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Attualità

“L’Ora del Lupo”.. l’arte contemporanea torna ad Arezzo

Al via la programmazione “Lo studio ospita”: sabato 13 maggio inaugurazione della Mostra di Luca Ceccherini a Sottofondo Studio

Redazione Foritalynews

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Arriva…L’Ora del Lupo. “E’ l’ora in cui molta gente muore e molti bambini nascono, è quando gli incubi ci assalgono”. Sono parole di Johan Borg, protagonista dell’omonimo film di Ingmar Bergman (1968), ma per l’artista aretino Luca Ceccherini rappresentano anche l’ora del racconto o meglio del ricordo del racconto, che fa da struttura narrativa alle sue opere, che dal 13 maggio al 4 giugno saranno esposte a Sottofondo Studio in via Garibaldi 136° ad Arezzo.

L’artista aretino, che vive e lavora a Torino, è stato invitato a presentare le sue più recenti produzioni per inaugurare la programmazione de “Lo studio ospita” 2023 curata da Elena Castiglia, Bernardo Tirabosco e Jacopo Naccarato.Nella sua ricerca pittorica Ceccherini ha sempre intrecciato riferimenti di molteplice natura, attingendo da immagini personali, dalla pittura toscana e le sue simbologie, in composizioni che lavorano su più livelli di significato. La mostra si costruisce su un ciclo di nuovi dipinti e disegni che proseguono questo processo di stratificazione e attraverso cui l’artista ci racconta e si racconta.

La mostra propone un viaggio atemporale, lasciandosi guidare dal ticchettio dell’ora in cui tutto è confuso, quando memoria, realtà, incubi e mito si costruiscono e confondono. Nei dipinti una luce riflessa, dorata, a volte latente scalda le immagini e svela i dettagli più nascosti, riportandoci intorno al focolare dove la trasmissione orale diventa conoscenza.

Le vicende delle favole che ascoltava da bambino prima di andare a dormire, le iconografie della storia dell’arte toscana e i suoi ricordi si incontrano in ampie porzioni di paesaggio composto da dettagli di vegetazione, boschi e alti orizzonti montani tipici del Casentino. Dalle tele più grandi, ai disegni che le accompagnano siamo invitati a rintracciare i più sottili riferimenti in composizioni in cui l’astrazione gioca con una figurazione delicata.

È possibile visitare la mostra sabato 13 maggio dalle 18 alle 21. La mostra resterà aperta fino al 4 giugno su appuntamento. Per prenotazioni scrivere a infosottofondostudio@gmail.com

Articoli o comunicazioni a cura della redazione di Foritalynews

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Attualità

“Il lavoro riparte dalle donne. Competenze e merito le logiche che devono guidare il paese…”

I dati a supporto di questa realtà da uno studio Confcommercio presentato nel Forum del Gruppo Nazionale Terziario Donna

Paolo Castiglia

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L’Italia è in piena crisi demografica. Le donne non fanno figli, a differenza degli altri paesi europei, dove sono più numerose le donne che lavorano. Più lavoro, più welfare, più strumenti di conciliazione lavoro-famiglia, più figli: ad esempio Paesi come Danimarca, Svezia e Islanda hanno un indice di fertilità all’1,7% rispetto all’1,2 dell’Italia e hanno il 77% di tasso partecipazione al lavoro. Spostare il tasso di partecipazione femminile dal nostro 49% al 60% della media europea o al 65% della Germania non garantirebbe di avere mediamente più figli per donna, ma aprirebbe sicuramente una possibilità.
Tutto ciò emerge da un report dell’Ufficio Studi Confcommercio che è stato presentato ad Arezzo in settimana nel corso del Forum annuale organizzato dal Gruppo Nazionale Terziario Donna Confcommercio, dedicato al tema “Economia e Lavoro: progetti ed azioni per le imprese e la società”.

L’evento è stata occasione per riflettere sull’occupazione femminile, e dai lavori è emerso come il terziario di mercato sia un settore “molto fertile” per l’occupazione femminile: su 100 donne che lavorano alle dipendenze a tempo indeterminato 75 sono infatti occupate in questo settore, così vitale da essere anche palestra per eccellenza dell’auto-imprenditorialità. Il terziario è donna perché su 100 occupati dipendenti nei servizi 51 sono donne, mentre su 100 occupati dipendenti nell’industria e nelle banche solo 27 sono donne, e poi si lavora prevalentemente a tempo indeterminato: su 100 donne dipendenti nel terziario di mercato, oltre 65 hanno un contratto a tempo indeterminato.

La presidente nazionale del Gruppo Terziario Donna, Anna Lapini, ha illustrato i principi ispiratori del TdLab 2023: “Abbiamo voluto dedicare il nostro meeting annuale a tutte quelle specifiche iniziative che possono creare un cambiamento culturale mirato a raggiungere una più equa parità di genere, attivando i talenti femminili per stimolare la crescita economica e sociale del Paese. Progetti ed iniziative che devono andare di pari passo con l’evoluzione contrattuale e legislativa: nel decreto lavoro abbiamo apprezzato la riduzione del nucleo contributivo, che auspichiamo possa diventare strutturale, e l’incentivazione al welfare aziendale.

Ha partecipato all’evento Simona Petrozzi, vicepresidente nazionale del Gruppo Terziario Donna e Presidente del Gruppo Terziario Donna Confcommercio Roma: “Il terziario di mercato è donna, per l’alta partecipazione femminile fra i lavoratori dipendenti. Il Terziario di mercato è donna, perché è il settore di elezione delle imprese femminili, in particolare per le imprese che si affacciano sul mercato, che rispetto alle imprese gestite da uomini presentano una maggiore concentrazione nel settore dei servizi, il 66,9% contro il 55,7%. Quindi l’imprenditoria femminile del terziario gioca un ruolo determinante per innescare quel circolo virtuoso necessario per costruire una crescita occupazionale, demografica, economica senza la quale l’Italia rischia di non accorciare le distanze con gli altri Paesi e rimanere “fanalino di coda”. L’importanza delle competenze e del merito in tutti i settori devono essere sempre le logiche guida delle scelte strategiche del Paese”.

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Attualità

Primavera 2023 il trionfo del color pastello

Primavera 2023 il trionfo del color pastello

Gloria Gualandi

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Tinte chiare e delicate per la stagione che precede l’estate

E’ primavera, malgrado il maltempo, e per la moda deve essere, la primavera dei colori pastello. Questa Primavera Estate 2023 nelle sfilate non fa eccezione.

Lo spiega la prestigiosa rivista Elle, che racconta come, da sempre ci sia uno stretto legame tra queste tinte così chiare e delicate e la stagione che precede l’estate, “tanto che in questo periodo è quasi inevitabile vedere sbocciale per le strade outfit dai colori tenui e sorbetto. I colori pastello infatti, tornano di moda ad ogni primavera, indipendentemente del boom di matrimoni e ricevimenti imminenti e per i quali queste tonalità sono particolarmente adatte. I colori pastello si possono infatti indossarle tutti i giorni in modo super easy e femminile”.

Rosa confetto, celeste polvere, acquamarina e lillà: i colori pastello tornano quindi sulle passerelle Primavera Estate 2023, che non a caso ci offrono una vastissima varietà di abiti dalle tinte pastello ai quali difficilmente potremmo resistere. Dai modelli più lunghi ed eleganti a quelli più corti e sbarazzini, la tendenza resta comunque quella degli abiti color pastello, che si riconferma una delle più forti di stagione. E allora aspettando il bel tempo… lavoriamo col pastello.

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Attualità

“Scegliamo la vita”: domani a Roma la manifestazione per il diritto alla vita

Il corteo sfilerà da Piazza della Repubblica a Piazza San Giovanni in Laterano

Daniele Sebastianelli

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Oltre 120 le associazioni attese nella capitale, provenienti da tutta Italia, e migliaia di persone per “celebrare la bellezza e la dignità della vita umana” e difendere “il diritto primario alla vita”.

“C’è un popolo – dicono in una nota gli organizzatori – che vuole lanciare una sfida a tutta Italia: investire e credere nella Vita, nelle famiglie, nella protezione dei bambini, dei giovani, delle mamme e dei papà, degli anziani, dei disabili e fragili”, perchè “soltanto proteggendo la vita in ogni sua fase, dal concepimento fino alla morte naturale, possiamo aspirare a un Paese civile in costante crescita”.

Uno degli obiettivi degli organizzatori è anche quello di arrestare il calo demografico definito “un dramma italiano ed europeo” che si può fermare “con politiche di cura, sostegno, accompagnamento, sgravi fiscali e incentivi per aprire alla Vita”.

Ma non solo, la manifestazione vuole anche opporsi “alle spinte pro eutanasia per le persone fragili o anziane, a quelle per la liberalizzazione della droga e la mercificazione della gravidanza con l’utero in affitto” secondo le parole di Massimo Gandolfini, uno dei portavoce della Manifestazione pro life che partirà domani, alle ore 14, da Piazza della Repubblica per poi concludersi, dopo un corteo, a Piazza San Giovanni in Laterano.

Mostrare “la bellezza della famiglia, aperta alla Vita, vera speranza del nostro Paese” è l’auspicio di Maria Rachele Ruiu, l’altra portavoce dell’evento, che chiede uno “sguardo privilegiato sulle donne, troppo spesso discriminate perché mamme, o abbandonate alla solitudine e all’aborto di fronte a gravidanze inaspettate o difficili”. “L’Italia – ha detto – restituisca a tutti la vera libertà, quella che non rinuncia a nessuno e accoglie, custodisce e si prende cura di tutti: dal più piccolo nascituro fino alla vita più fragile, ferita, scartata”.

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