Società
Sollievo per chi soffre
Aiutare con rispetto e in modo consapevole
Fra le tante celebrazioni del mese di febbraio ce ne sono due che ogni anno vengono dedicate a coloro che soffrono perché malati. La prima, è la Giornata della Raccolta del Farmaco, giunta alla sua 18esima edizione che si è svolta il 10 febbraio e la seconda è la Giornata Mondiale del Malato, isituita 25 anni fa da Papa Woityla, svoltasi l’11 febbraio…
Aiutare con rispetto e in modo consapevole
Fra le tante celebrazioni del mese di febbraio ce ne sono due che ogni anno vengono dedicate a coloro che soffrono perché malati. La prima, è la Giornata della Raccolta del Farmaco, giunta alla sua 18esima edizione che si è svolta il 10 febbraio e la seconda è la Giornata Mondiale del Malato, isituita 25 anni fa da Papa Woityla, svoltasi l’11 febbraio. Entrambe sono rivolte ai malati e ai meno abbienti che trovandosi in difficoltà non sanno come curarsi. Durante la Raccolta del Farmaco dell’anno scorso le 3850 farmacie che hanno aderito all’iniziativa, hanno raccolto più di 375 mila medicinali da banco, donati agli oltre 1700 enti assistenziali che hanno curato 578 mila persone indigenti. Quest’anno l’iniziativa spera di incrementare i numeri, dato che nel nostro paese la domanda di farmaci da parte degli enti è cresciuta dal 2012 al 2017 del 27,4%. Dietro a questi calcoli impersonali, ci sono spesso storie di persone che quando si ammalano sono lasciate sole anche se ricoverate in ospedale. La malattia, qualsiasi essa sia, sconvolge la vita di chi la subisce e per alleviare lo sconforto servono oltre ai farmaci più aiuto, rispetto e consapevolezza delle condizioni del malato.
E’ proprio questo il senso della Giornata del Malato, durante la quale medici, paramedici e volontari non sono chiamati solo ad accudire il paziente, ma per aiutarlo a trovare risposte che lo confortino spiritualmente. In molti ospedali si stanno sperimentando gruppi di meditazione e preghiera, con lo scopo di alleviare il dolore e la sofferenza dei pazienti. Secondo gli studi neuroscientifici eseguiti alla clinica Mayo in Minnesota, la meditazione spirituale ha un effetto analgesico superiore al farmaco placebo usato nello studio. Le analisi della risonanza magnetica, hanno confermato che la meditazione influenza l’attività cerebrale, agendo sull’area correlata alla percezione del dolore. Oltre a sentire meno dolore, alcuni pazienti dello studio hanno affermato che dopo poche sessioni di preghiera, hanno ricominciato a sentire fiducia e vedere la possibilità di guarire più vicina. Potersi affidare ad un potere superiore ha alleggerito il loro spirito, creando le premesse per un miglioramento fisico. Indipendentemente dal proprio credo religioso, le situazioni umane estreme hanno sempre creato l’opportunità per ciò che è spirituale.
Società
Le tendenze forti della moda Autunno Inverno 2024-25
Dal boho-chic al borgogna, fino agli stivali biker e al suede: i nuovi trend che sono qui per restare. Boho Chic. Balze, chiffon, e stratificazioni bohemien.
Tutto è iniziato con la sfilata di Chloé, quando la nuova direttrice creativa del brand, Chemena Kamali, ha aperto gli archivi e rilanciato lo stile anni 70 della maison in chiave ultra sofisticata.
Mannish. La moda autunno inverno valorizza il lato maschile di ogni donna. Con gilet, camicie e pantaloni dal taglio sartoriale, sia in versione casual che elegante, che prediligono le tonalità neutre e della terra.
Borgogna. Dopo il rosso Ancora dell’estate (la tonalità lanciata da Gucci), la scala cromatica invernale si muove verso la nuance più profonda di borgogna, bordeaux e melanzana. Da indossare in total look.
Animalier. Lode al cappotto maculato dal fascino rétro. In versione bon-ton anni 60. Biker boots. Gli stivali sono i grandi protagonisti di stagione. A fianco ai modelli classici e a quelli altissimi spuntano i biker: con il tacco basso, la suola larga e le fibbe ai lati.
Preppy. Completi in tweed (Alberta Ferretti), mocassini e bauletti (Gucci), mini dress svasati, stivali con la punta tonda e il tacco midi e tailleur composti da minigonna e giacca corta.
Attualità
Il Rotary “investe” sui giovani aretini
Consegnate ad Arezzo le borse di studio a tre studenti diplomati con il massimo dei voti
Una vera e propria serata evento, intitolata “La parola ai Giovani”, quella, partecipatissima da soci e ospiti, organizzata ieri sera dal Rotary Club Arezzo presso l’hotel Minerva. “Abbiamo deciso di dedicare questo nostro incontro alle nuove generazioni – ha spiegato il presidente del Rotary Club Arezzo, Giovanni Linoli – ai giovani del Rotaract ed ai giovanissimi del Club Interact di Arezzo, che in questa occasione hanno avuto modo di comunicare le loro esperienze ed illustrare i loro progetti”.
Poi, spiega ancora Linoli, “alla presenza di Lorenzo Pierazzi, socio del Club a cui è stato recentemente conferito l’incarico di Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Arezzo, e dei Dirigenti scolastici dei tre plessi aretini, sono state consegnate le borse di Studio ai migliori diplomati nell’anno scolastico 2023 – 2024 presso il Liceo Classico Francesco Petrarca, il Liceo Scientifico Linguistico Francesco Redi e l’ITIS Galileo Galilei”.
Tutto ciò è stato possibile grazie al lavoro dei membri della Commissione Cultura: il presidente prof. Claudio Santori, che ha lavorato insieme ai soci Massimo Gallorini, Lorenzo Pierazzi e al presidente Linoli per stilare le graduatorie di merito e individuare i vincitori delle borse di studio. Per lettera poi, ha raccontato la sua esperienza lo studente aretino che non ha potuto essere presente ma che – grazie ad una borsa di studio bandita congiuntamente dal Rotary Club Arezzo e dal Rotary Arezzo Est nella scorsa annata rotariana – ha avuto la possibilità di uno stage presso l’Istituto diretto dal Professor Saverio Braccini, concittadino e Socio onorario del nostro Club, Professore di Fisica Sperimentale all’Università di Berna.
Era presente alla serata, ed è intervenuto con parole di ringraziamento, il padre passionista Priscus Masawe, direttore dell’ospedale di Itololo del distretto di Kondoa in Tanzania. Come ha spiegato il dott. Franco Lelli, socio rotariano che ha seguito tutta la vicenda di persona: “l’Ospedale è stato costruito insieme agli ‘amici di Padre Riccardo’ di Palazzolo sull’Oglio con il contributo importante anche dall’associazione Pole Pole di Arezzo. Il nostro Rotary club Arezzo ha dato un contributo importante per la realizzazione dell’ambulatorio odontostomatologico e le attrezzature per l’ambulatorio sono state donate dal socio rotariano Giovanni Ridi in memoria del padre dentista”.
Società
Creta: tra mare, storia e sapori millenari
Mare magnifico, e taverne dove rilassarsi e godere cibo mediterraneo di rara genuinità. E poi la Storia con la S maiuscola.
Mare magnifico, e taverne dove rilassarsi e godere cibo mediterraneo di rara genuinità. E poi la Storia con la S maiuscola. Parliamo di Creta , isola mitologica che si trova a circa 95 km dalla Grecia continentale, tra il Mar Egeo, di cui è il punto più meridionale e il Mar Mediterraneo.
Creta è l’isola maggiore e più popolosa della Grecia e la quinta per estensione tra quelle del Mediterraneo, dopo Sicilia, Sardegna, Cipro e la Corsica. Rispetto al mare, la spiaggia di Elafonissi è diventata celeberrima nell’universo turistico per la caratteristica tonalità che assume la sua sabbia. Sfumature rosa infatti colorano questo luogo magico. Al tramonto la tavolozza di colori si impreziosisce di ulteriori sfumature. in certi scorci poi Creta assomiglia in piccolo al Gran Canyon americano e merita di essere visitata oltre che per le sfumature di colori anche per l’ospitalità dei locali verso i turisti, in particolare italiani.
Poi quasi tutte le taverne di Creta, e in particolare nella regione di Chania, sono meta di buongustai locali o di turisti curiosi: vi si può degustare il boureki, piatto molto tradizionale a base di verdure cotte al forno con strati di zucchine, patate e formaggio di capra, conditi con olio d’oliva ed erbe e avvolti con pasta fillo.
Dakos, invece, è un antipasto preparato mescolando mizithra salato, olio extravergine d’oliva, pomodori e olive disposti sopra una sorta di pane a base di orzo chiamato paximadia. Il Mizithra è un formaggio a pasta molle e leggermente dolce, prodotto con latte di pecora o di capra. Altri antipasti da provare sono i kalitsouniai, involucri di pasta fillo ripieni di morbido formaggio di capra o di pecora e fritti in olio o cotti al forno. In molte taverne vengono serviti come dessert accompagnati da miele.
Nella colazione cretese non manca mai la staka, a base di crema del latte. La crema viene cotta per ore a fuoco lento, finché non diventa densa e cremosa. Viene servita con il pane e spesso viene proposta come contorno.
-
Società5 anni fa
Finalmente a Roma una “rage room” o “stanza della rabbia”
-
Religioni8 anni fa
“Cari giovani, non siate ‘pensionati’. Cercate una vita piena!”
-
Attualità4 anni fa
Riaprite il reparto di oncologia pediatrica
-
Attualità5 anni fa
Referendum autonomia Regione Veneto, una sfida costituzionale
-
Attualità5 anni fa
Easy Reading è diventato gratuito
-
Ambiente5 anni fa
L’impatto dell’uomo sull’ecosistema. Calcoliamo la nostra impronta ecologica
-
Cultura3 anni fa
Jago: la Pietà del nuovo millennio
-
Società4 anni fa
Concorso insegnanti di religione