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Ambiente

LA CITTA’ RESILIENTE: DA AVVERSITA’ A RISORSA

Aree verdi e gestione delle acque come risposta ai cambiamenti climatici

Collaboratori occasionali

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Scritto da Lisetta Russo

Resiliente, dal latino resiliens-entis part. pres. di “resiliere”, rimbalzare, saltare indietro.

Un termine che ha mutato il suo valore nel corso del tempo. Inizialmente poco noto ed utilizzato, assume poi un valore unicamente in ambito tecnico, andando a definire la capacità di un materiale di resistere senza rompersi.

Bisogna arrivare al secondo decennio del nuovo millennio per assistere alla reinterpretazione e ricontestualizzazione del termine resilienza, quando entra in contatto con il lessico comune, con il significato di adattarsi al cambiamento, saper convivere con e superare eventi di shock o stress costanti.

Nella cultura attuale quindi, la resilienza assume valore in molteplici contesti, come ad esempio quello urbano. La resilienza della città. Che portata ha questo concetto? E perché è importante?

Avversità e conseguenze

Le città occupano meno del 3% della superficie globale, ma più del 50% della popolazione mondiale vive oggi in contesti urbani, e, soprattutto, le città sono responsabili del 75% dell’emissione dei gas serra.

È previsto un incremento del riscaldamento globale superiore a 1,5°C, limite oltre il quale i danni causati al sistema terrestre saranno di natura irreversibile. Gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più evidenti e si manifestano in forme di diversa natura in ogni macro ed eco sistema.

Le minacce si stanno concretizzando e in ambito urbano si manifestano con ondate e isole di calore, periodi di siccità alternati a piogge sempre più violente, innalzamento del livello del mare e perdita della biodiversità vegetale ed animale. Ognuno di questi fenomeni, sommato a quelli più evidenti in contesti come gli oceani e le regioni tropicali ha indubbie ripercussioni nelle città anche dal punto di vista economico e sanitario.

Vogliamo intendere il termine città con il significato di insieme di relazioni economiche, sociali ed infrastrutturali in stretto legame tra loro e con il territorio su cui insistono.

Ne deriva che è proprio nelle città che emerge e si sviluppa il maggior numero di problematiche economiche, sociali ed ambientali ed è quindi nelle città, che si devono riconsiderare i concetti di vivibilità, durabilità e, soprattutto, sostenibilità.

Le città, per loro natura, combattono con cambiamenti continui ed eventi imprevedibili, ai quali devono inevitabilmente adattarsi al fine di sopravvivere loro stesse e garantire allo stesso tempo un vivere di qualità agli individui che le abitano.

La resilienza urbana ha un grande potere su questi continui cambiamenti. È essenziale perciò sviluppare la capacità, insita in ogni sistema urbano, di ridurre i rischi e i danni derivanti da essi, sfruttandone le possibili risorse.

Elementi della città resiliente

Gli aspetti su cui si può agire direttamente per attuare un processo di resilienza urbana sono quelli racchiusi nei così detti sistema verde e sistema blu.

Il sistema verde comprende tutti gli elementi naturali e vegetali atti a ricostituire uno sviluppo omogeno del verde su tutto il territorio urbano. Infrastrutture lineari e puntuali che giocano un ruolo fondamentale nella trasformazione in superfici permeabili e naturali, di tutte quelle aree che, fino ad oggi, sono state sviluppate come spazi cementificati ed impermeabili; e che lasciavano al verde una mera funzione decorativa o peggio riempitiva.

Il sistema blu comprende tutte quelle soluzioni tecnologiche e naturali utili a gestire in maniera ottimale la parte idraulica presente nella città.

Questo tipo di sistemi, che possono essere identificati come rain gardens, bioswales o ancora, piazze inondabili rappresentano la soluzione possibile per gestire e con­trollare le grandi quantità d’acqua piovana provenienti principalmente dai tetti degli edifici, dalle sedi stradali e dalle grandi aree pavimentate.

Inoltre, contribuiscono notevolmente alla riduzione dell’inquinamento idrico intercettando e trattenendo l’acqua piovana di ru­scellamento e deflusso urbano, riducendo il cosiddetto effetto “runoff” e permettendo un filtraggio e una depurazione del tutto naturale dell’acqua raccolta, oltreché un suo rallentamento nell’af­flusso alle falde acquifere e ai corsi d’acqua, tale da ridurre la possibilità di fenomeni alluvionali a valle.

L’acqua penetra lentamente nel suolo, e venendo filtrata viene consegnata all’impian­to fognario in maniera meno inquinata, meno veloce e con un flusso costante, in modo da non alterare il regolare funzionamento dell’impianto stesso.

Questi innovativi sistemi risultano essere anche un valido modo per riqualificare e mi­gliorare esteticamente gli spazi pubblici e privati, creando paesaggio e biodiversità.

Inoltre, se collegati ad un sistema di accumulo e conservazione delle acque meteoriche filtrate, permettono di ottenere un ottimo risparmio idrico derivante dal riutilizzo delle stesse.

Bisogna quindi avvalersi di e condividere processi, piani politici e progetti a scala territoriale ed internazionale, obiettivo già avviato nell’aprile 2013 da parte della Commissione Europea con la pubblicazione della prima Strategia di Adattamento ai Cambiamenti Climatici sulla piattaforma “Climate ADAPT”.

Rendere una città resiliente significa allora renderla immune e capace di convivere con gli eventi estremi e i fenomeni costanti a cui è sottoposta ed è evidente come per contrastare questo fenomeno innescato sia indispensabile la cooperazione di più settori e la combinazione di strategie diverse.

per gentile concessione di https://www.archi-blog.it/ 

Gli articoli che seguono sono scritti da collaboratori, a vario titolo, della testata. Alcuni, occasionalmente, scrivono ancora. Altri non più.

Ambiente

Canarie, Tenerife: destinazione ecosostenibile ma non solo

Riconoscimento Unesco che inserisce quello dell’arcipelago nell’elenco dei cieli più puliti al mondo

Gloria Gualandi

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Lunghe passeggiate lungo le spiagge di sabbia bianca: a Tenerife, infatti, c’è la famosissima area marina di Teno-Rasca che si estende tra la costa sud e l’isola di La Gomera. Per chi ama guardare delfini e balene è un posto tra i migliori al mondo, dove si può poi sorseggiare un Barraquito, bevanda tradizionale delle Isole Canarie, molto popolare a Tenerife: una miscela di caffè, latte condensato, liquore tipico, schiuma di latte, scorza di limone e cannella in polvere.

Silvia Donatiello, rappresentante dell’Ente del Turismo di Gran Canaria in Italia, ha recentemente spiegato che “Le Canarie e Tenerife sono una destinazione eco sostenibile e per il 46% il territorio riserva il miglior clima del mondo… con una media di 23-24 gradi tutto l’anno”. Come è noto Tenerife è l’isola più grande delle Canarie e nonostante siano geograficamente situate nell’Oceano Atlantico, vicino al Marocco e al Sahara Occidentale, le Isole Canarie appartengono alla Spagna.

Nel dicembre 2021 Gran Canaria ha sottoscritto il compromesso delle Nazioni Unite 2030 sulla sostenibilità proponendosi di ridurre del 40% le emissioni di CO2, entro il 2030. “Recentemente – spiega ancora Donatiello – abbiamo ricevuto un riconoscimento come una delle 15 destinazioni migliori in Europa, per il più alto numero di strutture certificate sempre dalla biosfera. Siamo anche una destinazione starlight, altro titolo dell’Unesco, per i cieli più puliti al mondo”. C’è una discussione infinita su quale parte dell’isola sia più bella, settentrione o meridione, ma sia il Sud che il Nord hanno i loro vantaggi. Comunque ovunque si riscontra un clima temperato molto stabile e spiagge perfette per nuotare e prendere il sole. Tenerife poi offre praticamente tutto: appunto piacevoli spiagge, montagne da vivere e cibi e bevande autentici, deliziosi paesaggi e anche una vibrante cultura e una piacevole vita notturna tipica di tutte le Canarie.

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Ambiente

Ulteriore rafforzamento finanziario per Greenthesis

Il gruppo italiano per crescere ancora nella transizione ambientale ed energetica

Redazione Foritalynews

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Planesys, azionista di riferimento di Greenthesis, e PATRIZIA, attraverso fondi europei infrastrutturali di strategia mid-market, stipulano accordi vincolanti per la compravendita di una partecipazione di minoranza in Greenthesis, principale gruppo italiano indipendente di gestione dei rifiuti.

Ad esito del closing dell’operazione verrà promossa un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria finalizzata al delisting delle azioni Greenthesis. L’acquisizione valorizzerà Greenthesis con un equity value di circa 340 milioni di euro. Planesys e PATRIZIA intendono sostenere Greenthesis affinché, attraverso nuovi investimenti e acquisizioni, la stessa possa recitare un ruolo ancor più di rilievo nell’ambito della transizione ambientale ed energetica.

Andrea e Simona Grossi, azionisti di riferimento di Planesys, affermano: “Riteniamo che questa operazione, fondata sul presupposto di mantenere in capo alla nostra famiglia la maggioranza del capitale e l’indirizzo gestionale, e dal contenuto prettamente strategico, sia una scelta opportuna per permettere al gruppo Greenthesis di svilupparsi in modo più rapido e flessibile – con l’ausilio ed il supporto di uno dei principali fondi infrastrutturali europei – mirando ad uno sviluppo e ad una crescita complessivi che possano posizionare Greenthesis tra i principali operatori europei nel settore dei servizi ambientali in maniera moderna e sostenibile”. Matteo Andreoletti (Head of Infrastructure Equity per l’Europa e il Nord America di PATRIZIA) spiega: “Siamo incredibilmente entusiasti di rafforzare la nostra posizione nell’economia circolare europea con l’investimento in Greenthesis, che non solo è il principale operatore indipendente italiano nella gestione dei rifiuti, ma è anche un partner altamente complementare alla crescente piattaforma di PATRIZIA per la produzione di energia dai rifiuti. Con le comunità e la società future caratterizzate dalla spinta verso economie a basse emissioni di carbonio, le soluzioni innovative di green energy che supportano la transizione energetica globale offriranno interessanti opportunità di investimento che consentiranno agli investitori rendimenti sostenibili nel lungo periodo”.

Planesys, holding di partecipazioni della famiglia Grossi, è una società che detiene e gestisce partecipazioni ed interessenze in altre società, per le quali svolge, inter alia, servizi di indirizzo strategico e direzionale, programmazione economico-finanziaria, consulenza in ambito direzionale. Si occupa peraltro della valorizzazione del nome e del brand del gruppo Greenthesis di cui è a capo, attivo nella fornitura di servizi di logistica, conferimento, trattamento, trasformazione, trattamento e smaltimento, riciclo e recupero di qualunque tipo di rifiuto, liquido o solido, di qualsiasi tipologia e forma, messa in sicurezza, bonifica e riqualificazioni territoriali oltreché di produzione e vendita di energia da fonti rinnovabili.

Presente in tutto il mondo, PATRIZIA invece offre da 40 anni opportunità di investimento in asset immobiliari e infrastrutturali per investitori istituzionali, semi-professionali e privati. Gestisce circa 57 miliardi di euro di asset e impiega oltre 1000 Professionisti in 28 sedi nel mondo. Dal 1984 è impegnata nella responsabilità sociale aiutando i bambini bisognosi, dal 1992 in stretta collaborazione con il Bunter Kreis (“circolo colorato”) in Germania per la cura dei bambini affetti da gravi malattie, e dal 1999 attraverso il sostegno alla Fondazione PATRIZIA. Negli ultimi 25 anni, la Fondazione PATRIZIA ha permesso a più di 600.000 bambini e giovani in tutto il mondo di accedere all’istruzione, all’assistenza sanitaria e a una casa sicura per una vita migliore.

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Ambiente

Greenthesis: il progetto per la produzione di biometano promosso dalla controllata

Rifuture S.r.l. ottiene l’inserimento nella graduatoria del GSE per il riconoscimento dei relativi incentivi economici

Paolo Castiglia

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Il progetto imprenditoriale in via di sviluppo da parte della Rifuture S.r.l., società appartenente al perimetro quotato e controllata da Greenthesis S.p.A., progetto che la stessa ha presentato nell’ambito della procedura competitiva redatta ai sensi dell’art. 6 del DM 15 settembre 2022, è stato selezionato dal Gestore Servizi Energetici per rientrare nel contingente di capacità produttiva secondo quanto indicato nell’Avviso pubblico del 13 luglio 2023.

Si tratta della seconda procedura competitiva per l’accesso agli incentivi per il biometano previsti dalla misura PNRR denominata “Sviluppo del biometano, secondo criteri per la promozione dell’economia circolare” – Missione 2, Componente 2, Investimento 1.4. L’iniziativa promossa dalla Rifuture S.r.l. consiste nella costruzione e successiva gestione di un impianto, da realizzarsi in Provincia di Latina, per il trattamento delle frazioni umide dei rifiuti e degli scarti di origine vegetale, per un totale di 80 mila tonnellate annue complessive, al fine di produrre biometano liquefatto e compost di qualità.

Il riconoscimento così ottenuto conferma la bontà tecnica del progetto e rappresenta un altro importante passo in avanti del complessivo processo di diversificazione delle attività del Gruppo verso soluzioni tecnologiche coerenti con i paradigmi della transizione ecologica ed energetica in atto. L’azienda.

Greenthesis S.p.A. rappresenta il principale pure player indipendente quotato in Italia specializzato nella gestione integrata del ciclo dei rifiuti in una logica improntata all’economia circolare ed alla sostenibilità ambientale. Più in particolare, il Gruppo Greenthesis è attivo nelle seguenti aree: trattamento, recupero, valorizzazione multimateriale – secondo i principi della circular economy – e smaltimento di rifiuti industriali, urbani, speciali ed assimilabili agli urbani; bonifiche e risanamenti ambientali; attività di ingegneria ambientale; termovalorizzazione di rifiuti; produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e di biocarburanti avanzati.

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