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Società

Trasmettere i valori: come scegliere?

Collaboratori occasionali

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Il riferimento sembra essere il ‘mercato’, ma è necessaria l’affermazione di un ‘modello’

di Pietro Grassi

Molti aspetti tendono a mostrare che oggi, in materia di scelte di valori, sia che si parli di valori religiosi o meno, vi è la tendenza al bricolage. Questo bricolage si traduce per esempio, nella costruzione di un credo individuale ovvero di una tendenza dell’individuo a scegliere i suoi valori e a disporre a riguardo. Il modello di riferimento, oggi, nella scelta di valori e credenze sembra essere il ‘mercato’. Qui, invece, si vuole ribadire la necessità dell’affermazione di un ‘modello’. Si parte dalla constatazione che la chiarezza del modello familiare ha una influenza decisiva sull’autonomia e sulla fiducia in se stessi dei giovani.

Sembra rilevante, allora, domandarsi quali sono i valori da promuovere e da tradurre in atti perché la famiglia possa contribuire alla ricerca di un equilibrio tra sviluppo personale ed impegno sociale. In questa prospettiva, sarà forse opportuno restituire alla famiglia una parte delle sue funzioni che sono state delegate ad altre istituzioni della società. Si ritiene, in particolare, che la famiglia possa diventare un luogo per apprendere la necessaria distanza critica riguardo le idee dominanti e i conformismi comportamentali, favorendo opzioni che sviluppino maggiormente la solidarietà, la convivialità, la condivisione e la gratuità.

La famiglia appare spesso come il rifugio dei valori tradizionali. È importante notare che i giovani sono fondamentalmente, portatori di valori e di esigenze. Questo anche se i valori giovanili non possono essere ritenuti dei valori assolutamente nuovi, ma che hanno la tendenza piuttosto a ricordare la purezza e la radicalità affievolita dei nostri propri valori. Essi potrebbero presentarsi come il segnale della necessità di una nuova etica e di un rinnovamento critico dei valori.

Nessuna educazione può essere intrapresa senza riferimento ad una visione dell’uomo che si propone di promuovere: ci sono dei valori che donano senso alle azioni, anche se si deve constatare che trovare finalità che abbiano un consenso unanime è, al giorno d’oggi, quasi impossibile. Si deve privilegiare l’educazione finalizzata al benessere o meglio al ‘pienessere’ oppure si deve educare all’importanza dell’impegno e dell’applicazione nello studio in vista di un miglioramento di se stessi? Si devono, quando si parla di un bambino immigrato, valorizzare le sue differenze culturali o piuttosto assicurare la sua inculturazione al fine di permettergli una migliore integrazione? Si deve promuovere una cultura generale umanistica e far emergere dei comportamenti altruistici o proporre piuttosto una formazione che si adatti al mondo economico, e sviluppare le attitudini del guadagno al fine di preparare alla insensibile e spietata competizione sul mercato del lavoro? Queste questioni, le cui risposte fissano la direzione e il senso dell’azione, sono estremamente importanti. Sembrerebbe che oggi la questione del senso abbia uno statuto di indicibilità, che sia solo oggetto di una discussione permanentemente vana e senza risposte unanimi.

La solitudine non solo  degli adolescenti, ma anche degli adulti,  si accompagna  spesso al venir meno di alcuni legami primari di parentela che porta a un maggiore  isolamento delle famiglie comportando,  di conseguenza,  probabilità per bambini e adolescenti di crescere con ridotti o, a volte, assenti legami di parentela orizzontale come ad es. fratelli, cugini; mentre le relazioni verticali,  nonni, zii, bisnonni, si spezzano più facilmente o si complicano maggiormente per via delle separazioni e dei divorzi e diventano più faticose da sostenere.

Tra i diversi aspetti che hanno contribuito al cambiamento vanno considerati una maggiore tolleranza di fronte alle trasgressioni, che si accompagna ad una sorta di erosione dell’autorevolezza e dell’autorità degli adulti; una minore capacità degli adulti di essere accanto ai bambini e agli adolescenti non solo per mancanza di tempo, ma anche di conoscenze e di formazione.  Non meno importante è la forte influenza dei modelli e degli stili di vita trasmessa dai media con una diminuzione della percezione del rischio associata a una forte pressione ad assumere proprio quegli atteggiamenti e comportamenti considerati rischiosi.

Gli articoli che seguono sono scritti da collaboratori, a vario titolo, della testata. Alcuni, occasionalmente, scrivono ancora. Altri non più.

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Attualità

Sicilia vacanti Il primo album di Alessandro D’Andrea Calandra

Redazione Foritalynews

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S’intitola “Sicilia vacanti” il primo album dell’agrigentino Alessandro D’Andrea Calandra che con questo lp si affaccia nel modo discografico italiano. Lo fa con un disco scritto in dialetto, dando libero sfogo allo stile musicale che meglio definisce la sua terra natia. Un genere ethno-folk che risente della tradizione culturale siciliana, affondando le radici in un passato remoto fatto di storie da raccontare.

Storie vissute, ascoltate e che, nelle tracce di Sicilia vacanti, diventano quadri cangianti dai colori speziati, spargendo profumi antichi. Pregni di sapori atti a contraddistinguere un’epoca. Storie di immigrazione, di viaggi, di coraggio, di persone che affrontano disavventure ritrovando la loro terra o combattendo per essa.

I brani del nuovo album di Alessandro D’Andrea Calandra danno voce alle persone che nella sua Sicilia hanno vissuto e lottato in questi frangenti musicali. “Sicilia vacanti”; “Èuno”; “L’Isola di Allah”; “Danza saracina chista sira!”; “Federicu (gioia di lu munnu)”; “L’avemooh hoonkya dance”; “Cumpagna Luna”; “Cori fa’ la vovò”; “Si ‘u munnu fussi amuri”; “Cugliemuli sti spichi!” sono la tracklist di un “progetto d’amore”.

Le parole intersecano una musica soave ed etnica, capace di far viaggiare la mente dell’ascoltatore in quei meandri storici. Ci si addentra negli orizzonti dispersi di un passato lontano. Palermo, Agrigento, l’impero bizantino, i Saraceni. Immagini storiche che descrivono un mosaico di suoni pronto ad ergersi difronte a noi mostrando la realtà di un popolo caparbio. Un popolo fiero che ha messo le sue radici in quel tempo e che in quelle immagini rivede sé stesso.

Alessandro D’Andrea Calandra pubblica “Sicilia vacanti”. Un disco inedito fatto di canzoni che, prese nel loro insieme, diventano le splendide figure di unico quadro dipinto a mano dall’artista.

Segui Alessandro D’Andrea Calandra su FB / IG / TT / YT

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Economia

“Passioni in Fiera”: tutto pronto
per la Spring Edition aretina

Sabato 16 e domenica 17 marzo in Arezzo Fiere e Congressi intrattenimento, gioco, sport, animali, laboratori e curiosità

Paolo Castiglia

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Torna ad Arezzo Fiere e Congressi un evento da non perdere con molteplici occasioni di intrattenimento, gioco, sport, laboratori e curiosità e per coltivare o scoprire nuove passioni e attività per tutta la famiglia: si tratta di “Passioni in Fiera”. Siamo giunti alla quarta edizione dell’unico appuntamento in Italia che racchiude in 10.000 mq spazi per esperienze e hobby senza risparmio di iniziative e di idee, con un programma davvero ricco.

L’edizione primaverile della kermesse, reduce dal grande successo della scorsa edizione autunnale, è in programma sabato 16 e domenica 17 marzo, e ospita oltre 150 espositori, distribuiti in diverse le aree tematiche: dallo Sport e Tempo libero all’Outdoor, dal Giardinaggio alla Creatività, dall’Artigianato al mondo Green e il padiglione “Nirvana” dedicato al Benessere. Per i più piccoli Giochi, Gonfiabili e la Fattoria degli Animali. Spazio anche al food con Birre Artigianali, prelibatezze dolci e salate, miele e cioccolato.

“Ogni settore – spiega Ferrer Vannetti, presidente di Arezzo Fiere e Congressi – ospiterà numerosi espositori e aziende, veri specialisti con cui professionisti e appassionati per avranno l’opportunità di confrontarsi, conoscere le nuove attrezzature tecnologicamente avanzate, oltre ad imparare le pratiche ed i segreti delle lavorazioni artigianali delle proposte e dei prodotti che si possono acquistare direttamente in fiera dai produttori o dai rivenditori presenti”.

“Arezzo Fiere e Congressi – approfondisce Vannetti – è quindi ben lieta di presentare ancora alle famiglie e agli operatori del territorio questa iniziativa, con l’orgoglio che viene dalla consapevolezza che si tratta di un evento che ha fatto registrare, nelle tre precedenti edizioni, risultati davvero lusinghieri sia dal punto di vista delle presenze degli addetti ai lavori, degli imprenditori, delle associazioni e del pubblico delle famiglie, e sia da quello della soddisfazione espressa dagli operatori dei vari settori che vi hanno preso parte”.

Ferrer Vannetti, presidente di Arezzo Fiere e Congressi

Entrando nel dettaglio, all’interno della Spring Edition di Passioni in Fiera, si svolgerà anche Nirvana, la Fiera del Benessere, dell’Esoterismo & Tattoo. Qui si potranno trovare stand dedicati al benessere, alle terapie, arti e discipline olistiche, orientali per la salute e cosmesi naturale.
Attività per tutta la famiglia: oltre alla parte espositiva, un ricco programma di dimostrazioni ed eventi per ogni settore della manifestazione. Tra gli eventi da non perdere le prove pratiche di tiro con l’arco a cura di Fabbroni Archery Opificium e i corsi di Pittura su ceramica con CoGhè Pitture per imparare a realizzare quadretti su ceramica a freddo con la tecnica pittorica del trasferimento di immagine. Si potranno poi scoprire i segreti della lavorazione della terracotta con Terrecotte Barbieri.
Domenica si potrà poi assistere ad uno spettacolo di Ballo western con la Country Line Dance dei Country Braves. Nell’Area Nirvana conferenze gratuite, workshop e sessioni di meditazione. La Croce Bianca di Arezzo sarà poi presente in Fiera offrendo presentazioni e attività dimostrative inerenti al primo soccorso.

Presenti anche due Aree dedicate allo sport dove bambini e ragazzi, in collaborazione con UISP Arezzo, potranno provare diverse discipline sportive. In quella interna presenti scuola di ciclismo, di danza, di Tai Chi Chuan, ed ancora basket, atletica, pattinaggio e modellismo dinamico. All’esterno si potrà effettuare un giro in sella alle mitiche Harley Davidson accompagnati da un guidatore esperto e per i più piccoli dimostrazioni e prove con go kart e minimoto.

Nella Fattoria degli animali, i bambini potranno conoscere da vicino molti animali tra cui conigli, pony, alpaca, asini, bovini, altri animali da cortile, criceti, pesci e pappagalli. Grazie alla presenza di istruttori potranno poi fare dei percorsi su pony e asini. Tra le novità il Park Adventure, uno straordinario percorso nel quale i bimbi potranno mettere alla prova il proprio coraggio in tutta sicurezza tra ponti sospesi, reti da arrampicata e scivoli emozionanti.

In contemporanea, negli stessi giorni di Passioni in Fiera, si svolgerà anche la Mostra del Fumetto e Disco nel padiglione 6 di Arezzo Fiere. I visitatori della Mostra del Fumetto avranno la possibilità di visitare Passioni in Fiera con costo del biglietto ridotto.

I visitatori possono acquistare il biglietto “saltafila” in prevendita Vivaticket o scaricare la riduzione sul sito www.passioniinfiera.it. In biglietteria biglietti promo per famiglie e bambini

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Cultura

Esotika: un successo crescente che tornerà a settembre

Con quasi 15.000 visitatori l’evento si conferma come una delle più importanti manifestazioni pet del nostro Paese

Paolo Castiglia

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“A distanza di 3 giorni dalla sua chiusura, l’eco di Esotika Pet Show di Arezzo, il salone nazionale degli animali esotici e da compagnia, riecheggia ancora nelle orecchie degli appassionati”. Sono parole dell’organizzatore Daniel Baiocco, reduce dalle fatiche di questo partecipatissimo evento che si è tenuto presso Arezzo Fiere e Congressi e che ha monopolizzato, con le sua presenze e le brillanti iniziative interne dedicate agli animali, lo scorso weekend aretino e non solo.

“Arezzo – continua Baiocco – ha dimostrato anche stavolta di essere la città che unisce il Nord e il Sud dell’Italia, anche grazie ad una manifestazione a cui hanno partecipato oltre 130 espositori provenienti da ogni parte del Paese e anche dell’Europa e che ha visto la presenza di quasi 15.000 visitatori: ecco quindi che Esotika Pet Show si conferma come una delle più importanti manifestazioni pet del nostro Paese, visto che conta ormai ben quindici edizioni che si svolgono su tutto il territorio nazionale”. La professionalità e la dedizione degli organizzatori hanno portato infatti alla realizzazione di eventi, gare ed esibizioni che hanno divertito e appassionato il pubblico presente.

“Siamo lieti – insiste l’organizzatore – di annunciare che il prossimo 14 e 15 settembre si terrà la seconda edizione di Arezzo, già sold out per gli espositori che hanno deciso di riconfermare la loro presenza per questa nuova avventura. E siamo fieri del fatto che anche le istituzioni territoriali, come Asl e Carabinieri, hanno riconosciuto l’impeccabile gestione della fiera non riscontrando alcuna irregolarità”. “Arezzo Fiere e Congressi – dichiara a sua volta il presidente di Arezzo Fiere, Ferrer Vannetti – mette volentieri a disposizione le sue strutture per ospitare questa importante manifestazione, che unisce gli appassionati del settore e il rispetto per gli animali nel senso più pieno e compiuto. Un connubio vincente che ci fa già immaginare il successo annunciato dell’edizione del prossimo settembre”

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