Attualità
Reddito di cittadinanza: sfida alla povertà?(1)

Migliaia di italiani in coda per richiedere il contributo previsto dal Governo per le famiglie meno abbienti
Dal 6 marzo 2019 i cittadini più poveri hanno iniziato a mettersi in coda per richiedere il reddito di cittadinanza o reddito di esistenza che, per il dizionario di Economia e Finanza dell’Enciclopedia Treccani, è “un ammontare di reddito pagato dal settore pubblico…
Migliaia di italiani in coda per richiedere il contributo previsto dal Governo per le famiglie meno abbienti
Dal 6 marzo 2019 i cittadini più poveri hanno iniziato a mettersi in coda per richiedere il reddito di cittadinanza o reddito di esistenza che, per il dizionario di Economia e Finanza dell’Enciclopedia Treccani, è “un ammontare di reddito pagato dal settore pubblico ad ogni adulto esistente (o stabilmente membro di una specifica collettività), a prescindere dal fatto che sia un individuo povero o ricco, che viva da solo o con altri, che voglia lavorare o meno, ed è pertanto uno strumento universalistico”.
Per accedere al Reddito di cittadinanza è necessario possedere determinati requisiti reddituali e patrimoniali: un ISEE inferiore a 9.360 euro, un valore del patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 euro, un valore del patrimonio mobiliare, come definito a fini ISEE, non superiore a una soglia di euro 6.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10.000, incrementabile di ulteriori euro 1.000 per ogni figlio successivo al secondo; fermo rimanendo che i predetti massimali sono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente con disabilità.
Un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6.000 euro annui moltiplicata per uno specifico parametro della scala di equivalenza. Altre direttive riguardano la non disponibilità di autoveicoli, motoveicoli, navi e imbarcazioni da diporto. Viene inoltre prevista la compatibilità del Reddito di cittadinanza con la NASpI e con altre misure di sostegno al reddito. Per la Pensione di cittadinanza, i requisiti di accesso e le regole del beneficio economico sono le stesse. L’ammontare del reddito è compreso tra i 480 e i 9.360 euro annui (780 euro al mese), in rapporto ai parametri reddituali e patrimoniali.
In passato sono stati effettuati, in Europa ma non solo, esperimenti per testare l’efficacia, o meno, del reddito di cittadinanza. Varie riviste tra le quali “Internazionale” riportava un articolo dettagliato che esaminava i diversi tentativi che si sono svolti a Londra nel lontano 2009, in Uganda nel 2008, in Malawi e in Nabibia e riportava in particolare il caso della lotta di Lyndon Johnson (Presidente degli Stati Uniti dal 1963 al 1969) alla povertà in Usa nel 1964 e l’esperimento Mincome.
Il Mincome fu un esperimento di reddito di base che si svolse in Canada, negli anni settanta, precisamente dal 1974 al 1979. Lo scopo era valutare se un reddito annuale garantito ed incondizionato causasse disincentivo al lavoro nei beneficiari, e quanto grande sarebbe stato tale disincentivo.
Tutti i casi riportati confermano la tesi espressa dal titolo dell’articolo: Regalare i soldi conviene. Il più recente esperimento relativo al reddito di cittadinanza si sta svolgendo in Finlandia, iniziato nei primi mesi del 2017, dovrebbe concludersi quest’anno e l’obiettivo è il contrasto alla povertà e il sostegno all’occupazione in un periodo di recessione economica.
Nell’articolo Regalare i soldi conviene, a firma di Rutger Bregman, pubblicato originariamente su “De Correspondent”, (ora in “Internazionale” 11/17 luglio 2014), in particolare si nota che: “Molti studi confermano le stesse conclusioni: regalare soldi aiuta. C’è una correlazione dimostrata tra l’elargizione gratuita di denaro e il calo della criminalità, della disuguaglianza, della malnutrizione, della mortalità infantile, delle madri adolescenti e dell’assenteismo scolastico. Ne guadagnano la crescita economica e l’emancipazione”.
“Il motivo principale della povertà è che i poveri non hanno abbastanza soldi”, ha osservato Charles Kenny, economista del Center for Global Development. “Il modo migliore di risolvere il problema è dargli dei soldi: non vedo cosa ci sia di sorprendente”. E si aggiunge: “I ricercatori ne riassumono così i vantaggi: le famiglie fanno un uso sensato del denaro; la povertà diminuisce; ci sono notevoli benefici a livello economico e sanitario; non ci sono effetti negativi sull’offerta di manodopera (i beneficiari non lavorano di meno); lo stato risparmia”.
Ovviamente questa è una delle opinioni in merito. Nella prossima puntata della nostra analisi daremo ovviamente conto anche delle altre posizioni su questa delicata tematica (Continua).

La risurrezione di Cristo e la risurrezione finale è il titolo della 2ª edizione del Corso di aggiornamento in Teologia promosso, dal 19 al 21 settembre 2023 (ore 15 – 18.30, Aula Magna Giovanni Paolo II), dalla Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce in collaborazione con la Facoltà di Teologia dell’Università di Navarra (Spagna). Il corso è ideato principalmente per offrire a ex-studenti e docenti di Teologia strumenti e argomenti per approfondire la fede cristiana nella risurrezione.
Le sessioni, guidate da teologi esperti, saranno accompagnate da presentazioni interdisciplinari che mirano ad ampliare le tematiche trattate. “L’annuncio della risurrezione di Gesù ha dato origine alla fede cristiana nella risurrezione dei morti e alla speranza di un futuro di riconciliazione e di pace per l’umanità. Questo messaggio si inserisce oggi in un mondo caratterizzato dalla complessità e dalla pluralità delle esperienze”, spiegano gli organizzatori. “Alcuni, convinti della “finitezza”dell’essere umano, ritengono che la morte rappresenti la conclusione definitiva della vita umana e considerano l’idea di risurrezione un’illusione, un modo di sfuggire alla realtà. Altri invece nutrono la speranza di una liberazione dal male che minaccia la nostra storia e credono che l’amore che hanno espresso e incontrato nella vita non svanirà per sempre”.
I relatori della prima giornata saranno Eusebio González (Teologia Biblica), Paul O’Callaghan (Antropologia Teologica), María Ángeles Vitoria (Filosofia della natura e della scienza) e Juan Rego (Teologia Liturgico Fondamentale) La seconda giornata del corso vedrà gli interventi di Marco Vanzini, (Teologia Fondamentale), di Antonio Ducay (Cristologia), di Elena Colombetti (Etica Applicata) e di Rafael Martinez (Filosofia della natura e della scienza). Chiuderanno la terza giornata Andrea Villafiorita (Direttore dell’ISSR ligure), Santiago Sanz (Antropologia Teologica) e Sergio Tapia (Public speaking).

Attualità
“Frost killed the lemon tree” natura che lotta e diventa performance
Arriva ad Arezzo sabato 9 settembre l’evento artistico del duo Donlon già presentato a Londra lo scorso anno

L’arte contemporanea è fatta sempre più spesso di performance. E Sottofondo Studio ha deciso di portare ad Arezzo e presentare la performance FROST KILLED THE LEMON TREE del duo artistico DONLON che si terrà il 9 settembre alle ore 18:30 nel Laboratorio-galleria di via Garibaldi 136.
Si tratta dell’ultimo appuntamento della programmazione “Lo studio ospita”, coordinata come sempre da Elena Castiglia, Jacopo Naccarato e Bernardo Tirabosco. FROST KILLED THE LEMON TREE è una performance già presentata a Londra nel 2022 si rimodella sullo spazio e il pubblico di Sottofondo.
La performance racconta una storia di disastri che fa eco ad eventi di cronaca sempre più frequenti. Nel 2021, duecento alberi di limoni morirono per cause misteriose nella pianura siciliana dell’Etna. Il colpevole non è mai stato trovato, ma trovarlo non è l’obiettivo di questa storia. In questo luogo di lutto si incontrano dinamiche che si muovono da scale umane a scale molecolari, atomiche, atmosferiche e meteorologiche. Cambiamenti climatici, siccità e poi gelo, componenti chimici e batteri letali si sovrappongono, emergono e scompaiono, si confondono e si perdono. Se le tematiche e le conseguenze legate all’Antropocene sono ormai centrali nella discussione contemporanea, i due artisti ritagliano tra queste uno spazio per la cura attraverso l’ingrandimento e l’estensione di un gesto semplice.
FROST KILLED THE LEMON TREE invita ad ascoltare, guardare ed assaggiare. Francesca Beltrame e Fabio Cervi iniziano a collaborare nel 2021 dopo essersi incontrati alRoyal College of Art di Londra durante gli studi in architettura. Il loro lavoro caratterizzato da interventi performativi che mirano all’immersività, si struttura su più discipline cercando di andare oltre il solo visivo.
Per partecipare alla performance è necessario prenotarsi scrivendo a infosottofondostudio@gmail.com o sui canali social di Sottofondo studio. Lo spazio rimarrà aperto fino alle 21.
FROST KILLED THE LEMON TREE è l’ultimo evento del progetto “Lo studio ospita” nato nel 2021 e curato fin dall’inizio appunto da Elena Castiglia, Jacopo Naccarato e Bernardo Tirabosco. Sottofondo studio sede della programmazione torna alla suo originaria funzione di studio che fa riferimento a Bernardo Tirabosco. L’archivio delle mostre rimane consultabile sul sito www.sottofondostudio.com. Gli organizzatori ringraziano tutti coloro che hanno sostenuto il progetto fin dalle origini: Andrea Severi, Riccardo Leprai, Niccolò Oliva, Riccardo Castiglia, Giulia Cenci e chi ha partecipato con la propria ricerca artistica/curatoriale come Lorenzo Ermini, Giulia Cacciuttolo, Federica Fiumelli, Alice Paltrinieri, Roberto Casti, Ilaria Leonetti, Max Mondini, Lorenzo Montinaro, Nicola Ghirardelli, Perla Sardella, Benedetta Giampaoli, Luca Ceccherini. Un ringraziamento speciale va a tutte le persone che hanno partecipato agli eventi in questi anni e al club service Inner Wheel per aver sostenuto l’avvio del progetto.
Attualità
Porte aperte a Palazzo Nuovo Visconti, di proprietà del Gruppo Greenthesis
Appuntamento domenica 24 settembre

di Barbara Zampini
Arte, cultura e misteri si celano dentro Palazzo Visconti a Brignano Gera d’Adda. Domenica 24 settembre dalle 10 alle 17 sarà possibile scoprire l’affascinante storia del palazzo nobiliare in visite guidate gratuite organizzate dal Gruppo Greenthesis, proprietario del “Palazzo Nuovo”, in collaborazione con la Pro Loco di Brignano Gera d’Adda.
Ad accompagnare i visitatori, tra le stanze affrescate lo scalone d’onore il giardino segreto i mascheroni lignei seicenteschi e tutte le meraviglie del Palazzo Visconti, saranno gli studenti della scuola secondaria di primo grado di Brignano, guide d’eccezione insieme ai volontari della Pro Loco. La società Greenthesis, leader nel settore ambientale in Italia, è da sempre protagonista di iniziative per la valorizzazione del territorio. L’evento a Palazzo Visconti è un’occasione imperdibile per i visitatori di conoscere uno dei gioielli più preziosi del territorio della bergamasca, di norma chiuso al pubblico.
Il Palazzo Visconti a Brignano Gera d’Adda è tra le grandi ville e residenze nobiliari della Lombardia. Prima Castello si è trasformato nel tempo – grazie alla famiglia Visconti – in un palazzo nobiliare. I tre diversi corpi di fabbrica che lo compongono, il nucleo difensivo, il “Palazzo Vecchio” e il “Palazzo Nuovo”, sono stati costruiti uno a fianco dell’altro e sono una testimonianza dell’evoluzione della sensibilità artistica nazionale. Il Palazzo Vecchio è la sede del Municipio di Brignano Gera d’Adda, al suo interno troviamo affreschi settecenteschi tra cui scene delle imprese di Ercole con illusionistiche quadrature architettoniche. Il Palazzo Nuovo, costruito da Giovanni Ruggeri tra il 1710 e il 1725, oggi di proprietà del Gruppo Greenthesis è la parte più spettacolare del complesso. Costituito da corpo di fabbrica con pianta a U, al suo intero troviamo ben sessanta sale affrescate dai più significativi artisti del 17° e del 18° secolo, un caso unico in Lombardia.
Il Palazzo cela anche misteri e leggende. Si narra che il Castello dell’Innominato del Manzoni, sia proprio questo. Qui nel 1579 nasce Bernardino Visconti, fratello di Galeazzo il feudatario di Brignano Gera d’Adda, identificato dallo storico Cesare Cantù proprio come il celebre personaggio dei Promessi Sposi.
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