Parametri di Riferimento, in merito ai ribassi praticabili sui Parametri, nella sede di attribuzione degli incarichi occorre eliminare il conflitto tra il Codice dei Contratti, che prevede il ribasso sul compenso posto a base di gara e la legge sull’Equo Compenso (n. 49 del 21 aprile 2023) che impone il rispetto integrale dei parametri.
È da eliminare dal testo del Codice dei Contratti qualsiasi possibilità – anche eccezionale – di prestazioni a titolo gratuito, di cui, peraltro, la legge n. 49 prevede la nullità.
Economia
Inarsind al Demanio: si faccia chiarezza su progettazione immobili pubblici scolastici
L’Associazione di rappresentanza di Architetti e Ingegneri liberi professionisti scrive un nota con richiesta di chiarimento all’Ente

Nel mese scorso è stata data notizia dell’avviso – riservato alle Province e le Città metropolitane delle regioni Campania, Basilicata, Puglia e Calabria – con il quale l’Agenzia del Demanio mette a disposizione gratuitamente le competenze della Struttura per la progettazione prestazione di servizi di ingegneria e architettura e assistenza tecnica da effettuare sugli immobili pubblici ad uso scolastico di competenza. L’avviso è omnicomprensivo dal momento che prevede attività di progettazione e direzione lavori, ma anche assistenza tecnica per le Amministrazioni Locali.
Su questo tema interviene Inarsind, che rappresenta e tutela ingegneri e architetti liberi professionisti: “Stupisce – dichiara infatti in proposito il presidente dell’associazione Carmelo Russo – che a fronte della disponibilità ad eseguire gratuitamente la progettazione, sul sito dell’Agenzia siano pubblicati numerosissimi bandi per l’affidamento di servizi di ingegneria e architettura. Appare contraddittorio quindi che da una parte si dia disponibilità a progettare gratuitamente le scuole e, dall’altra, si propongano affidamenti all’esterno per immobile di diretta gestione dell’Agenzia”.
“Per questo – spiega ancora Russo – abbiamo inviato al Demanio una nota con la quale auspichiamo che la sua attività si limiti alla ricognizione delle necessità delle Amministrazioni Locali per poi renderle occasioni di lavoro a mezzo delle procedure previste dalla normativa vigente”.
Tutto questo anche perché giungono all’Associazione Sindacale di Architetti e Ingegneri Liberi Professionisti note di sorpresa e di scontento, di iscritti e non, nell’apprendere notizia dell’Avviso citato che, se avesse la finalità di redigere “in house” e “gratuitamente” le progettazioni di cui le Amministrazioni Locali necessitano, secondo i professionisti del settore rischierebbe di sottrarre loro non poche possibilità di lavoro, specie in un’area, quella del sud Italia, che spesso ne riserva già poche.
Nella nota, Inarsind ricorda come “in occasione della riunione della Cabina di regia PNRR, il Presidente di Confprofessioni – della quale Inarsind stessa fa parte – Gaetano Stella, ha affermato che le competenze dei professionisti possono contribuire all’attuazione di investimenti altamente innovativi ma anche per aiutare la PA a utilizzare al meglio le risorse europee, aggiungendo che occorre quindi ricreare un ambiente più favorevole nella cooperazione tra pubblica amministrazione, enti locali e il comparto dei liberi professionisti che possono far fronte alle stringenti regole europee sui progetti”.
“È con questo spirito – conclude la nota che Inarsind ha inviato al Demanio – che auspichiamo che l’Avviso sopra richiamato sia da intendere come occasione per consentire la ricognizione delle necessità delle Amministrazioni Locali e che di seguito l’Agenzia del Demanio, come peraltro è possibile evincere dalle numerose gare per servizi tecnici riscontrabili sul V/S sito, provveda a renderle occasioni di lavoro a mezzo delle procedure previste dalla normativa vigente”.
Inarsind interviene anche, fuori dalla nota per il Demanio, sul tema dei “Crediti incagliati” del Pnrr e plaude iniziativa della Regione Basilicata. Lo fa affermando che “in seguito al via libera che il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con una lettera inviata alla Presidenza del Consiglio, ha dato alla legge regionale della Regione Basilicata per la circolazione dei crediti fiscali per efficientamento energetico del patrimonio edilizio, eliminando qualsiasi sospetto di incostituzionalità, Inarsind auspica che altre Regioni vorranno seguire un tale modello, capace di dare una risposta al problema dei crediti rimasti incagliati”.
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